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Storia : El Alamein,1942


Storia : Epilogo battaglia di El Alamein (2,3 novembre 1942) Si concludeva tra il 2 e il 3 novembre 1942 la celebre battaglia di El Alamein, in Nordafrica. Fu la svolta della seconda guerra mondiale. Da El Alamein in poi gli Alleati passarono di vittoria in vittoria. Non scriveremo della battaglia (lo abbiamo fatto altre volte e il web è ricco di descrizioni). Analizzeremo però le cause della sconfitta (brevemente). Fu decisiva la superiorità in armamenti, uomini e mezzi degli Alleati. Gli Alleati disponevano di tutto, le truppe dell'Asse mancarono di tutto. Per mangiare a volte si cuoceva l'uovo direttamente sulla carlinga del carro armato (che era bollente). Furono decisivi i carri armati. Rommel aveva i panzer III e IV (i famosi tigre e panther). L'Italia i piccoli carri M13 (che pesavano la mettà di quelli inglesi o americani) o i semoventi (gli unici davvero affidabili). Gli Alleati avevano I Matilda, I Crusader, I Churchill, e poi i grandi carri americani LEE, GRANT e SHERMAN. Non solo, gli Alleati potevano riparare i carri danneggiati, avevano ricambi a sufficienza e a portata di mano. Gli alleati avevano acqua, viveri e medicinali a volontà. Le fonti di approvvigionamento molto vicine (Alessandria d'Egitto e Il Cairo). L'asse doveva aspettare i rinforzi dall'Italia, che spesso venivano silurati nel Mediterraneo. Mancava il carburante alle truppe dell'Asse. Eppure l'Italia non sapeva o non gestiva bene l'enorme quantità di petrolio nel sottosuolo libico (oggi conteso). Rommel, vista la sproporzione di forze in Campo, pensò bene di ritirarsi, lasciando le truppe italiane appiedate nel deserto (mancavano pure gli autocarri). Con la sconfitta di El Alamein, la seconda guerra mondiale aveva emesso la sentenza di sconfitta per le forze dell'Asse. Pur tuttavia, Hitler contò sempre di vincere nel sogno della produzione delle "Armi segrete" (V1,V2 e studio della bomba atomica). L'Italia avrebbe perduto l'Africa settentrionale definitivamente a gennaio 1943. Quella orientale l'aveva persa nel 1941 con la resa dei reparti di Amedeo d'Aosta.