Fading of the day

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Trascorremmo alcuni giorni paradisiaci a Barcellona. Il clima era incantevole nonostante il pieno inverno, con solo una lieve brezza che veniva dal mare a ricordarci che la bella stagione era ancora lontana. Io mi trovavo in uno di quei momenti estatici da post-ultima pagina, che rappresentava una delle fasi  più amate dagli scrittori. Mi sentivo come uno studente alla fine degli esami e pronto per le vacanze. Elisa era rifiorita: aveva riconquistato qualche chilo di benessere e portava con sè sempre un sorriso illuminante. Era viva, vaporosa e primaverile nella sua esuberanza e ritrovata serenità. Era come l'avevo appena conosciuta. Fu per me come innamorarmene un'altra volta. Fu come rincontrarla e corteggiarla daccapo. Quella mattina eravamo andati a fare una bella passeggiata che, dalle Ramblas, ci aveva condotto fino al piccolo villaggio di pescatori di Barceloneta. La spiaggia, d'estate ricolma di turisti, era deserta, ma non malinconica, complice un cielo blu intenso. Mangiammo al "Salamanca" uno dei nostri posti preferiti, spesso frequentato dal jet-set e da calciatori, ma per nulla esoso.Tornammo a casa felici come due adolescenti alla prima uscita mano nella mano.Suonò il telefono. La voce del padrone.-Saint-Clair buongiorno, che si dice dall'altra parte dell'atlantico?-Mr.Stanford, tutto bene, grazie. Ha letto l'ultimo capitolo?-Ottimo, Saint-Clair, ottimo davvero. Le dico che settimana prossima inizieremo le stampe. Sono davvero felice...-Bene, siamo anche in anticipo...-Senta, Saint-Clair, le ho telefonato anche per un'altra ragione... Si ricorda la proposta che le feci?Mr.Stanofrd si riferiva al romanzo che avrei dovuto scrivere sulle vicende che ci stavano accadendo. Elisa mi guardò incoraggiandomi a dare una risposta positiva. Io rimasi più cauto e dissi a Mr.Stanford che mi trovavo in fase di "brainstorming".-Perfetto, Saint-Clair, mi farò sentire a breve per sapere i progressi. Saluti alla signorina Brown.Attaccai e con Elisa ci guardammo negli occhi. Scoppiammo a ridere: lei mi prese in giro perchè avevo detto "brainstorming" come se fossi uno scienziato della NASA. A volte i paroloni rappresentavano un ottimo alibi per guadagnare tempo.Suonò di nuovo il telefono. Esordii con una battuta.-Mr.Stanford, quando aveva detto che si sarebbe rifatto vivo presto, non immaginavo fosse così tanto presto...Ma fu un errore.-Scappare non vi servirà a niente.Dall'altro capo del telefono una voce camuffata, artefatta come nei peggiori film dell'orrore, quando l'assassino seriale contattava la vittima successiva.