Fading of the day

9.


Sinead era appoggiata alla spalliera del letto con due cuscini dietro la schiena. Io ero disteso in diagonale con la testa sul suo grembo. Di tanto in tanto lei mi passava le dita tra i capelli e mi baciava. C'era una cosa di lei che mi colpiva: Sinead, quando mi baciava, non lo faceva mai a labbra chiuse. Cercava sempre il contatto intimo e questo particolare mi faceva pulsare le tempie. Sin dalla prima volta  era stata quella la prassi e lei mi aveva spiegato che era da sempre abituata così e che, forse, c'entrava quella storia, secondo cui le donne utilizzavano il bacio profondo per scegliere il partner ideale.-I miei uomini li ho sempre baciati così e a loro non è mai dispiaciuto - aggiunse con un sorriso Tuttavia Sinead non era solo "fisica", ma viveva una sorta di dualità: riusciva ad essere corporea ed eterea allo stesso tempo. Era tangibile nella sua femminilità da casta superiore e spirituale nella sua impalpabilità quasi ultratererna.Le baciai le mani e percepii l'odore del sesso e dell'amore.-Amore...Sinead, si bloccò, portandosi una mano sulla bocca, come se le fosse giunto all'orecchio qualcosa di fortemente sconcio.-Scusa Jeremy non volevo, mi è uscito spontaneo...Risi di gusto.-Si chiama lapsus freudiano...-No, sul serio, mi dispiace davvero. Incosciamente mi sono lasciata trasportare, ma in realtà, mi sento un po' in imbarazzo, in difficoltà...La squadrai reclinando il capo.-Non capisco, in che senso?-Vedi, Jeremy: non so neanche se è giusto essere qui con te, in questa casa, prima a cena, e poi in questo letto... ed aver fatto l'amore. Non vorrei aver mancato di rispetto verso tua moglie...La guardai serio.-Sinead, non devi neanche dirlo. Ciò che mia moglie ha rappresentato per me è una cosa che niente e nessuno mi toglierà mai. Ma sarebbe stupido per entrambi privarci di quello che sentiamo l'uno per l'altra... Ora ci sei tu ed io sto bene con teMi regalò un'espressione sollevata.-Jeremy, anche io con te sto bene e non pretendo di sostituirmi a tua moglie... Non lo farei mai. La rispetto-E non lo farai. Tu sei Sinead, un altro capitolo della mia vita e poi...-Io - mi interruppe frettolosa, intrecciando le dita tra le mie - vorrei capire se c'è davvero spazio per me...La trovai dolcissima e delicata. Stava entrando nella mia vita, piano piano, in punta di piedi come una fata.-Sinead, ma certo che c'è spazio per te. Avrai tutto lo spazio di questo mondo da me. Vorrei che tu capissi che nessuna di voi due sostituirà mai l'altra. E quello che provo per mia moglie non sottrarrà mai nulla a quello che sento per teMi alzai con la schiena e le presi il viso tra le mani.-Sinead, davvero: non devi provare nè imbarazzo nè gelosia per mia moglie.La baciai. Quella sera aveva un sapore particolare e non c'entrava nulla il vino.-Perchè sai così di buono?Sinead non rispose. Sorrise con gli occhi grandi e scuri a causa della penombra. Emettendo un flebile gemito, si avvicinò di nuovo alla mia bocca  e proseguì a baciarmi. Poi si staccò da me e potei ammirare le sue labbra che danzavano l'una sull'altra in cerca di ristoro. Emanava un calore, Sinead, che potevo avertire toccandola in ogni parte del corpo.Infine, si schiarì la voce e, per nulla imbarazzata, spiegò.-Forse è perchè sono nel mio periodo fertile. I cambiamenti ormonali influiscono su sapori ed odoriSgranai gli occhi e trattenni il fiato, rammentando che non avevamo preso alcuna precauzione. Lei lesse il mio terrore e rise di gusto.-Non devi preoccuparti per quello siamo a posto... Ho pensato a tutto io. Possiamo fare l'amore tutte le volte che vogliamo...Mi diede un altro bacio ed io mi rilassai appoggiandomi di nuovo sulla sua pancia.-C'è un'altra cosa, però, di cui ti vorrei parlare e che riguarda tua moglie...