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Venezia, i misteri della Laguna


Ciao a tutti!! Oggi volevo parlarvi un po' di Venezia, ma non la classica Venezia con i suoi splendidi paesaggi e le sue mille calle, vi parlerò del lato oscuro di Venezia, quello che i suoi abitanti temono e che in pochi conoscono.Il primo luogo di cui vi dirò si chiama Ca' Dario.Progettata da Giovanni Dario nel 1487, questa casa di Venezia ha l'oscura fama di essere la Casa che uccide. Tutti i proprietari di questa casa hanno avuto una morte violenta, o per incidente o per suicidio dello stesso, nulla invece accade ai semplici ospiti che hanno dormito nella casa. I Primi proprietari della casa erano la figlia illegittima di Giovani Dario e il marito, entrambi finiti in miseria e successivamente morti. Arbit Abdoll, ricco commerciante di diamanti perse tutte le sue ricchezze poco dopo esserne divenuto proprietario e ancora Charles Briggs, un americano che fuggì dall'Italia per un presunto scandalo morì suicida, tra i possessori della casa anche il manager degli Who, Raul Gardini e Fabrizio Ferrari, tutti morti tragicamente. Anche Mario del Monaco era interessato a Cà Dario ma fu proprio un incidente stradale durante un viaggio per le trattative dell'acquisto, che gli fecero pensare che fosse stato meglio rinunciare all'acquisto.Ed infine nel 1993 in piena Tangentopoli è la volta del suicidio di Raul Gardini, si tolse la vita con un colpo di pistola.Il secondo luogo di cui vi voglio raccontare é il Casino degli spiriti. A lato delle Fondamente Nove, nella zona vicino alla Madonna dell’Orto, si trova Palazzo Contarini dal Zaffo; del complesso fa parte il Casino degli spiriti, chiamato così perché da secoli ritenuto un luogo di ritrovo di spiriti irrequieti.Sembra che di notte si vedano luci ondeggianti di candele, e si sentano suoni che si spandono nella laguna con un forte eco.L’edificio fu costruito nel Cinquecento da una nobile famiglia che ospitava convegni ed incontri letterari.Sono diverse le storie che spiegherebbero questa sinistra nomea.Secondo alcuni si ritiene che nei saloni del palazzo si tenessero delle cerimonie magiche, e che gli adepti di qualche setta facessero sedute spiritiche ed invocassero demoni.Un’altra versione racconta che l’edificio era abitato da uno strano personaggio che vedeva i fantasmi.Ma lo spirito più famoso è quello di Luzzo pittore del “500, che in quelle stanza si incontrava con Giorgione, Tiziano, Sansovino. Luzzo è morto suicida per un amore non corrisposto da una delle amanti del Giorgione, Cecilia. Gli ultimi proprietari abbandonarono la casa perché disturbati dagli spettri, attualmente il palazzo è adibito a casa di riposo.L'ultimo luogo di cui vi dirò la storia é l'isola di Poveglia.Negli anni in cui a Venezia si diffuse la terribile epidemia di Peste Nera, la città si trasformò ben presto in una fabbrica di cadaveri.I cittadini, nel tentativo di sistemare la cosa, decisero di utilizzare Poveglia come una sorta di lazzaretto, trasportando sull’isola non solo i cadaveri, ma anche i moribondi e, quando la paura della malattia degenerò in isteria collettiva, perfino le persone che mostravano solo i primi sintomi: venivano strappate a forza dalla loro casa e condotte a Poveglia, da dove non avrebbero fatto più ritorno.Sul suolo dell’isola è dunque possibile trovare ancora resti umani, e ciò fa in modo che i pescatori evitino l’area.Nel 1922 l’isola venne destinata a sede per un ospedale psichiatrico: un edificio imponente con una bellissima torre campanaria.Ben presto, però, i pazienti cominciarono ad affermare di aver visto i fantasmi degli appestati e udito mormorii provenire dalle pareti; ovviamente, trattandosi dei resoconti di malati di mente, non vennero minimamente presi in considerazione.Il direttore dell’ospedale era un medico ambizioso, deciso a scoprire le cause della follia.Per far ciò si avvaleva di trattamenti a dir poco rozzi che più che a metodi scientifici assomigliavano a delle vere e proprie torture.Per diversi anni, quindi, egli perseguì nelle sue scellerate ricerche, del tutto incurante delle sofferenze che infliggeva ai suoi pazienti.Questo finché anch’egli non iniziò a vedere gli spiriti degli appestati che, si dice, un giorno lo condussero sopra la torre campanaria, spingendolo a gettarsi nel vuoto; secondo la testimonianza di un’infermiera non morì subito ma, ancora agonizzante, venne avvolto da una nebbiolina che gli s’insinuò nelle narici, soffocandolo.Dopo quest’ultimo orrore, l’ospedale fu chiuso, e l’isola rimase disabitata, per quanto sembra che oggi si stia tentando di adibirla a nuovo uso.Benché chiusa ai turisti, qualche anno fa una famiglia era riuscita ad ottenere il permesso di visitarla per valutarla come eventuale sede di una casa per le vacanze, ma prima che facesse notte, l’abbandonò di colpo senza dare spiegazioni. L’unica cosa che si sa è che sul volto della figlia c’era una lacerazione che aveva richiesto ben quattordici punti di sutura.I restanti pochi coraggiosi che sono riusciti ad eludere la piccola pattuglia di polizia posta a guardia dell’isola hanno asserito di aver udito gemiti ed urla insopportabili, sconvolgendoli al punto da dissuaderli dal tornare ancora.Infine, una persona si arrischiò anche a spingersi fin dentro l’ospedale deserto, e rimase sconvolta sentendosi dire da una voce invisibile: “Vada subito via e non torni mai più”.Bene così adesso conoscerete la bellissima Venezia anche sotto un altro aspetto, nonostante ciò per me Venezia rimane una delle più belle città d'Italia.Per ora direi che é tutto, spero che continuiate a seguirmi. A presto!!