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Rilfessioni su una vita mediamente vissuta

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home sweet home

Post n°51 pubblicato il 02 Aprile 2013 da hmbebop

Credo che una delle sensazioni più brutte al mondo sia quella di non avere una casa.

Intendo dire un posto "tuo" dove potersi rilassare, stare al sicuro, tranquilli, in silenzio se vuoi, lontano dal frastuono della vita e del suo vorticoso procedere, dove non fa nè troppo caldo nè troppo freddo, dove puoi prendere sonno con la consapevolezza di poterti abbandonare al riposo. Per me casa significa questo.

Questa orribile sensazione di non avere una "casa" l'ho provata circa 13 anni fa, per diversi mesi, ed ironia della sorte, dopo aver dedicato quasi tutto il mio tempo libero a quella che doveva essere la mia nuova "casa", non lesinando sulle spese per acquistare tutto ciò che avrebbe contribuito a creare quella magica atmosfera che ho descritto sopra, ecco che il destino mi ha riservato, ancora una volta, un'amara sorpresa.

Certamente la stanza che più di ogni altra ti deve far sentire a tuo agio, tranquillo, indisturbato, è la camera da letto.

Là si passa circa un terzo della propria vita, dormendo. Un'attività fondamentale per scaricare le tensioni e recuperare le energie, un posto dove il rilassamento è obbligatorio (sennò come ti addormenti?) e dove il silenzio e la sensazione di tranquillità devono essere massimi.

Si può accettare di passare qualche tempo (le  vacanze, ad es.) in un posto che non sia proprio così, che magari lasci un pochino a desiderare per rumori, temperature, ecc., ma a casa tua DEVI sentirti a posto perchè sai bene che la situazione non è temporanea, ma definitiva (a patto di non cambiare casa, ovviamente) e nel tuo profondo la mancanza di questa tranquillità è un attentato gravissimo al tuo riposo, al tuo recupero energetico, al tuo equilibrio psicofisico ed a tutta la tua vita, che ne è, ovviamente, condizionata in modo determinante.

E allora che succede se vai a dormire con l'affanno, con il pensiero che domattina qualcuno ti sveglierà di soprassalto con i suoi cazzo di rumori molesti alle 5-6 del mattino e che nonostante tutti i tuoi tentativi di porre rimedio a questo fottuto problema sono risultati vani? Che succede dopo tre mesi di questo trattamento logorante, di questa tortura quotidiana che non dà tregua? Succede che si rischia di perdere la brocca e, se puoi, meglio fuggire, perchè se rimani rischi di cambiare te stesso in modo irreversibile e, magari, di fare una brutta fine.

Dedico questo mio post a tutti coloro che a casa propria non possono sentirsi "a casa" per colpa di qualche idiota, e che questi possa bruciare all'inferno, lentamente e dolorosamente.

 
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Commenti al Post:
alice.a1993
alice.a1993 il 02/04/13 alle 16:49 via WEB
quanta rabbia!!!! dai vedrai troverai soluzione!
(Rispondi)
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