Cuore Bianconero

Disastro Arbitri. Tutto come prima.


Colpa solo del designatore Pierluigi Collina se Saccani ha penalizzato la Fiorentina, se Tagliavento non ha capito nul­la dei rigori in Bologna-Milan, se Romeo ha assegnato due penalty discutibili alla Lazio, se Morganti non ha visto il fuorigioco di Mexes sul primo gol della Roma a Napoli, se Banti ha annullato una rete buona a Milito in Genoa-Ca­tania, ammonendo tra l’altro due siciliani che in questo mo­do salteranno l’Inter? Troppo semplice, baby. Collina ha le sue responsabilità, e ci man­cherebbe, ma accollare il peso di un flop unicamente su di lui è come nascondere la polvere sotto il tappeto. Colpa del pa­lazzo e dei palazzinari? Uh, va molto di moda sostenerlo. Col­pa del mondo cinico e baro do­ve esistono due categorie di persone, i vessatori e i vessati? Forse non è questione di di­sparità tra grandi o piccole, di scandali nordisti, di tenerezze romane, di sudditanze sudiste, forse è questione di medio­crità. Quella della classe arbi­trale italiana, uscita malridot­ta da Calciopoli, che sbaglia nella stessa misura in cui sba­gliava la precedente. Il punto è che una volta il ”cupolaro” era Moggi e ora si va a caccia del suo degno “erede” in ma­niera da ripulirsi la coscienza. Sorge un dubbio: visto l’an­dazzo, o non c’era prima o c’è anche adesso, il “cupolaro”. e nn è Moggi.Son tornati i Piangina (fottono e piangono pure)
«Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perché non c’era nessuno. Il terzo all’ultimo minuto. Siete una squadra di ...»
e se lo dice lui...