Cari amici, care amiche e gentili ospiti buona sera.Questa sera voglio parlarvi di una serie di fumetti dedicata alle grandi battaglie della storia. Non cito la testata, però vi dico che ne vale la pena la lettura degli albi.Sono ben disegnati e raccontano storie a volte misconosciute mentre altre volte approfondiscono temi conosciuti ma arricchiscono di particolari che non erano mai stati attenzionati.Nell'albo di febbraio SQUADRIGLIA NORMANDIE-NIEMEN per esempio si racconta di un gruppo di piloti francesi che nonostante la resa continuano a combattere a fianco dei Russi sui loro YAK.E' uno sparuto gruppo che però da filo da torcere alla Luftwaffe (e anche alla Regia Aeronautica).Nella campagna di Russia non c'era posto per la pietà o per l'onore delle armi. Si combatteva per uccidere il nemico, altrimenti l'avrebbe fatto lui.E, cosa strana ma non tanto, si racconta anche degli italiani, che di solito nei fumetti di guerra non sono mai citati.Si descrive per esempio l'azione di un pilota su un MACCHI MC.200 (con banda gialla sulla fusoliera in quanto apparecchio di stanza in URSS.Insomma, un bell'albo da leggere e anche per capire meglio la campagna di Russia.Perchè i fumetti, come ormai appurato, non sono solo storie disegnate, ma vera e prpria letteratura e storia raccontata per immagini a matita.Ne vale la pena, ve lo confermo.Alla prossima.
Fumettistica
Cari amici, care amiche e gentili ospiti buona sera.Questa sera voglio parlarvi di una serie di fumetti dedicata alle grandi battaglie della storia. Non cito la testata, però vi dico che ne vale la pena la lettura degli albi.Sono ben disegnati e raccontano storie a volte misconosciute mentre altre volte approfondiscono temi conosciuti ma arricchiscono di particolari che non erano mai stati attenzionati.Nell'albo di febbraio SQUADRIGLIA NORMANDIE-NIEMEN per esempio si racconta di un gruppo di piloti francesi che nonostante la resa continuano a combattere a fianco dei Russi sui loro YAK.E' uno sparuto gruppo che però da filo da torcere alla Luftwaffe (e anche alla Regia Aeronautica).Nella campagna di Russia non c'era posto per la pietà o per l'onore delle armi. Si combatteva per uccidere il nemico, altrimenti l'avrebbe fatto lui.E, cosa strana ma non tanto, si racconta anche degli italiani, che di solito nei fumetti di guerra non sono mai citati.Si descrive per esempio l'azione di un pilota su un MACCHI MC.200 (con banda gialla sulla fusoliera in quanto apparecchio di stanza in URSS.Insomma, un bell'albo da leggere e anche per capire meglio la campagna di Russia.Perchè i fumetti, come ormai appurato, non sono solo storie disegnate, ma vera e prpria letteratura e storia raccontata per immagini a matita.Ne vale la pena, ve lo confermo.Alla prossima.