Fading of the day

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-Signor Saint-Clair è un piacere ed un onore fare la sua conoscenzaQuella mattina ero stato richiamato in centrale per la firma di alcuni verbali con cui avevo deposto quando il commissario era ancora Friedman. Il suo sostituto era un uomo di bell'aspetto, intorno ai quarantacinque anni, fisico asciutto, capelli corti, sguardo risoluto ma cordiale. Sul viso facevano bella mostra un paio di occhi azzurri che, c'era da scommetterlo, in gioventù avevano fatto battere i cuori di molte fanciulle.-Lasci che mi presenti: sono il commissario McIntyre. Ho affiancato Friedmano in numerose indagini ed è stato davvero un ottimo maestro per me. Gli devo molto.-Friedman è stato un professionista esemplare e, non me ne voglia, sono stato molto colpito dal suo pensionamento precoce-Già - fece McIntyre, perdendo un po' di entusiasmo - ha colpito molto un po' tutti noi. Ora la prego di seguirmi nel mio ufficio. Li potremo chiacchierare più comodamente.Appena ci accomodammo notai che, pur non avendo perso la cordialità che lo aveva contraddistinto sin dal primo momento, McIntyre era divenuto decisamente più serio.-Prima abbiamo parlato di Friedman e so che tra voi si era instaurato un ottimo rapporto-Di grande cordialità e stima reciproca -Ne sono convinto. E proprio per questo vorrei che lei sapesse alcune coseMcIntyre si alzò e si diresse verso la finestra che dava sulla strada. A quell'ora non c'era molto traffico, ma il commissario scurò i vetri con la tendina, come se stesse ricercando privacy dal mondo esterno.-Vede, anche io non posso che dirmi dispiaciuto dal dimissionamento di Friedman, ma ci sono delle motivazioni particolari, davvero straordinarie nella loro gravità che hanno originato questa decisione del dipartimentoMcIntyre fece una pausa, come se aspettasse una mia deduzione.-Le dice nulla il mio cognome?Frugai nella mente. Era un cognome tipicamente scozzese e dall'aspetto del neo commissario non avrei potuto aspettarmi nulla di diverso. Biondo, occhi azzurri: chi era più scozzese di lui?Poi, ad un tratto, sentii dentro di me l'eco di una voce familiare, che faceva capolino dal cassetto dei miei ricordi. Era la voce bassa ed impostata di Friedman. Riemerse in superficie il frammento di una telefonata e, pian piano misi, a fuoco quel particolare e le parole scorsero nelle mie orecchie fluide e nitide, come se le stessi risentendo proprio in quell'istante."E' con sommo dolore, Saint-Clair, che le do questa notizia: la signorina McIntyre, purtroppo, non ce l'ha fatta."-Liz faceva di cognome McIntyre. Lei, allora, è il padre di Liz...Il commissario annuì lentamente, come se il ricordo di sua figlia fosse appoggiato lì, proprio sulle sue spalle e pesasse tonnellate.-Il prepensionamneto di Friedman non è riconducibile ad alcuna condotta negligente. Questo sia ben chiaro. E' stata una decisione a cui siamo giunti tutti: io, Friedman ed i nostri superiori. E' stata una scelta volta a tutelare il commissario ed a dare a me la possibilità di indagare su qualcosa a cui tenevo particolarmente: la morte di mia figlia.Quelle ultime parole uscirono sofferte dalla bocca di McIntyre.-Capisco, commissario, capisco. Ma durante il mio ultimo incontro Friedman non mi aveva accennato a questo particolare...-Il commissario è un uomo di grandi valori e grande integrità. E' una persona tutta d'un pezzo e, nonostante avesse condiviso in pieno le motivazioni della decisione, forte era in lui il disagio di vedersi scivolare via dalle mani un'indagine non ancora conclusa.Rimasi per qualche secondo in silenzio rimurginando su quelle parole.-McIntyre, c'è, però, una cosa in tutta questa faccenda che ancora non ho capito. Cosa c'entro io?McIntyre, che nel frattempo si era rimesso a sedere, abbassò lo sguardo mostrando un sorriso tirato.-Saint-Clair, lo vuole un consiglio? Si rechi alla Gran Loggia di Scozia: li le spiegheranno tutto...