HUNKAPI

Dove la pernice suona il tamburo


         Là dove la pernice suona il tamburo sarebbe bello stare, perché in quel posto esiste la dignità. Cosa rara sulle nostre sponde. In tal luogo abbonda anche il coraggio. Merce limitata sui nostri lidi.         Là dove rulla la pernice vive gente straordinaria che ha contribuito ad  inventare una costituzione con un parlamento dove si prendono decisioni alla unanimità solo dopo ampie discussioni affinché tutti comprendano e possano condividere. Era la fine del XVI secolo. Furono, sono e saranno i Mohawk una delle sei nazioni facenti parte della Lega Irochese.         Il 2010 è il loro anno anche se ne hanno mancatii pochi. Venti anni fa la Crisi di Oka, ieri la cacciata dei bianchi ed oggi il rifiuto di riconoscere il passaporto irochese alla nazionale di Lacrosse da parte della civilissima Gran Bretagna.        In primavera lo scandalo perbenista degli euroamericani: i Mohawk sarebbero stati razzisti perchè cacciarono i bianchi dai loro territori; hanno proprio una bella faccia questi canadesi anglo-franco-europei. Hanno memoria corta, hanno dimenticato a chi hanno rubato i territori della cosiddetta Terra della Nonna. Sembrano svaniti nel nulla i cinquantamila bambini nativi realmente scomparsi nelle scuole gestite dalle chiese eurocanadesi.       Più recente lo sgarbo britannico alla squadra nazionale di Lacrosse: il team di chi ha inventato questo originalissimo sport non poteva mettere piede sul suolo di Albione; motivo il passoporto irochese, dopo  le misure antiterrorismo, non aveva valore. Grande offesa visto che l'hanno sempre utilizzato in paesi come Giappone ed Australia. Alcuni decenni orsono lo esibirono persino a Genova in una conferenza contro l'uso dell'uranio per scopi bellici.      Forse gli inglesi avevano paura di perdere nel campionato mondiale organizzato in Gran Bretagna. Senza i maestri possono vincere anche i ripetenti. Per dirla con Christian Tugnoli su Pianeta Sport: "E meno male che il Lacrosse è stato inventato dagli Irochesi".        Ma l'estate è stata segnata dal ventennale dell'inizio della Crisi di Oka quando i suoi civilissimi ciittadini eurocanadesi ebbero la pretesa di allargare il campo da golf con i terreni sacri ai Mohawk  in parte sede cimiteriale degli antenati. Fu una autentica guerra che durò fino al 26 settembre del 1990. Blindati, truppe speciali e polizia alla caccia di indiani. I Mohawk Kanesatake seppero difendersi ed attaccare gestendo in maniera straordinaria la finestra mediatica sul mondo.      Finì come al solito: finto trattato e dopo prigioneri di guerra. Centinaia di irochesi hanno ricordato quell'evento divenuto nel 2006 anche un buon prodotto cinematografico seriale. Non hanno dimenticato lo schiaffo globale ai conquistatori.       Quello di Oka fu un grande momento di storia coniugata ad una resistenza secolare in difesa della identità, della cultura, del rispetto, del legame antico con la Madre Terra, Un esempio di coraggio straordinario che non dimenticheremo insieme alla dignità irochese che dovremmo prendere ad esempio. Pablo (Nuvola)