La mia Honduras

Grazie


...Correvo verso casa, in macchina...un giorno a San Pedro Sula. Ero terribilmente in ritardo, il bus della scuola mi avrebbe lasciato Andrea, davanti casa, da solo...impensabile in Honduras. Tra italiani, spesso si parlava di brutte storie, di bambini, rapiti, per poi essere rilasciarli... senza un rene. ...Correvo, come una pazza, nessuno mi avrebbe fermato! Nessuno.Da furba romana...ho pensato bene, per evitare un semaforo rosso di entrare in un benzinaio all'angolo della strada, per passare dall'altra parte, ma non faccio in tempo ad entrare che un polizziotto mi fa cenno di fermarmi...Nooo! le cose si complicano, pensai, mi armai di pazienza, feci un bel respiro...abbassai il finestrino...lo guardai, lo fulminai...credo!Gli dissi che c'erano solo due cose da fare... O mi lasciava andare, o montava in macchina con me, per spiegargli tutto, fino a casa... Lui mi guardo...prima preoccupato, poi si sistemò il fucile, si guardò intorno, mi sorrise con tutti i suoi denti e mi disse <Signora vada non si preoccupi!!!> Rimasi...sconcertata e sorpresa nello stesso tempo, di me stessa e di quel poliziotto, che mi aveva capita, mi lasciò andare. Cosa rara in Honduras per una straniera.Avrei voluto dirgli di più, ma dissi solo grazie e scappai via...ma sentivo che era successo qualcosa di straordinario. Di nuovo, corro...arrivai a casa...Andrea non c'èra... aspettai qualche minuto...finalmente arrivò il bus, vedo Andrea, l'autista mi dice che era già passato due volte, e che non avrebbe mai lasciato Andrea (6 anni) da solo. Quel giorno...lo ricordo come se fosse adesso...provo la stessa sensazione, di riconoscenza verso il popolo honduregno. Grazie a tutti.