Fading of the day

In A Reverie - "Stargazer"

Caro Diario,

stasera altre parole non servono.

Vorrei essere schiavo del silenzio. Ma non lo sono.
E, così, non posso far altro che tuffarmi in lei.

"Mi sono chiesto tante volte se abbia senso alimentare questo spazio che trascende la realtà, questo spazio che privilegia le pagine bianche, le sole in grado di riempire l'assenza tra noi.

Ma non riuscendo a risolvere l'enigma, mi appendo a te per lasciarmi cadere nel sonno.

E sogno, rincorrendoti nella geometria immaginaria di questo spazio.

E vorrei...

Vorrei prendere la tua mano per farmi guidare con la penna mentre traccio scie di inchiostro.
La mia e la tua intrecciate, che scorrono sospese nell'aria come ragno orfano di dieci zampe, pendente dall'ultimo filo della sua tela.

Vorrei poter scivolare dietro i tuoi occhi e godere di tutto l'azzurro con cui guardi il mondo e toccare, sfiorare le fossette ai lati delle labbra che ti incorniciano la bocca quando tenti di reprimere un sorriso.

Vorrei sapere cosa si nasconde in te, quando alzi gli occhi, fiera della grazia di mille anni e mille soli ed inspiri oceani di loti, mentre passeggi setosa a piedi scalzi nei giardini di un palazzo d'oriente.

Vorrei cingerti la vita con le braccia, posare la mia guancia sulla tua e poi coprirti gli occhi, per escluderli dalle rovine del mondo e donarti solo la gentilezza dei venti di mare e l'eleganza dei coralli rossi.

Vorrei sapere perchè nessuno mai ha scritto quello che io ho scritto per te.
Perchè nessuno mai ha provato quello che io provo per te.

E allora abbasso gli occhi sulle pagine - quelle pagine ormai non più bianche - e, perso nello sciame di righe, leggo un codice segreto, un'antica formula di grimorio che compone il tuo nome e sospende quattro petali luminosi al centro della pergamena.

Così, realizzo che è inutile affannarsi con le domande.
E' sufficiente sentirmi fortunato di aver trovato, da qualche parte, l'armonia del tuo spartito.

Infine, mi illudo di essere l'unico, il solo su questa terra, a far tesoro degli attimi di te, nel tentativo di cogliere la precisione azzurrastra che divide i nostri mondi opposti, in cui i fiori dell'uno diventano le pene dell'altro.

Vorrei che i nostri pianeti fossero più vicini, ma la realtà è che sono persi nelle acque celesti, distanti ed illuminati dallo stesso pallido sole che non vuole saperne di attrarli un po' più a sè.

E allora vorrei attraversarla, questa magnifica oasi adagiata nella vastità del buio, galleggiando sui laghi di idrogeno e facendomi largo tra le costellazioni spettatrici dell'universo.

Perchè raggiungerti vorrebbe dire scoprire l'origine dei sogni.

E solo i sognatori sono in grado di attraversare gli antichi reami del cosmo."