Hanayo

il tocco di un ricordo


a volte non ti sembra vero che sia passato tanto di quel tempo... volgi per un attimo lo sguardo al passato e vedi che è così lontano...ce l'ho messa tutta per impegnarmi in qualcosa che non mi facesse pensare a lui, ma ancora una volta ci sono ricarscata.una piccola cosa. una frase detta per scherzo, e il mio cervellino mi ha riportato di colpo indietro. a quando 3 anni fa conobbi lui.che sbaglio... fu un grande sbaglio... oggi, ho ricordato cosa significa veder soffrire la persona che ami...per colpa tua.un sabato sera ci siamo conosciuti per caso. in mezzo alla pista della discoteca. non fu un colpo di fulmine, ma da allora cominciammo a uscire più frequentemente, fino a quando, una sera, decidemmo che era venuto il momento per far iniziare una piccola fiaba chiamata "noi".ci ho creduto veramente in ciò che volevamo essere. volevo costruire qualcosa di bello. sentivo che era giunto il momento di cambiare. volevo qualcosa di vero. una storia vera. fatta di sentimenti tangibili al tatto e caldi al gusto... volevo amore. e avrei fatto di tutto per ottenerlo...persino annientare me stessa.non posso dire di aver amato con tutta l'anima... tutt'oggi ancora non so se sia stato vero amore... eppure... eppure era qualcosa per cui valeva la pena di lottare. di impegnarsi a fondo nel costruire qualcosa che un giorno sarebbe stato grande... un rapporto equilibrato, basato sulla reciproca conoscenza di se stessi e sulla fiducia...ma poi... i pezzi del castello che avevo così faticosamente cercato di costruire... hanno cominciato a crollare. dapprima lentamente. poi... uno dopo l'altro, sin alla fine.dopo avergli detto quelle due orribili parole, non una lacrima. non un singhiozzo. nulla. ho congelato tutto ciò che provavo per lui: in quell'istante ho trasformato tutto in cenere. tutto ciò che è successo tra noi, i momenti dolci, i momenti spensierati passati insieme, in un solo tragico momento, sono stati cancellati. nella mia testa vedevo solo lui, abbracciato e baciato da una ragazza che non ero io. aveva il mio aspetto... il mio corpo, le mie braccia, il mio viso, la mia bocca... eppure non ero io.era come se guardassi il mondo da dentro uno specchio... non mi sentivo più viva... emozionata... solo fredda... gelida... e bugiarda.ho detto basta. gli eventi mi avevano trascinato in una parte di me che non volevo essere. accecata dal fatto che credessi che fosse una storia importante, ho dimenticato me stessa. ho dimenticato cosa io desiderassi e amassi... ho rinunciato inconsciamente alla mia libertà e sono diventata un oggetto. una bella bambola con cui lui giocava... indignata, me ne sono resa conto troppo tardi. e quando lo vidi lì... davanti al cancello di casa mia, che mi supplicava di tornare da lui... fu come librarmi nel cielo. mi ero tolta la falsa maschera che indossavo. mi ero tolta quelle vesti fatte di bugie e dubbi repressi... no.. ora ero libera.in quel momento tornai a essere libera di essere me stessa. libera di credere che un giorno avrei trovato qualcuno che completasse la mia anima, non che la opprimesse con la sua forma...ho creduto in qualcosa di evanescente come il fumo... impalpabile come le stronzate che mi diceva..."prima o poi le cose cambieranno" mi dicevo... mentre dentro me, flebile come una la fiamma di una candela, bruciava la speranza che il  mio cuore tornasse presto a sussultare...sussultare d'amore, ovviamente.