ANIMA

Il Suo ritorno


………Fa male ricordare ogni volta che decido di scrivere nel blog devo scavare a fondo in un nero che ho cercato di dimenticare con tutte le mie forze,ma forse affrontarlo è l’ultima cosa che mi è rimasta da fare,perché credo di aver finito tutte le strade………….6 anni prima elementare e un giorno chi trovo fuori da scuola?lui!!! proprio poco tempo prima ero andata dalla nonna al ritorno,da torino luogo dove lui spesso prendeva i permessi,(perché gli era stato vietato tornare dove abitavamo) e al rientro in lacrime avevo raccontato tutto alla nonna,non so il perché l’ho fatto ma ricordo nitidamente che quella volta avevo avuto la sensazione di aver fatto qualcosa di sbagliato,e dovevo dirlo alla nonna,lei forse sapeva le risposte,e la prima cosa che fece mi lavò con la spazzola in plastica per i panni,faceva male ma aveva detto che dopo sarei stata meglio.La volta dopo,il padre di lui mi venne a prendere per portarmi da lui in carcere,mi aggrappai con tutte le mie forze alla rete del letto urlai feci di tutto,pur di non andare via con lui,ma alla fine dovetti cedere,la voce della mia nonna che mi diceva di stare tranquilla e che dovevo andare e sarebbe andato tutto bene,non so cosa è cambiato per lei quel giorno,…non lo so…,ma alla fine mi staccai dalle rete con le dita insanguinate per la forza con cui mi ero tenuta stretta alla rete,e andai con lui in carcere,ricordo perfettamente il padre che gli dice,guarda che non so cosa ha detto tua figlia ma tua suocera ha detto che devi  …..e quella famosa mattina che lo vidi fuori da scuola inizio’ il mio carcere………. tenere le mani a posto.In quel momento papà fa cenno alla guardia che io passavo di la dal vetro,il mio sguardo era fisso sul pavimento,sento il suo respiro….la sua voce… con una mano mi prendeil viso e dice:”Topolino,avevi promesso,adesso rischiamo che non ci vediamo piu’ è questo che vuoi?” ovvio che non era quello che volevo lui era il mio universo il mio mondo….ma il vuoto nei suoi occhi era inquietante.prima che uscisse dal carcere mi portarono da un’assistente sociale alla quale non dissi nulla e mia nonna disse di essersi sbagliata e che mi aveva detto lei di dire certe cose,così tutto si insabbiò…