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Cossiga spiega come piegare le proteste sociali con la stragegia della tensione


Pubblichiamo lo stralcio dell'intervista pubblicata lo scorso 23 ottobre da QN a Francesco Cossiga, Presidente emerito della Repubblica Italiana e senatore a vita. Cossiga fornisce una lezione magistrale della strategia della tensione, che pretende di voler insegnare anche all'attuale Ministro dell'Interno Maroni. Una "confessione" incredibile che dimostra quante fandonie ci hanno raccontato da Piazza Fontana in avanti... sul G8 di Genova e in generale sulle stragi di stato... speriamo che in Parlamento qualche senatore sollevi la questione... “Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì... questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio". Sembra incredibile, ma è tutto vero!!!L'intervista integrale è disponibile anche nella rassegna stampa del portale del Governo italiano, dal sito www.criticamente.it