Fading of the day

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-Sarò buona, ragazzi, e voi, voi mi ringrazierete per questo. In fondo, non esigo tanto: la domanda è solo una e semplice. Dov'è il manoscritto?Accelerò le ultime parole alzando il tono, quasi a volerci intimidire. Sinead continuava a rimanere in silenzio ed immobile in una sorta di stato catatonico. -Calma Fiona, calma. Io ti dirò dov'è il manoscritto, ma tu devi darci delle garanzie.Fiona rise di gusto, come se si trattasse di una battuta di cabaret.-Bella questa: siete entrambi legati ad una sedia, la sottoscritta ha in mano un tagliacarte affilato e voi pretendete delle garanzie?Di nuovo gli occhi fermi ed acquosi da criminale.-Signorino, qui sono io che fisso le regole. Io le decido e voi le rispettate. Quindi muoviti a dirmi dov'è il manoscritto, o lei - e indicò Sinead avvicinandole la lama alla gola - muore...Al contatto con il freddo del fermacarte, Sinead ebbe un sussulto. Ondeggiò la testa verso il petto ed emise un suono, come un conato. Fiona si irrigidì.-Ehi ma che fai, che diavolo ti prende?!? Poi le diede una manata violenta sulla spalla.-E ripigliati forza!Sinead non fece una piega: restammo entrambi con il fiato sospeso: sembrava davvero che Sinead stesse male, che avesse difficoltà nel riprendersi dal sonnifero.-Mamma, lasciali stare... Basta ora!!!Il sangue mi si gelò nelle vene: dalla bocca di Sinead era uscita fuori la voce di mia moglie. Trattenni il fiato, incerto di aver davvero sentito ciò che le mie orecchie avevano veicolato verso il cervello. Fiona si irrigidì atterrita tentando di dissimulare lo sgomento dietro la maschera da generale che aveva tenuto fino a quel momento.-Non mi spaventano i tuoi trucchetti strega maledetta. Se pensi di spaventarmi così non hai ancora capito chi hai di fronte...-Mamma ti ricordi a marzo dello scorso anno quando siamo andate in Costa Azzurra? La nonna mi ci portava sempre d'estate e io ti avevo pregato di andarci insieme... Ti ricordi la mangiata di pesce fritto a Cannes?  E quel giovanotto che ad Antibes ci aveva scambiato per sorelle e ci aveva regalato due rose rosse?Fiona sbiancò.-Ma tu come...come diavolo fai a sapere queste cose? Te le ha dette Elisa per forza... Non mi inganni, non cadrò nei tuoi trucchetti...-Mamma e ti ricordi di Hans, l'orsacchiotto di peluche che mi avevi portato da Vienna? Avevo sette anni. Mi piaceva così tanto che piangevo quando la nonna me lo toglieva per lavarlo. Lo adoravo perchè aveva il tuo profumo...Fiona si portò una mano alla bocca, gli occhi temanti  lasciarono cadere una lacrima a pochi centimetri dalla goccia di sangue di Sinead.