HUNKAPI

Leonard Peltier - III parte


.....La storia di Leonard è simile a quella di molti prigionieri, discriminati per il colore della pelle o per la loro povertà da Fernando Eros Caro a Tony Rios, da Ray Allen a Mumia Abu-Jamal. Colpevole come dice Peltier "di aver parlato a gran voce contro il governo degli Stati Uniti", la sua vicenda si ricollega agli avvenimenti degli anni '60, quando sull'onda delle rivendicazioni dei diritti civili e umani delle minoranze americane e delle Black Panthers, si formò il Movimento degli Indiani Americani (AIM). Tra le persone più attive vi era il giovane Leonard Peltier, il cui ruolo nel movimento aumentò con il passare del tempo. Negli anni '70 gli Stati Uniti, sempre alla ricerca di fonti energetiche, avevano individuato la presenza di uranio e altri minerali preziosi nella riserva indiana di Pine Ridge nel Sud Dakota, dando luogo attraverso la North Central Power Study a una serie di sondaggi che avevano lasciato sul terreno circa 6000 perforazioni le cui sostanze radioattive stavano minando la salute dei residenti. Gli anziani della riserva allora chiesero aiuto all'AIM che inviò Peltier con un gruppo di una decina di persone, per lo più donne e bambini i quali alzarono un campo spirituale nella proprietà privata dei vecchi coniugi Jumping Bull. Nella mattinata del 26 giugno 1975 due agenti dell'FBI, illegalmente e senza mandato, entrarono nella proprietà, ne seguì una sparatoria alla fine della quale rimasero uccisi i due agenti e un giovane indiano sulla cui morte, come sulle uccisioni di numerosi altri nativi, non è stata mai aperta nessuna indagine. Nella riserva esisteva."il regno del terrore". Una milizia paramilitare al soldo del corrotto Capo tribale Dick Wilson, nota come i GOONS, tiranneggiava i residenti, tanto che in tre anni dal 1973 al 1976 furono uccisi 243 nativi di cui 69 erano membri dell'AIM. Peltier e altri due indiani furono incriminati; i loro processi furono fatti in tempi diversi, perchè‚ Peltier si era rifugiato in Canada, e da diverse giurie. I due coimputati furono assolti sulla base della legittima difesa, Leonard fu condannato a due ergastoli consecutivi dopo un processo palesemente di parte, con un giudice, noto per il suo razzismo, di fronte ad una giuria di soli bianchi e in una città, Fargo, decisamente anti-indiana. Alcuni anni dopo, un rapporto balistico della stessa FBI rivelava che una delle prove decisive; i proiettili, non potevano essere quelli sparati dall'arma di Peltier. Inoltre numerosi testimoni dell' accusa cominciarono a ritrattare, denunciando l'FBI di minacce e intimidazione per costringerli a testimoniare contro l'esponente dell'AIM. In seguito la stessa accusa ammise, più volte, di non sapere "chi sparò ai due agenti" e la Corte d'Appello rilevò che alla difesa non erano state garantite le stesse opportunità e informazioni dell'accusa, che le testimonianze erano state forzate, che le prove erano state costruite, che quelle a discarico erano state celate alla difesa. Nonostante tutto ciò che dimostra come il processo contro Peltier fu completamente prefabbricato, la Corte Suprema ha negato nel 1983 la richiesta per un vero e giusto processo. Questa palese ingiustizia e forma di persecuzione verso l'esponente dell'AIM ha suscitato un forte sostegno in tutto il mondo dove sono state raccolte oltre 20 milioni di firme. Tra i suoi sostenitori vi sono: Nelson Mandela, Rigoberta Menchù, il rev. Jesse Jackson, l'Arcivescovo di Canterbury, Desmond Tutu, la Principessa del Belgio Maria Cistina, Robert Redford, Oliver Stone, Richard Gere, Hanry Belafonte, Peter Matthiessen, Kris Kristoffen, 55 membri del Parlamento canadese, 60 Congressisti statunitensi, 292 Parlamentari italiani, 42 Senatori, i Comuni di Roma, Terni, Firenze, Viterbo, Ravenna, Ventimiglia, La Regione Marche la Provincia di