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Leonard Peltier - parte I


“Un Indiano delle riserve è già preparato ad andare in carcere"Leonard Peltier è da anni uno dei leaders del Movimento Indiano Americano (A.I.M.) In carcere dal 1976, da molti è considerato un prigioniero politico. Da quasi trent’anni è ospite delle più dure prigioni statunitensi, talvolta costretto all’isolamento, discriminato. Questo perché – dicono molti osservatori – è un grande difensore dei diritti dei nativi d’America.La storia ha inizio nel 1973, quando oltre trecento indiani d’America tennero testa agli uomini del governo, che per scacciare i Lakota dal loro territorio, si erano alleati con il capo di un'altra tribù, Dick Wilson, che con una sorta di polizia privata mieteva terrore nella comunità indigena con pestaggi ed omicidi.Lo stesso Wilson stava trattando in gran segreto la vendita di parte delle terre della riserva dei Lakota Oglala di Pine Ridge, nel sud Dakota, agli Stati Uniti.Tramite sofisticati sistemi di localizzazione delle risorse naturali della N.A.S.A., l’Istituto Geologico statunitense aveva scoperto enormi giacimenti di uranio nell’area di Sheep Mountain, territorio Lakota. Consapevole della fierezza e dell’ostinazione delle popolazione native, il governo statuinitense cercò in tutti i modi di cacciare i Lakota dal loro territorio per impossessarsi dei loro giacimenti.I nativi chiesero aiuto all’ AIM. In loro soccorso arrivò Leonard Peltier, militante diventato leader dell’associazione di difesa dei diritti delle nazioni indiane d’America.Nel giugno del 1975 durante un festa religiosa nella riserva indiana dei Lakota Orlala, alcune auto senza targa dell’F.B.I (Fedral Bureau Investigation), circondarono la zona. Dalle auto, cominciarono a sparare contro la gente inerme. Gli Oglala Lakota risposero al fuoco e alla fine sul terreno restarono tre corpi: due agenti dell’FBI e un indigeno.Per l’indiano americano morto non fu aperta alcuna indagine, mentre per i due agenti vennero imputate tre persone. Una di loro era Leonard Peltier. I due coimputati furono assolti sulla base della legittima difesa, mentre Peltier fu condannato a due ergastoli consecutivi, dopo un processo da molti giudicato palesemente di parte e presieduto da un giudice noto per il suo razzismo.Inoltre la giuria era formata da soli bianchi in una città, Fargo, storicamente anti-indiana. A dimostrare l’innocenza di Peltier c’era il rapporto balistico della stessa FBI che rivelava che i proiettili assassini, non potevano essere stati sparati dall'arma di Peltier.Oggi Peltier è conosciuto come il Mandela dei nativi d’America. E’ ancora in prigione. Nessuno sa se potrà ottenere un nuovo processo. http://leonardpeltier.net/newsroom.htmhttp://www.peacereporter.net/