Harmonia2

M A D R E


Noi l'abbiamo amata e ammirata per la sua potente vocazione,l'incredibie compassione per i deboli del mondoe l'immenso amore che aveva da donare a tutti.Una piccola grande donnache ai suoi funerali ha avuto tutti i capi di stato, premi nobel,personaggi autorevoli arrivati da ogni angolo della terra,lei è ancora li', dove è vissuta, tra i malati, i diseredati, i poveri.Se qualcuno gli chiedeva " Madre di cosa hai bisogno? Cosa posso fare ? "Lei rispondeva " Chi io? di niente! Sei tu che hai bisogno! "La sua è stata la piu' alta scuola d'amore,e da questa scuola che tanti angeli, messaggeri di forza, hanno accettatoquesta sfida della vita assistendo le persone senza speranza e con piu sofferenza.Ho conosciuto ad un convegno, un volontario che ha intrapreso un lungo viaggio spesso faticoso sulla strada, la' dove Madre Teresa ha destato in lui la voglia di mettere a nudo la sua anima, conoscere i suoi limiti e vincerli perche':" é quando si tocca il fondo, ai piedi della scala, ai piedi della croce, che l'essere trova se stesso ".Ora, vi raccontero' la sua esperienza ...
" Calcutta è un'inferno, fa caldo, manca l'aria, è una citta' sovraffollata c'è caos, disordine, e inquinamento, anche acustico, tanti rumori. Sui marciappiedi non si puo' camminare, sono pieni di persone stese che dormono, vivono li', tra moribondi, cani randagi, bambini soli spesso nudi ... ai lati delle strade pattumiere a cielo aperto e mondezzai dove la gente ci mangia dentro, cerca chicchi di riso, pezzi di mela, resti di cibo... odori indescrivibili e sporcizia. Quando piove tutto si allaga, l'acqua arriva alle ginocchia e tutto .... galleggia. Qui Madre Teresa da un ostello per i pellegrini ha creato un centro di assistenza,100 letti, 50 per uomini 50 per donne.In questa situazione estrema ho fatto il mio lavoro, superando a fatica lo sgomento iniziale, in questa condizione di essenzialita' senza puntelli e senza supporti,nè guanti o medicine, avevamo soltanto acqua, betadine e pochi antibiotici,ci si rimbocca le maniche mettendosi al servizio del dolore, quel dolore che una volta vinto, superato, si ama e ti fa rinascere a nuova vita,superato quel confine ... trovi la gioia e una luce indescrivibile,in quella luce e con la gioia ci si scopre forti ... liberi .... amati.Abbiamo salvato tante persone con una semplice carezza o col calore dei nostri corpi.Il viaggio a Calcutta è stato per me un punto di partenza, tornando a casa pensavo gia' ..... a quando ritornare ... lasciavo la' un pezzo del mio cuore.Non voglio applausi Vi prego ... alla fine del mio discorso facciamo solo un minutodi silenzio .... "" In questo buio fitto, tanta ma tanta luce "MADRE TERESA