Haunting
Fantasmi o non fantasmi?? Questo é il dilemma di tanta gente... per me esistono e parlerò delle carattereistiche, delle paure della gente, insomma un po' di tutto quanto :)
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« Aloisa | Fantasmi autostoppisti » |
Post n°21 pubblicato il 25 Marzo 2011 da Al5ix
Difficile immaginare che proprio nel cuore, solitamente rilassato e tranquillo, di una città “a misura d’uomo” come quella di Crema, ci si possa imbattere in un luogo dall’aspetto tanto solenne e signorile, ma così poco rassicurante, come il settecentesco Palazzo Terni-Bondenti, che è situato nella centralissima Via Dante, proprio di fronte all’ex convento di Sant’Agostino.
Secondo la tradizione locale, infatti, sembra che, durante la sua edificazione, un giovane rampollo della nobile famiglia Terni-Bondenti, avventuratosi imprudentemente nell’ala in costruzione, abbia messo un piede in fallo e sia precipitato al suolo morendo sul colpo. Ciò convinse il padre Niccolò Bondenti, pazzo per il dolore, ad interrompere per sempre i lavori in corso, lasciando così palesemente incompiuta un’intera ala del palazzo. E ciò spiegherebbe il perchè, in effetti, una parte dell’edificio sia incompleta e da sempre visibilmente in rovina. Ma forse le cose non sono andate esattamente così e la spiegazione per quei muri corrosi dalle intemperie e per quei finestroni vuoti, che si schiudono ai capricci del tempo, è molto più semplice e, in un certo qual modo, “prosaica”: può darsi infatti che l’architetto piacentino Giuseppe Cozzi, in accordo col committente, volesse edificare qualcosa di particolarmente originale e a suo modo “bizzarro” e avesse volutamente messo in atto questa trovata, ispirandosi del resto a ciò che aveva fatto il Bernini per Palazzo Barberini in Roma. Logico, quindi, che attorno a questo luogo siano nate leggende e dicerie che col passare del tempo si sono andate consolidando e trasformando in vera e propria credenza popolare, fino a spingersi ad ardite supposizioni, come quella sulla natura alchemica di alcune bizzarre soluzioni architettoniche. Sta di fatto che, comunque, alberga tra quelle mura qualcosa di strano e di soprannaturale e in tal senso ci sono numerose testimonianze. Oltre a tutto il classico repertorio spiritico, c’è da segnalare, infatti, l’apparizione spaventosa e ricorrente dello spettro di un uomo senza testa che cammina sugli spalti dell’ala incompiuta e si affaccia dalle occhiaie dei finestroni vuoti, terrorizzando i rari passanti notturni. |
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