Letteratura indiana

La vita matrimoniale della donna indù di alta casta nel diciannovesimo secolo, II parte


decorato e non c’è nulla che eccita di più della fantasia dei bambini.  Ma queste povere innocenti non sanno che cosa le aspetta dopo il matrimonio. Non sanno che dovranno dire addio alla loro casa, alla loro madre, al divertimento e alla libertà. Molto spesso le bambine desiderano sposarsi quando in casa non sono trattate bene dai propri parenti. Altrimenti non avrebbero nessun altro motivo per desiderare il matrimonio in quanto, quando avviene, hanno appena superato l’infanzia. Quando infatti il matrimonio viene solennizzato la bambina viene affidata a sua suocera che ne assume il pieno controllo fino a quando non è grande abbastanza per iniziare a vivere con il suo sposo. Dobbiamo ricordare che sia nel nord che nel sud dell’India il termine “matrimonio” indica una sorta di fidanzamento irrevocabile. C’è poi una seconda cerimonia che conferma il matrimonio sia dal punto di vista religioso che da quello sociale ed avviene quando la sposa raggiunge la pubertà. In alcuni casi, prevalentemente in Bengala, è concesso alla sposa di rimanere nella casa della sua famiglia fino a quando non raggiunge i tredici o i quattordici anni.   La famiglia patriarcale è una realtà in tutti i paesi orientali e specialmente in India e molto spesso quattro generazioni si trovano a vivere sotto lo stesso tetto. La casa è solitamente distinta in due parti, il cortile interno e quello esterno. Le finestre sono poche e per la maggior parte delle volte oscurate, anche se il quartiere degli uomini è molto più confortevole ed illuminato. Le donne e gli uomini non hanno nulla in comune, in quanto il quartiere riservato alle donne si trova nella parte più interna della casa dove regna sovrana l’oscurità. La giovane sposa di fatto viene portata nella casa non di suo marito ma di suo suocero come il meno importante dei suoi membri e occupa la posizione più umile all’interno della famiglia. Non le è permesso di ridere né di parlare davanti a suo suocero e agli altri membri maschi della famiglia di suo marito. Nell’India del nord, dove le donne indossano il velo, è costume che le giovani spose, o generalmente le donne, si coprano il volto o corrano in un’altra stanza, quando i parenti maschi del marito entrano in una stanza. Nel sud dell’India invece, dove le donne non indossano il velo, per rispetto verso gli anziani rimangono in piedi fino a quando quest’ultimi non lasciano la stanza.  Le suocere tengono occupate le nuore nei lavori domestici per dare loro un’ educazione in termini di economia domestica. Queste bambine di nove o dieci anni lavorano duramente per tutto il giorno nella speranza di ricevere una buona parola dalle loro suocere. È però tradizione che la piccola venga rimproverata per ogni minimo errore, ma se il lavoro è ben fatto viene accettato in silenzio, perché ogni forma di lode o di incoraggiamento potrebbe viziare la bambina ed indebolire la sua forza morale. Gli errori invece molto spesso vengono interpretati come offese intenzionali, e le fanciulle, quando vengono aspramente rimproverate dalle loro nuove famiglie, non possono far altro che piangere amaramente in silenzio. In queste ore disperate sentono la mancanza della loro madre. Non tutte le suocere agiscono però in questo modo, perché ce ne sono molte che invece si comportano con gentilezza e affetto verso le fanciulle e considerano le spose dei loro figli come figlie. Altre invece, essendo state a loro volta vittime di un trattamento ostile da parte delle loro famiglie, diventano piuttosto dure di cuore e a volte invitano anche il proprio figlio a rimproverare la sua sposa. Ho spesse volte visto giovani spose rimproverate, picchiate e umiliate di fronte al vicinato alla presenza dei loro stessi mariti, che non mostrano verso di loro nessun segno di amore. Infatti, la sposa non può interagire con lo sposo se non dopo la seconda cerimonia, di cui abbiamo parlato precedentemente e che di solito avviene dopo la pubertà. Anche allora poi i giovani non devono mostrare, quando si trovano in pubblico, nessun segno di attaccamento. In questo tipo si situazione gli sposi solitamente non sviluppano nessun tipo di affiatamento o di attaccamento nel corso della loro vita matrimoniale.Nonostante tutto però in India ci sono molte coppie che si amano e si stimano e, dove la relazione matrimoniale è illuminata dal reciproco amore, la sposa può solo lamentarsi dell’assenza di libertà di pensiero e di azione, ma dal momento che non ha mai conosciuto che cosa sia la libertà è contenta di rimanere nella sua situazione.  Solitamente gli uomini passano le loro serate con gli amici o in casa oppure fuori di casa. I bambini godono della compagnia dei genitori alternativamente passando dal quartiere degli uomini a quello delle donne. I bambini di una giovane coppia però non ricevono mai nessuna dimostrazione di affetto, quando si trovano alla presenza degli adulti, perché un senso di modestia impedisce ad un giovane padre di parlare liberamente ai suoi figli. Le donne solitamente mangiano dopo gli uomini e le spose, come regola, mangiano quello che il loro signore si è degnato di lasciare nel piatto.