Fading of the day

Midnight Cinderella


Stravaccato su una poltroncina di finta pelle navigava con il pollice destro il suo smartphone, mentre, tutt'intorno un babelico andirivieni di gente, cavi, pezzi di batteria, casse (vuote) di birra ed altoparlanti. Prima di congedarsi dal piccolo e fumoso locale, decise che la sua ossessione per l'essere sempre connesso "ovunque e comunque" avrebbe completato il proprio mantra soltanto scaricando la beneamata posta. Poi nulla più: macchina, albergo e sonno profondo. Questo era il patto con la propria coscienza da sporco nerd capitolino.La "posta" come la chiamava lui con eccesso di scupoloso arcaismo, altro non era che la famigerata e (talvolta) temuta email, squallido mezzuccio spesso abusato nel ventunesimo secolo per eludere i limiti settimanali di SMS (alzi la mano chi non ha mai provato a dirlo senza vocali....) ed evitare di essere tagliati fuori dall'effimero mondo delle comunicazioni impersonali  Il week end era da sempre foriero di una decina di messaggi, perlopiù inutili, infarciti di pubblicità, newsletter ed improponibili aste online che, nelle intenzioni di quei mattacchioni dei mittenti (o in alternativa di quei simpaticoni dei programmi di invio automatico), avevano come unico scopo allietare il grigiore delle prime ore dei malvagi lunedì mattina.Lui, però, questa volta, era in anticipo sui tempi come un bravo generaluncolo di brigata. Scorse i destinatari dei messaggi indesiderati depennandoli senza pietà. Ma il suo occhio ormai stanco e cadente, visse l'ultimo quotidiano barlume di lucidità e si soffermò su un indirizzo in particolare, che, chissà come, era stato risparmiato dalla feroce tagliola dell'antispam.Aggrottò la fronte, strinse gli occhi a due fessure in un moto di pallido stupore e lesse:"Fosse stato quotato dai bookmakers un incontro del genere, ora sarei miliardaria. Bel fotografo, hai cinque minuti per chiacchierare. Sono qui fuori, sbrigati che a mezzanotte vado via come Cenerentola. Emma (e tu sai chi....)".Luca  visse un minuto di pneumatico vuoto mentale, in cui il suo cervello girava a vuoto con l'apparente inutilità con cui ruotano le pale di un mulino in un giorno scarsamente ventoso.-Emma? Ma Emma chi?Poi l'illuminazione tanto rapida e folgorante da apparirgli quasi avente natura divina; geniale rottura della mediocre perpetuazione degli ultimi 60 secondi dei suoi pensieri.-Azzo, ma quella Emma!! Non è possibile...Di corsa vide l'orologio: mezzanottemenodieci. Si fiondò nel cortiletto del locale quasi tutt'uno con la puzzolente poltroncina.Era il suo giorno fortunato: Cenerentola non aveva ancora perso la scarpetta....