Fading of the day

43


-Sembrava tutto incastrarsi alla perfezione - sentenziò - ma c'era un piccolo particolare. Elisa era stata un po' vaga nei dettagli, per cui decisi di mandare in avanscoperta GastonCaptando che, a partire da quel punto, il suo racconto non sarebbe durato troppo a lungo, pensai che fosse una buona cosa cercare di di sviare il discorso sulla figura di Paredes, se non altro per cercare di capirne un po' di più. Accanto a quella curiosità, in cuor mio, nutrivo anche l'irrazionale speranza che qualcuno ci venisse in soccorso.-Cosa ti legava a Paredes?Fiona fece un sorriso beffardo.-Guardami Jeremy! Fece alzando la voce a braccia larghe e piroettando su sè stessa come una ballerina dell'Opera.-Diresti che quella che hai davanti è una donna di quasi cinquant'anni?No, non lo avrei mai detto: Fiona dimostrava decisamente una decina d'anni di meno. Era bella e femminile.-Beh diciamo che la testa agli uomini so farla ancora girare. Gaston era un bel ragazzo che non disdegnava il tipo di bellezza matura. Era un grande amatore, Jeremy...Sospese quelle parole lasciandole seguire da un silenzio protratto più del dovuto. Era chiaro che ripensava a Paredes ed alle notti di passione trascorse insieme.-Gaston era un grande amatore nonché un ottimo professionista, ma, anche i migliori, a volte possono commettere degli errori.Improvvisamente la sua voce fu avvolta da un tono gelido, professionale nel suo ostentato distacco verso colui che, fino a qualche secondo fa, era stato descrittto come l'amante perfetto. Quel repentino cambio di postura mi fece rabbrividire: delineava una personalità asettica e coontroversa, senza scrupoli, dalla quale era bene aspettarsi tutto ed il contrario di tutto.-Cosa è successo a Gaston Paredes?-Questo non lo so e, in fin dei conti, non mi interessa più di tanto saperlo - replicò con sufficienza - In un certo tipo di ambienti non è così difficile fare una brutta fine...-Di che genere di ambienti parli? Mi lasciai scappare ed intuii, immediatamente che avevo fatto il passo più lungo della gamba. Fiona mi puntò addosso occhi vitrei ed inespressivi.-Credo che tu stia iniziando a fare troppe domande, caro "genero" - disse in tono calmo ed inquietante - Che ne diresti se iniziassi io a farvene?