Creato da: roberto_grifo il 06/11/2005
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Palermo 4 ever!!!
Inviato da: dj_giuse
il 07/11/2005 alle 15:38
 
nn tanto xo' sono daccordo con te!!!
Inviato da: roberto_grifo
il 06/11/2005 alle 22:10
 
Milan, sei grande
Inviato da: vita1954c
il 06/11/2005 alle 20:19
 
giuseeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Inviato da: roberto_grifo
il 06/11/2005 alle 20:07
 
AAAAAAAAAAAAA
Inviato da: dj_giuse
il 06/11/2005 alle 19:58
 
 

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Sn Iooo

Post n°5 pubblicato il 07 Novembre 2005 da roberto_grifo

DJ Robbè è quiiiiiii!!!

 
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Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 06 Novembre 2005 da roberto_grifo

Palermo sempre nel  

 
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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 06 Novembre 2005 da roberto_grifo

I rossoneri battono 5-1 l'Udinese con una prestazione strepitosa. Doppietta di Gilardino e reti di Seedorf, Pirlo e Kakà. Per i bianconeri segna Iaquinta su calcio di rigore
Alberto Gilardino, 23 anni, 7 gol in campionato.
MILANO, 6 novembre 2005 - Eindhoven? Iniqua sconfitta. Direbbe Carlo Ancelotti. Ecco il vero Milan! Ribadirebbe. Che vince, stravince e segna gol a grappoli anche senza Shevchenko. L'Udinese i rossonori la battono 5-1, regalando anche spettacolo. Trovare il migliore? Impresa difficile, a cominciare dalla coppia d'attacco.
Gilardino e Inzaghi sono coppia assortita anche se si somigliano molto. Ancelotti li fa giocare insieme dal primo minuto. Forse avrebbe dovuto farlo anche a Eindhoven. Creano spazi, non si calpestano i piedi, si sacrificano e giocano l'uno per l'altro. Il gol dell'1-0 di Gila, sesto in campionato, primo a San Siro, è pura partecipazione rossonera. Dal guizzo di Kakà per Inzaghi, pronto a cucire un assist per l'ex gioiello del Parma. Abile l'attaccante nel girarsi nello spazio stretto e infilare in girata Paoletti al suo esordio in serie A (De Sanctis infortunato).
Battesimo choc per il ragazzone che nei primi 45 minuti di gol ne subisce altri due. Il 2-0 è un fiume in piena. Kakà e Seedorf rompono gli argini; straripano e nessuno li può fermare. Anche se il tocco per l'olandese al limite è ancora di Inzaghi. Il 3-0, invece, è l'ennesimo esempio di come si possa battere una punizione: tocco morbido, palla che cambia direzione e si infila alla sinistra di Paoletti che assiste a bocca aperta.
L'Udinese ha almeno il pregio di crederci sempre, anche se dopo 14 minuti perde Obodo. Chi lo sostituisce, Motta, non lo fa rimpiangere, ma servirebbe ben altro per fermare un Milan a tratti devastante. Conti alla mano i rossoneri si ritrova a chiudere un primo tempo in vantaggio 3-0 per la seconda volta consecutiva. Per la seconda volta consecutiva l'Udinese sogna una rimonta clamorosa (a Brema riuscita a metà), ma la differenza in campo è così vistosa che non c'è scampo.
I rossoneri che praticamente giocano utilizzando solo la fascia sinistra, regalano alta scuola di calcio con le pentrazioni improvvise di Pirlo e Kakà e le accelerazioni di Seedorf e Serginho, da cui parte l'assist calibrato per Gilardino: piatto sinistro e poker. L'Udinese che ha sostituito Muntari con Di Michele, accorcia su rigore calciato da Iaquinta; probabilmente inventato da Pieri che intravede un fallo di Gattuso sull'attaccante. Rigore che invece ci sarebbe sul fallo di Nesta, sempre su Iaquinta: l'illogica legge della compensazione.
Ma è giornata da Milan e da Serginho. Il quinto gol è frutto dell'ennesima sgroppata del brasileiro, che si accentra, si allarga a sinistra e fa partire un bolide; Paoletti respinge, Kakà raccoglie e infila. Ottimi presagi, dunque, mentre si profila la lunga sosta. Poi sarà Fiorentina: il vero terzo incomodo.

