Quid est Vanitas?

Conversione


Tutti su questa terra hanno bisogno di credere in qualcosa che si imponga come la verità assoluta. La verità su Dio, sulla Morale, sulla Vita, sulla Morte, insomma sull’esistenza in genere e l’Egida di queste verità si chiama prevalentemente “Religione”.
E se per un motivo qualsiasi il nostro credo viene meno, se viene messo in dubbio il suo fondamento di verità, si cerca un’altra verità in cui poter credere. Questa si chiama “Conversione”. La conversione però può essere traumatica, non solo per noi e per la nostra anima ma anche per quelli intorno a noi. Alcuni esempi: Quando Cristoforo Colombo sbarcò nel nuovo mondo accanto a lui c’era un sacerdote cattolico che non lo mollava mai. Ebbe inizio dall’ora una sistematica invasione di preti che volevano convertire gli Indios, li costringevano a baciare il crocifisso, gli impedivano di fumare il Peyote e coprivano le loro nudità. Gli Indios reagirono a tutto questo con enorme entusiasmo: I preti furono torturati, mutilati, arsi vivi ed i loro corpi offerti agli dei indigeni.
Un altro: Saulo era un soldato. Cavalcava verso Damasco quando improvvisamente vide splendere in cielo un’enorme croce ed in quell’istante cambiò l’iniziale del suo nome da S a P e diventò Paolo. Perché lo fece? Non lo so. Forse in onore della lettera greca Ro (P), la parte più evidente del monogramma dei primi cristiani per indicare Cristo. Quello che è certo però è che non tutti hanno la fortuna di vedere quella croce nel cielo. Per molti di noi i segnali di Dio sono tutt’altro che nitidi.
Chiunque si converta, sia che passi dal Comunismo al Capitalismo o che passi da sei pacchetti al giorno alla lega antifumo, finisce col rinnegare il suo credo precedente. Il problema però è la nuova convinzione che ha visto la luce nella sua mente: Visto che non ha funzionato per lui non può funzionare per nessuno. La luce della fede lo porterà alla più ceca superstizione. Potrà abbracciare l’Induismo o decidere di arruolarsi nell’esercito. Potrà scegliere di diventare Mussulmano o iscriversi alla Lega Nord. Ciò che è certo è che sarà sempre un fanatico. E se volete il mio modesto parere, è stato il fanatismo a far marcire il mondo. Sono i fanatici che credono sempre di avere la verità dalla loro. Chiunque si fa fautore e latore della verità riterrà necessario invadere la libertà del suo prossimo. Perché colui che sbaglia deve essere “Salvato”. Per quanto riguarda gli altri beh… La cosa più triste è che ai più non serve la luce divina o l’illuminazione della verità ultima. Quando cala la notte la sola cosa che si chiede è una semplice lampadina per non sbattere il mignolino andando al cesso.