Fading of the day

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Approfittai del summit di Sinead con le sorelle per recarmi da McIntyre, prima che questi ripartisse per Edimburgo.-Saint-Clair vedo con piacere che ha fatto la scelta miglioreDavanti a me si parò uno scintillante commissario, gioviale e luminoso come se fosse stato appena immortalato su una rivista patinata. Si vedeva che la risoluzione del caso gli aveva tolto un grosso peso dallo stomaco.-Lei non ci crederà, ma pare che si siano interessti a questo manoscritto circa una decina di musei in tutto il mondo, tra i più prestigiosi. Faranno a gara per cercare di accaparrarselo, anche se sono convinto che debba rimanere qui. E' patrimonio del popolo scozzese...Recitò l'ultima fase con un'enfasi ed un orgoglio che solo un highlander poteva sprigionare. Sorrisi rendendomi conto che aveva ragione a trecentosessanta gradi.-Commissario, sono molto legato a questo documento per mille ragioni e separmene non è stato facile. Ma mi sono convinto che non avrebbe senso tenere una simile ricchezza tutta per meMcIntyre mi guardò divertito.-Si è convinto o l'hanno convinto?Sorrisi di nuovo, ammettendo che la mia bella ci aveva messo lo zampino.-La signorina Sinead è davvero una persona incredibile, sotto ogni aspetto ed ha un senso civico ed una generosità fuori dal comune.Dopo essermi accomiatato per l'ultima volta da McIntyre lasciai il dipartimento avvolto da una sensazione strana, che mi avvolgeva come una coperta calda e fastidiosa allo stesso tempo. Mi sentivo leggero per aver fatto quella scelta ,ma, al contempo, sapevo che uscendo da Scotland Yard, anche l'ultimo e più piccolo granello di Elisa sarebbe scivolato via dalle mani.Imboccai la via principale del centro ed avvetii una sottile brezza che faceva compagnia ad un inatteso sole caldo. Chiusi gli occhi e, per un momento, ebbi la sensazione di trovarmi su una spiaggia in primavera. Istantaneamente ripensai a Barceloneta, ad Elisa, e ad una porta che si chiudeva per sempre dietro di me, lasciandomi un album di foto che avrei custodito gelosamente nei cassetti della memoria. Mi scappò una lacrima e fu come una liberazione.Poi sentii un tocco dietro la spalla: mi voltai e la vidi, raggiante, con le labbra vestite da un sorriso smagliante. I capelli rubino sciolti su un soprabito lungo, gli occhi verdi, grandi e vivi come i prati dele colline scozzesi.-Vieni che ti offro da bere. Dobbiamo festeggiare.Qualcosa si chiudeva alle mie spalle e qualcos'altro si apriva davanti ad i miei occhi. Abbracciai Sinead e la baciai sulla fronte.-Visto che offri tu, solo champagne...