Letteratura Poesia

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Riprendere a scrivere mi costa uno sforzo enorme. A volte mi chiedo chi fossi prima che certi avvenimenti stravolgessero la mia vita. Me lo sto chiedendo continuamente. E' possibile che io sia stata una donna diversa? Si, lo ero! E' possibile che avessi canalizzato tutte le mie energie fisiche e mentali soltanto in una certa direzione? Si. Questo è il punto cruciale di questo percorso di vita che sto faticosamente percorrendo. Io non mi riconosco più! Non ho più i punti di riferimento che ho avuto per anni. Non ho più le mie certezze e questa strada dove mi trovo adesso è difficile e a volte insopportabile. Ma non si può fuggire dalla propria vita. Mi guardo allo specchio ed in poco tempo mi accorgo che anche fisicamente sono diversa. La tristezza oscura il mio sguardo. Una mano di vernice nera ha tinto la mia vita. Non conosco più la scrittura: anch'essa mi è diventata ostile. I miei pensieri mi portano sempre, in maniera ossessiva ad analizzare gli ultimi fatti della mia vita. Come uscirne fuori? Come riprendere a vedere i colori della vita? Come riprendere a credere? Come cominciare a camminare in modo spedito e non farsi trascinare dalla tristezza? La lettura mi fa buona compagnia, ma quando finisco le mie pagine tutto mi risulta ancora più insopportabile.Il dolore va vissuto, non c'è alternativa, non si può scegliere e non si può spegnere l'interruttore. Per ora mi accontento di piccoli momenti in cui riesco ad ingannarmi pensando ad una vita che prima o poi ricomincerà a scorrere "normalmente".