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Dopo Matapan


Storia : Dopo Matapan le portaerei italiane (che non entrarono in funzione). Negli anni venti e trenta l'aviazione italiane aveva acquisito numerosi primati aeronautici. La REGIA AERONAUTICA era stata seconda aviazione al mondo a costituirsi come forza armata autonoma (dopo la RAF inglese e prima dell'ARMEE' de l'air francese e della LUFTWAFFE tedesca). I nostri idrovolanti, le grandi trasvolate, i grandi voli oceanici, tanti premi. Sembrava irraggiungibile l'aeronautica italiana. Eppure sul finire degli anni trenta l'aeronautica italiana si presentò in guerra imnpreparata, con aerei già obsoleti e senza una adeguata aviazione da Marina. Incredibile, ma vero, l'Italia aveva rinunciato a costruire le portaerei d'attacco e quindi i necessari aerei imbarcati. Ovviamente, col senno di poi, siamo tutti bravi, però dobbiamo dire :ù a) L'Italia non era solo Mar Mediterraneo, ma allora aveva territori in Africa Orientale e un piccolo possedimenti in Cina. b) Nonostante il Mar Mediterraneo rappresenti un piccolo lago rispetto agli oceani er apur sempre un o specchio d'acqua molto grande per gli aerei dell'epoca che non avevano la necessaria autonomia, anche se dotata di aeroporti in Sicilia e Pantelleria. c) Lo svilupparsi della guerra in Atlantico, ovvero in vista di una invasione del Regno Unito, operazione SEE LOWE (Leone Marino), racchiudeva in sé il necessario uso di supporto aereo. Senza entrare nel merito, di chi e perchè non vollero le portaerei (*) mandare allo sbaraglio intere squadre navali, con la morte di migliaia di marinai e soldati, fu un errore colossale, pagato a caro prezzo. Non avremmo vinto la guerra né con due o 3 portaerei, questo è chiaro. Gli Alleati avevano mezzi di gran lunga maggiori e superiori ai nostri. Però, si sarebbero potute evitare disastri come Taranto, Matapan, e l'affondamento della corzzata ROMA nel 1943. Se ci fosse stata una portaerei a supporto della ROMA, la copertura aerea ne avrebbe impedito l'affondamento. E pensare che già sul finire degli anni venti si pensava all'uso della portaerei. Forse e dico forse, l'Italia non aveva intenzione di entrare in nessuna guerra conscia della scarsità di risorse. Poi, l'improvviso cambio di marcia fu dovuto alla "Blitz-Krieg" di Hitler, che infiammò la mente di Mussolini e gli fece credere che la guerra si sarebbe vinta in un paio di settimane.