La mia Honduras

Il popolo della mensa


Rubavano a tutto spiano!Dovevo avere 100 occhi, rubavano...ma non per possedere o avere!...rubavano per fame!...è un pò diverso!...come potevo colpevolizzarli...Con me presente, direi che non rubavano... prendevano, era più che giusto che mangivano quello che volevano, mangiavano... ma sempre con l'aria di chi ruba, si vergognavano farsi vedere!Qualcuno ingrassò alla grande!Con loro ero una regina...caffe, tortillas, hugo de naranja, mi servivano, la sedia, la porta, lo sportello.  Quando ero con altri italiani, mi trattavano ancora con più servilismo...ma quando stavamo  tutti insieme, in cucina o in macchina... mi facevano mille domande...mi vedevano strana! li incuriosivo! Mi volevano buggerare  sempre!...Con la scusa che non capivo lo spagnolo! Vedevo movimenti strani..che con il tempo lì capivo a naso. Il giorno di paga?Era sempre un problema, c'èra sempre qualcosa che non andava, dovevo battere cassa all'amministrativo italiano...per farli stare calmi. Erano i miei ragazzi guai a chi li toccava! quello che era giusto! era giusto!.Tre volte a settimana a quacuno di loro gli moriva: un padre, una madre, una nonna, un fratello, uno zio, questo per assentarsi dal lavoro...Le prime volte rimanevo dispiaciuta...perplessa. Ma poi capii...che non era vero! Si approfittavano di me!.Dissi loro che ero romana (non so se capivano il concetto dei romani e cioè che io ero furba come loro!) e che non intendevo farmi prendere in giro!...ridevano mi chiedevano scusa, ma dopo venti minuti erano all'attacco. Sono stati fortissimi.... hanno lavorato come matti, hanno sudato sette camicie, non li dimenticherò!