Angel

Il Risveglio


Non mi riferisco a niente di mistico o trascendentale ma proprio al risveglio mattutino; essere qui a casa è decisamente diverso e si sente, anche in questo. La vita da sola probabilmente mi ha viziata, sarà.., ma ormai sono abituata a scegliere la sera un bel cd che il mio stereo provvederà a far partire all'ora esatta svegliandomi spesse volte dolcemente, altre più energicamente; e sempre almeno un quarto d'ora prima dell'orario effettivo in cui dovrei alzarmi perchè , parliamoci chiaro, io senza almeno i miei 5 minuti a poltrire nel letto prima di alzarmi non ci so stare. spesso e volentieri capita pure che mi riaddormento ma ho anche la sveglia sul cellulare, così evito danni^.^ Seguono poi tutti i miei riti mattutini (p.e. il passaggio due volte dal bagno) cmq tornando a noi: il trauma del risveglio, si perchè di trauma si tratta. ebbene ricordo purtroppo ancora quando da piccola venivo catapultata giù dal letto e senza neanche aprire gli occhi mi venivano infilate quelle dannatissime calze pesanti che - essendo bimba cicciottella da sempre..ma da piccola, invece di gattonare, rotolavo - mi tiravano da tutte le parti, mi stavano strette, prudevano in modo straziante, il cavallo che stava a metà coscia e la vita che saliva quasi alle ascelle...e in queste calze che seppur strettissime opprimenti mamma infilava di tutto: canottiera, camicia e maglione da sblusare sulla gonnellina(una perfidissima gonna che solitamente era in lana pungentissima-regalo della nonna paterna accompagniata ogni anno da un altrettanto-se-non-di-più perfido maglione a collo alto-, talmente pungente che pungeva pure con tutte le calze che gia' di loro erano spesse 1cm) Dopo suddetto trauma infantile dalla prima media non misi mai più una gonna fino al quarto liceo, e nemmeno maglioni a collo alto aderenti a costine che, ripeto, per una cicciodotata bimba/ragazzina tutto servivano tranne che a "sfinarmi"(cit. della genitrice che suole ancora ripetere puntualmente quando vedo che qualcosa mi ingrassa ancor di più) Ora, arriviamo al risveglio di oggi che mi ha portato a tutte queste riflessioni metafisiche(o metafasiche che dir si voglia): annuncio a gran voce dopo che mi sono stati spiegati i miei doveri/obblighi matuttini, che dati gli impegni mi sarei svegliata alle 8.00, cioè un'ora e mezza prima dell'orario di uscita effettivo, giusto per lasciarmi lo sfizio(o la necessità?) di poltrire nel letto un pò. E alle 8.00 suona la mia sveglia (purtroppo non lo stereo che sta a roma..sigh). 8.01 sento mamma che urla a papà nell'altra stanza:"sveglio serena che sono già le 8!" indi apre lentamente la porta come per non voler far rumore e mi sussurra: "tesoro, sono le 8.10 svegliati che devi accompagnare papà alla stazione" "si mà, mò mi alzo, cià" confronto l'orologio e sono appunto le 8.01 questa inspiegabile dislessia mattutina che hanno i genitori la mattina quando ti vengono a svegliare..mah mi stupisce ogni volta..anche se mo sono 20anni che è così indi ciò percui la mamma esce,lasciandomi la porta semiaperta (il che mi irrita da morire perchè io la notte mi spoglio e quando mi alzo devo raccogliere per la stanza i pezzi di pigiama) e va a lavoro dicendo al papà che mi ha svegliata. 8.03 arriva papà a svegliarmi pure lui. La tecnica di avvicinamento alla mia stanza è decisamente diversa, meno subdola: papà tenta di fare piano e tenado fa più casino di quanto non farebbe normalmente svegliando inevitabilmente anche mio fratello nella stanza difronte..