Savona, Roma, Terni, Ravenna, Genova. Ma tutto questo non basta perch‚ gli Stati Uniti rendano finalmente a Leonard la giustizia dovuta da tanti anni. L'opposizione più accanita contro la liberazione di Peltier viene dall'FBI che ha iniziato una campagna contro il prigioniero indiano per impedire, tra l'altro, che il Presidente Clinton conceda la grazia. Nel luglio del 1994 l'FBI ha infatti dato l'avvio ad una forte e costosa campagna pubblicitaria, facendo uscire a pagamento sul Washington Post, in occasione dell'arrivo a Washington DC della Marcia per la Giustizia, promossa dall'AIM, un'intera pagina dal titolo "Caro Presidente, Leonard Peltier ha ucciso due agenti dell' FBI e non merita nessuna pietà" e nella quale il prigioniero indiano appare come un efferato, violento e pericoloso criminale. Le possibilità che le porte della prigione si aprano, sono ormai poche per Leonard. Nel 1993 egli ha presentato la richiesta per la grazia esecutiva a Clinton, unitamente a quella per la libertà condizionata, entrambe saranno respinte. La sua vita è stata spesso in pericolo e ogni qual volta si è prospettata una possibilità perchè‚ fosse liberato o la sua pena fosse ridotta, ‚è successo qualcosa di imprevisto e imprevedibile. Il giorno 11 dicembre del 1993 Peltier è stato udito dalla Commissione per la libertà condizionata e proprio in quella occasione, senza motivazione, è stato trasferito inaspettatamente dal penitenziario di Leavenworth a quello di Oklahoma City. Peltier non aveva mai sollecitato nessun trasferimento ne aveva commesso atti disciplinari che giustificassero questa azione. La sua destinazione finale doveva essere Atlanta in Georgia, uno dei più violenti e pericolosi carceri USA, dove si registra il maggior numero di omicidi. Peltier che più volte ha corso il rischio di essere assassinato in prigione, di fronte a questo immotivato trasferimento rilasciò una dichiarazione secondo la quale, se fosse stato rinchiuso ad Atlanta, per sua sicurezza chiedeva di essere messo nel "Buco", in completo isolamento. Grazie alla mobilitazione dei Gruppi di Sostegno internazionali e di migliaia di cittadini Peltier fu spostato poi al Centro Medico di Springfield, dove ha subito un intervento chirurgico. Il 25 settembre un nuovo atto immotivato ‚ stato messo in atto Peltier ‚ stato messo di nuovo in isolamento, le autorità carcerarie volevano, forse per "dimostrare la loro cura verso questo prigioniero" sottoporlo ad un altro intervento chirurgico, ora, alla mascella, nonostante la sua opposizione, motivata dal fatto che Leonard voleva conoscere prima i referti medici ed essere sottoposto ad una visita specialistica. Il rischio di un'operazione ‚ sempre alto e, in questo caso, in questo periodo particolare di elezioni presidenziali e di un possibile atto di clemenza da parte di Clinton, li pericolo di un "incidente sotto i ferri" per eliminare questo esponente "irriducibile" e "scomodo" poteva diventare sempre piu un'atrazione per una "neutralizzazione" pulita. Ancora una volta la mobilitazione internazionale ‚è riuscita ad impedire l'intervento e Leonard ‚ fu di nuovo trasferito al Leavenworth. Ma la fame di giustizia non si placa con così poco, la dignità di un popolo stuprata dagli anfibi degli imperialisti americani ancora è da rivendicare. Ogni uomo bianco dovrebbe affrontare con coscienza e maturità la colpevolezza, anche se solo ancestrale della nostra razza nei confronti di un popolo che probabilmente era più vicino alla santità e alla beatitudine di molte delle nostre icone spirituali. Il mio invito è di informarvi su la storia dei Nativi d’America, per non dimenticare, per non far finta di niente e per rendere giustizia allo spirito di coloro che ancora vagano per Wounded Knee. EDDA SCOZZA http://www.utenza.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=436&newlang=ita