 
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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 06 Novembre 2005 da roberto_grifo

Basta un minuto da vera Juve
Nel giro di 60" Ibrahimovic e Trezeguet stendono il Livorno e mantengono i bianconeri in vetta alla classifica. Nel finale a segno Del Piero
David Trezeguet, 28 anni, duella con Fabio Galante, 32. Reuters
TORINO, 6 novembre 2005 - Quando Ibrahimovic fa un gol come quello segnato al Livorno, gli perdoni tutto. Pazienza se ogni tanto perde le staffe, pazienza se spesso eccede nei tocchi di classe dimostrando poca concretezza. Il pallonetto al volo sul lancio di Thuram mette tutto in secondo piano, perché è un gesto tecnico straordinariamente bello e importante. La squadra di Donadoni, che per un’ora di gioco aveva retto il campo benissimo, si è sentita superata dalla magia di un grande artista del pallone. Ha ceduto per un minuto, un solo minuto, ed è stata subito castigata dall’altra faccia dell’attacco bianconero, quella di Trezeguet. Il francese, contrariamente al partner svedese, in area non concede nulla e ha sfruttato al meglio la prima palla invitante (un buon cross di Zambrotta) per timbrare il 2-0. La partita del Delle Alpi, fino a quel momento equilibrata, è finita lì. De Ascentis si è fatto cacciare per un fallo di reazione sul nervoso Mutu e la Juve ha potuto limitarsi a gestire il doppio vantaggio.
Qualche pecca nella giornata di Capello, per la verità c’è stata. Camoranesi è entrato in campo al posto di Mutu ed è nuovamente uscito dopo pochi minuti, perché poco padrone dei suoi nervi. Per l’italo-argentino, stesso trattamento ricevuto in Champions, contro il Bayern. Non sarà forse un caso eclatante e verrà di sicuro gettata acqua sul fuoco, ma è la prova che Capello sa mandare precisi segnali ai giocatori, affinché mantengano disciplina e ordine. Qualità che la Juve, contro il Livorno, ha evidenziato solo a tratti. Per un’ora i campioni d’Italia hanno tenuto in mano il gioco, ma senza sfondare l’attenta difesa toscana. E gli ospiti non sono stati certo a guardare, forti di un’ottima organizzazione tattica e di una classifica più che serena. In questi casi, si dice, serve il colpo del fuoriclasse. E Ibrahimovic, che già sentiva qualche mugugno sugli spalti all’ennesimo colpo di tacco, ha trovato un gol meraviglioso.
Nel finale di partita c’è stata gloria anche per Del Piero, subentrato a Trezeguet. Il capitano bianconero si è mosso bene e ha firmato nel finale la rete del 3-0. Una perla che gli ha permesso di raggiungere l'attuale vicepresidente, Roberto Bettega, al secondo posto tra i migliori cannonieri juventini a quota 178 gol. Adesso Del Piero punta l'ex presidente Boniperti, autore di 182 centri. Contro il Livorno, la Juve ha proseguito l’imbattibilità casalinga: a Torino non prende gol da più di 400 minuti. E in tutto il campionato la difesa non è mai capitolata nei secondi tempi. Una dimostrazione di solidità, in risposta ai cinque squilli rossoneri con l’Udinese, che per qualche minuto avevano consentito al Milan di raggiungere la Juve in vetta alla serie A.

 
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ciao a tutti amici by roby

Post n°1 pubblicato il 06 Novembre 2005 da roberto_grifo

 CIAO A TUTTI VI REGISTRARVI TUTTI NELLA MAGNIFICA CHAT DI HABBO HOTEL "WWW.HABBO.IT

POSSIBILITA DI CREARSI UN PROPRIO PERSONAGGIO!!!

VI SALUTO!!!!!

 
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