è come se avesse quindi l'avviso di chiamata=sai 5minuti prima che si sta avvicinando. il genitore spalanca quindi la porta così violentemente che lo spostamento d'aria ti schiaffeggia il viso tanta la potenza, quindi guarda l'orologio e ti dice:"tesoro sono le 8e15, svegliati che dobbiamo uscire" (in realtà sono ancora le 8e04) " si papà ho capito, chi altro ancora deve venirmi a sveglià stamattina? il papa? chiudi quella porta che mi alzo!" mi rigiro nel letto, sospiro, chiudo gli occhi, smorfia di dolore perchè mi sono appena resa conto che la mia chiena duole, chissà in che cazzo di posizione ho dormito stanotte,un minuto, un minuto solo, mo mi alzo, allungo il braccio e afferro il cellulare:8.07, sento papà che si riavvicina, raccolgo la maglia del pigiama, freddissima, e me la infilo catapultandomi in bagno, il genitore vede il letto vuoto e torna al pc. mannaggia a sti fusi orari parentali! bene sono le 8.15(ora si!) prendo una tazzulilla di caffè "papà a che ora dobbiamo uscire?""alle 9meno10, ce la fai a prepararti in tempo?" dico..ma mi pigliate per il culo? che vi risulta che io ci metta più di 10minuti(ma volendo proprio esagerare)a prepararmi? cioè..non è che devo passare dall'estetista come fa la maggior parte delle donnicciuole o farmi la barba come i maschietti! lavatadifaccia- lavatadidenti- rilavatadifaccia- cremainvisoaltrimentidesquamo- pulitaagliocchiali- deodorante- spazzolataaicapelli- fine e mica ci vuole la laurea,o l'aiuto divino! poi vabbè se capita che mi gira di darmi una truccata(e io per truccata intendo una passata uniforme di cipria e la matita agli occhi.basta.)invece di <10min (volendo esagerare)> ci metto <10min (giusti giusti)>.. ..mica sono Ilaria che si alza alle 6e mezza la mattina e fino alle 7.30 sta chiusa nel cesso, ormai arredato tipo salottino viste le lunghe pernamenze; la quale deve pulirsi la pelle con l'apposito prodotto, stare attenta a non passare sul contorno occhi che quello ha un prodotto più specifico,asciugarsi minuziosamente ogni cm di pelle con un batuffolo di cotone e fare la conta dei punti neri(che poi che cazzo so?), passare il fondotinta come se stesse dipingendo la cappella sistina, passare la cipria allo stesso modo, idem dicasi per il correttore per le occhiaie(voglio vedere a 40anni poi che fa..), passare nell'ordine:burrocacao,cipria,matita,rossetto sulle labbra che dice che facendo così il rossetto dura tutta la giornata; seguono:bis di correttore, matita, eye liner, ombretti di 1colore diverso per mmquadrato di palpebra per dare così la sfumatura,matita più chiara per l'interno-occhio,mascara; finito ciò inizia a mettere in ordine i capelli, e questo significa: umidifica con lo spruzzino se li ha già lavati il giorno prima, phona, arriccia, metti la spuma, ridacci un colpo di phon(io glielo darei in testa), nel frattempo si è scaldata la piastra, stira le punte e ingellale per farle star dritte; conclude con: mettere gli orecchini e gli anellini(ha delle mani microscopiche sta ragazza), analizzare il lavoro compiuto e correggere eventuali errori, deodorante, profumo...poi seguono altri 40minuti per scegliere cosa indossare parlando al telefono col fidanzato"amò che mi metto oggi? dai su, cosa vorresti che indossassi?" ma io no, io prendo il jeans, i calzini, le truzzissime shox, una maglietta a mezze maniche e sopra la felpa e sono pronta. ritornando di nuovo al racconto di oggi: sono stata 20minuti a far nulla, quando papà decide di uscire prendo le chiavi della macchina e ci avviamo alla stazione, arriviamo davanti la stazione e al genitore viene l'atroce sospetto che il biglietto del treno sia rimasto a casa, salta giù al semaforo e fa a vedere il valigia..il biglietto manca. corsa furiosa a casa (non se ne è accorto ma sono passata col rosso o col cazzo che arrivavamo in tempo) a 80 in pieno centro abitato davanti la caserma dei carabinieri...e ricorsa furiosa alla stazione arrivo trafelata a casa :D sto ascoltando: na cippa