HUNKAPI

“Immagina che non ci sia il paradiso, è facile se ci provi Ne l'inferno sotto di noi, sopra di noi solo il cielo Immagina tutta la gente che vive giorno per giorno Immagina che non ci siano nazioni, non è difficile Nulla per cui uccidere o morire ed anche nessuna religione Immagina tutta la gente che vive in pace Potresti dire che sono un sognatore Ma non sono l'unico Spero che un giorno ti unirai a noi E il mondo vivrà come se fosse uno solo Immagina che non ci siano proprietà, mi chiedo se ci riuscirai Nessun bisogno di avidità o brama, una fratellanza dell'uomo Immagina tutte quante le persone Che condividono il mondo intero Potresti dire che sono un sognatore Ma non sono l'unico Spero che un giorno ti unirai a noi E il mondo vivrà come se fosse uno solo”. (Image- john Lennon) Quando rileggo queste parole, nel mio immaginario rivedo la società Indiana pre-columbiana e, allo stesso tempo. la mia utopia. Difficile per i Nativi immaginare un tipo di rapporto "terra-uomo-animali-eventi naturali" diverso da come essi lo vivevano. Il genocidio, infatti, nasce dalla loro incapacità a capire i meccanismi della cultura europea. La sopraffazione si consumò più per l'incapacità dei nativi a capire i "perchè" piuttosto che difendere la propria gente, la propria cultura e la propria terra e la propria organizzazione sociale con le guerre all'europeo. Il genocidio si consumò, prima che fisicamente, psicologicamente. Ci fu una conquista del territorio dopo la conquista delle menti. I Nativi americani non conoscendo il concetto di "proprietà" non si opponevano a nessuno purchè si rispettasse la terra, i luoghi sacri, gli uomini e gli animali. Ma agli europei interessava conquistare le terre per sfruttarne le risorse e, questo, con la benedizione di "dio". Infatti la chiesa aveva potere sulle nuove terre scoperte. Con la scoperta dell'America, la corona spagnola, ottenne il patronato sulle terre scoperte a patto che si impegnassero nella evangelizzazione dei popoli nativi. Intorno al 1500 furono istituite le Missioni cristiane per “cristianizzare” i popoli Nativi Americani. I conquistadores, se trovavano resistenza da parte dei popoli nativi ad essere cristianizzati, colonizzati e sottomessi, erano autorizza ad eliminarli fisicamente non prima, però, di aver letto loro un documento della Corona Spagnola: ”Riconoscete la Chiesa come vostra Padrona e come Governante del Mondo e dell'Universo, e il Sommo Sacerdote chiamato Papa in Suo nome, e Sua maestà in Sua vece come Sovrano e Monarca. E se non farete così, con l'aiuto di Dio io mi lancerò potente contro di voi e vi farò guerra ovunque e in ogni modo che mi sarà possibile, e vi sottometterò al giogo e all'obbedienza della Chiesa e di Sua maestà, e prenderò le vostre donne e i vostri figli e li renderò schiavi perchè siano venduti e ne dispongano i comandi di Sua maestà, e vi farò tutto il male e il danno che sarò in grado di farvi. E insisto che le morti e la distruzione che ne verranno saranno colpa vostra” Questo testo, letto in spagnolo, non poteva essere compreso dai Nativi Americani i quali, icredulamente, subivano il massacro. Un genocidio, quello dei Popoli Nativi, consumato per conquistare ed in nome di dio!