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l'impermanenza (del giubbotto e di altre cose)


Avete mai sentito parlare del principio dell'impermanenza delle cose? E' uno dei cardini dell'insegnamento di Siddharta, il Buddha.In sostanza lui dice: non ti devi attaccare a niente, nessuna persona o situazione, a nessun oggetto, perchè se quella situazione, persona od oggetto cambieranno o cesseranno di essere, tu soffrirai come un cane.Cristo se è vero. Io sono attaccatissimo a determinate persone, cose o situazioni.E quando mi accorgo che queste sono cambiate, la cosa non mi va proprio giù, tanto che spesso fantastico di poter tornare indietro nel tempo per godermele di nuovo.Prendiamo il mio fantastico giubbotto estivo da moto: l'acquisto risale al 2008, tre anni fa, ed oggi porta già qualche segno del tempo. Prima o poi bisognerà cambiarlo, è ovvio, e questa può essere una cosa da poco, ma riuscirò a trovarne uno altrettanto bello, che mi vesta così bene? Riuscirò a strapparlo con quel mega-sconto che mi fece il negoziante perchè era l'ultimo? Mah! Chi lo sa!E lo stesso pensiero, amplificato a mille per sensazioni, mi porta a pensare a tutti quegli anni che ho sacrificato, martoriato, e per giunta nemmeno per colpa mia! Chi me li ridà? Perchè già allora conoscevo il principio dell'impermanenza, anche se non avevo ancora letto di Siddharta, e mi giravano pesantemente per non potermi godere il mio tempo, le cose a cui avevo diritto e tutto il resto.Si, lo so, l'insegnamento dice "goditi il presente" e così dovrei fare, non perdere il tempo a pensare a momenti passati che non torneranno.Però poi guardo il giubbotto e dico: "Cazzo, almeno speriamo di trovarne uno uguale quando sarà il tempo."