HANAMI

La rivolta dei saggi


Alta velocità sotto il cielo di piccoli uomini. Estratti da una realtà fatta di profumi e sapori, gettati nel ripugnante mondo degli scarti. Dov’è la poesia? Dov’è il piacere?Vedevo un ragazzino sfrecciare con la bici, dirsi contento, con la sua radiolina legata allo sterzo, contentissimo di poter cantare mentre i piedi, col loro furente movimento, lo facevano volare. E io ero con lui, anche quando le anziane signore di quel piccolo paesino di mare, gli urlavano contro rivendicando la quiete invernale.  Voi che fate delle vostre membra stanche motivo di rispetto, rispettatevi, godete delle primizie dei vostri alberi secolari, non gettatevi nell’abisso della morte rimpiangendo le verdi colline dei vostri ricordi. Ho tanto bisogno di vedervi sorridere di questi nuovi profumi, ho bisogno del vostro placido ballo, ho bisogno d’annullare i preconcetti che vi vogliono inutili, mal conci, bambini senza gioia. Voi siete i nostri saggi, i narratori brillanti pei nostri occhi ciechi, voi siete fondamenta del mondo, il canto pregiato per i nostri bambini. Non ho più tolleranza per chi vi sopprime l’anima, per chi dà così poco valore alle vostre vite, portandovi a credere d’essere un peso, d’essere indegni di questo mondo che corre. Il cammino ha un inizio ed una fine, e oggi vedo, con grande rammarico e dispiacere, come il lieto fine sia solo una favola.