La mia Honduras

SAN PEDRO SULA ....PARTENZA


Una mattina...tornavo a casa dopo aver fatto la spesa. Un giorno come tanti? Insomma... quando arrivai d'avanti al cancello, c'era Tony, con la tipica faccia di chi deve dire qualcosa di importante, nervosamente in giardino fumava... mi aspettava...<Que pasa hombre?><Lucilla, si va da un'altra parte, prepara le casse, imballa tutto, tra dieci giorni si parte, tu e i bambini per un pò rimanete in Italia io andrò in Indonesia>Credo che in quel momento la mia anima si distaccò dal mio corpo!... un macigno che saltava, dal cuore al cervello...per finire nello stomaco... dovetti sedermi, incamerare la notizia, elaborarla, e trovare in un angolo della mia mente il posto per questa novità.Tony ed io ci guardammo, ci abbracciammo, anche se eravamo consapevoli, che un giorno saremmo andati via, via per sempre... non immaginavamo di provare un dolore così intenso, profondo...e per quanto  mi riguarda non era solo per il fatto di lasciare la mia casa, il mio letto,  la mia macchina, la scuola, il vigilante, gli amici, il ron, la musica, le tortillas, il pediatra, il mercato, le mie piante. Ma forse si... era tutto questo, la mia vita....e fù in una notte, con il caldo più umido, che mi giravo e rigiravo nel letto, qualcosa mi svegliò,  nel dormiveglia, sentii in lontananza una musica, una melodia...bellissima! forse era per il mio stato d'animo... ma la sentivo dentro, fino al cuore, mi avvolgeva, mi accarezzava, era un lamento dolce, ma con la grinta di quelle tipiche canzoni dei mariachi messicani, per ore fui coperta, coccolata da questa musica... fu una notte magica...!All'indomani, mi informai da dove veniva quella musica, mi dissero che avevano celebrato un matrimonio, di una famiglia messicana. Il mio obiettivo era solo uno, cercare quella canzone! Ma come? montai in macchina, raggiunsi il primo centro commerciale, entrai in un negozio, dove vendevano cassette e cd, al proprietario gli spiegai la situazione, e quanto era importante per me...mi aiutò, aprì una decina di cassette, mi diceva nomi di cantanti messicani, ma io non ne conoscevo nessuno. Tentai di intonare la canzone...me ne fece ascoltare almeno una trentina...prima di arrivare finalmente alla mia canzone, mi emozionai! non parlai più, era mia per sempre.In dieci giorni svuotammo casa, mettemmo a all'asta le cose di valore, con beneficio dell'associazione, di cui facevamo parte "Amor y Vida" (bambini malati di Aids), tutto il resto lo regalammo, sono stati i dieci giorni più tristi della mia vita, l'ultimo fine settimana, salutammo il mare...salutammo tutti... salutammo tutto.Quell'ultimo viaggio all'aereoporto...neanche l'autista emozionato ci aiutò, quella mattina tutto sembrava ancora più bello, solo i bambini non capivano cosa stava succedendo...Tony mi prese per mano...<Lucilla, non ti preoccupare adrà tutto bene>, lui con la mente, era già in Indonesia...con i suoi progetti di lavoro...<Si Tony,  ricomincerò tutto da capo con un'altra diversità, un'altro mondo... mi proccupa, ma nello stesso tempo mi affascina...sò già che andrà tutto bene! perchè l'importante è stare tutti insieme! In qualsiasi parte del mondo>. Partii, con la promessa di ritornare un giorno...quel giorno non è ancora arrivato, lo sto aspettando...per il momento sogno...sogno con la mia canzone.