Un cuore infranto è come un fiore appassito. Per quanto tu possa bagnarlo e metterlo al sole, non riprenderà mai lo splendore che aveva una volta.Così come i fiori, anche i cuori spesso posso appassire… Possiamo vivere, sorridere e scherzare…eppure dentro portiamo con noi ferite profonde.Accadde una sera di giugno. Non ricordo bene quando, ma quella sera mi cambiò la vita.Il ragazzo con cui stavo… ci siamo lasciati. Non è accaduto per un litigio e nemmeno perché non lo amavo più. Solamente, mi sono resa conto che non aveva più bisogno di me. Ci eravamo incontrati in un periodo della sua vita molto particolare. Lui aveva appena superato una specie di esaurimento nervoso dovuto all’annullamento del matrimonio che aveva progettato con la persona che amava di più al mondo. Allo stesso modo, ma in forma meno dolorosa, io avevo da poco chiuso una storia importante.Ci siamo trovati. Compagni di dolore. Di solitudine.È stato come trovare un ago in un pagliaio. Da subito c’è stata una forte attrazione. Avevamo bisogno l’uno dell’altro per aiutarci. Per sostenerci. Ci siamo amati tanto. Profondamente. Ossessivamente. Ma col tempo, quelle che erano ferite, sono diventate cicatrici. Siamo guariti lentamente l’uno tra le braccia dell’altro. Non me ne sono mai resa conto, fino a quando, quella sera per caso, non incontrammo la sua ex, quella con cui avrebbe dovuto sposarsi. Il modo in cui la guardava. Il modo in cui la salutò. In quel momento capii che non era cambiato nulla. I sentimenti che provava per lei non erano mai svaniti. Forse assopiti in fondo al cuore, ma sempre presenti. Quella sera decisi io per entrambi.Forse per questo ero venuta qui per chiudere il blog. Inizialmente pensavo che sarebbe stato meglio cancellare tutto. Qui ho molti ricordi legati a lui, ma ho capito che non posso andare avanti se prima non accetto quello che è successo.Non provo rancore. Ne disperazione. Solo una placida tristezza in fondo all’anima. Il ricordo di ciò che è stato mi accompagnerà tutta la vita. Dietro ogni incontro che farò. Dentro ogni emozione o gioia che mi sfiorerà il cuore. In ogni gesto. Il ricordo di qualcosa di bello. Di semplice. Di puro. Le serate passate a chiacchierare. I momenti felici. Le coccole. Tutto quanto. Dentro quel ricordo. Dentro di me. Per sempre.
Post N° 89
Un cuore infranto è come un fiore appassito. Per quanto tu possa bagnarlo e metterlo al sole, non riprenderà mai lo splendore che aveva una volta.Così come i fiori, anche i cuori spesso posso appassire… Possiamo vivere, sorridere e scherzare…eppure dentro portiamo con noi ferite profonde.Accadde una sera di giugno. Non ricordo bene quando, ma quella sera mi cambiò la vita.Il ragazzo con cui stavo… ci siamo lasciati. Non è accaduto per un litigio e nemmeno perché non lo amavo più. Solamente, mi sono resa conto che non aveva più bisogno di me. Ci eravamo incontrati in un periodo della sua vita molto particolare. Lui aveva appena superato una specie di esaurimento nervoso dovuto all’annullamento del matrimonio che aveva progettato con la persona che amava di più al mondo. Allo stesso modo, ma in forma meno dolorosa, io avevo da poco chiuso una storia importante.Ci siamo trovati. Compagni di dolore. Di solitudine.È stato come trovare un ago in un pagliaio. Da subito c’è stata una forte attrazione. Avevamo bisogno l’uno dell’altro per aiutarci. Per sostenerci. Ci siamo amati tanto. Profondamente. Ossessivamente. Ma col tempo, quelle che erano ferite, sono diventate cicatrici. Siamo guariti lentamente l’uno tra le braccia dell’altro. Non me ne sono mai resa conto, fino a quando, quella sera per caso, non incontrammo la sua ex, quella con cui avrebbe dovuto sposarsi. Il modo in cui la guardava. Il modo in cui la salutò. In quel momento capii che non era cambiato nulla. I sentimenti che provava per lei non erano mai svaniti. Forse assopiti in fondo al cuore, ma sempre presenti. Quella sera decisi io per entrambi.Forse per questo ero venuta qui per chiudere il blog. Inizialmente pensavo che sarebbe stato meglio cancellare tutto. Qui ho molti ricordi legati a lui, ma ho capito che non posso andare avanti se prima non accetto quello che è successo.Non provo rancore. Ne disperazione. Solo una placida tristezza in fondo all’anima. Il ricordo di ciò che è stato mi accompagnerà tutta la vita. Dietro ogni incontro che farò. Dentro ogni emozione o gioia che mi sfiorerà il cuore. In ogni gesto. Il ricordo di qualcosa di bello. Di semplice. Di puro. Le serate passate a chiacchierare. I momenti felici. Le coccole. Tutto quanto. Dentro quel ricordo. Dentro di me. Per sempre.