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Si moltiplicano le voci per la libertà dei Cinque

Post n°4 pubblicato il 14 Settembre 2006 da depablo

La detenzione otto anni fa di cinque antiterroristi cubani incarcerati negli Stati Uniti è riuscita ad unire più voci nel mondo, che patrocinano per il diritto inalienabile delle nazioni alla loro autodifesa.

  • Premio Internazionale per i lottatori antiterroristi cubani

    Così lo conferma l'inizio della più recente giornata di solidarietà internazionale con Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, René González e Fernando González, condannati a pene rigorose per avere impedito alcuni atti criminali contro il loro paese.

    Negli stessi Stati Uniti, dove compiono le loro sanzioni disseminati in prigioni disperse, si realizzarono le prime manifestazioni per la richiesta di liberazione dei Cinque, come si conoscono internazionalmente.

    In Bolivia si è svolta una protesta di fronte all'ambasciata statunitense a La Paz, dove circa 200 persone realizzarono una veglia durante più di due ore e gridarono slogan come Abbasso l'Imperialismo e Libertà per i Cinque.

    Altri manifestanti sfilarono in un centrico viale di La Paz e bloccarono la circolazione veicolare fino ad arrivare di fronte alle proprietà della rappresentazione di Washington in questa nazione, dove denunciarono l'esistenza di prigioni clandestine di questo paese settentrionale.

    La Campagna Dominicana di Solidarietà con Cuba e la Coordinatrice Nazionale per la Liberazione dei Cinque realizzò un atto nella Piazza Bolivar ed i partecipanti poi consegnarono una lettera pubblica all'Ambasciata degli Stati Uniti in questa capitale.

    La missiva, diretta al presidente nordamericano, George W. Bush, sollecita il suo intervento definitivo per terminare con l'ingiustizia commessa in questo paese, contro i cinque cubani incarcerati.

    Claudio Tavares, coordinatore dominicano per la liberazione di questi esponenti della lotta antiterrorista, richiamò ad incrementare le mobilitazioni popolari nell?arco della Giornata Mondiale di Solidarietà per la loro libertà, prevista fino al 6 ottobre.

    I brasiliani si sommarono alla giornata internazionale per la scarcerazione di questi uomini innocenti ed eroi del loro paese, per avere ostacolato la morte di molte persone sull'isola, bloccando i piani terroristici dei gruppi anticubani a Miami.

    Le attività di questa campagna mondiale sono convocate dall'Associazione Culturale José Martí, la Rete di Solidarietà Cuba- Brasile, il Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra, i Circoli Bolivariani Leonel Brizola e l'Unione della Gioventù Comunista.

    Nello stato brasiliano di Pernambuco si prevedono anche mobilitazioni ed un atto in omaggio dei Cinque nella Piazza Oswaldo Cruz, organizzato dalla Casa Gregorio Becerra.

    Anche in Argentina si svolse una marcia questo 12 settembre in occasione di realizzarsi l'ottavo anniversario della detenzione dei Cinque. È prevista il giorno 23 una gigantesca marcia a Washington, mentre a Cuba si preparano le condizioni per il Secondo Colloquio Internazionale con il fine di proseguire la mobilitazione dell' opinione pubblica internazionale intorno a questo caso.

    Questi uomini, considerati Eroi della Repubblica di Cuba, ricevettero sanzioni di reclusione penitenziaria che vanno dai 15 ai 19 anni di carcere, e perfino un ergastolo in tre dei casi, per ostacolare atti criminali contro il loro paese e gli stessi Stati Uniti.

    L'anno scorso, un gruppo di tre giudici del Tribunale di Appello di Atlanta aveva determinato che gli accusati avevano ragione a sollecitare un cambiamento di luogo per essere processati, ma il nuovo verdetto annullò la decisione anteriore adottata a questo stesso livello.

    Questo è stato il motivo propulsore del crescente movimento di solidarietà mondiale verso la loro causa, con gruppi sociali, intellettuali e cittadini comuni di luoghi geograficamente distanti e diverse tendenze politiche o religiose.
  • ( Prensa Latina )

    14 settembre 2006

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