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Dimenticare: No grazie.


Ti rovinano, tua madre e tuo padre. Magari non intenzionalmente, ma lo fanno.Si, lo so che state pensando che sono troppo "estremista" ma, pensateci bene.. Sono le prime persone che condizioneranno, con il loro modo di fare,il nostro interagire con il mondo. Sono loro, infatti, che ci indicano la prima via dell'amore, dell'accettazione e l'integrazione.Stanno accapo di quella piramide immaginaria  di umani -parenti e non-  che si aspetteranno sempre qualcosa da te.. Ma soprattuto, sono le prime persone che ti feriranno.Dicono che dovremmo sforzarci di perdonare e dimenticare. Dolore, rabbia, tradimento... queste cose sono difficili da perdonare, figuriamoci da dimenticare.No, io non dimentico ciò che ho vissuto. E non perdono: GIUSTIFICO che è diverso. Ho dovuto raggiungere la soglia dei miei quasi 30anni e la lettura di una decina di manuali e testi psicologici per giustificare l'indifferenza di mio padre e l'aggressività di mia madre nei miei riguardi.Da quando ero bambina ho dovuto "accontentarmi" di surrogati di gesti di affetto. Sono cresciuta invidiando alle mie amiche la loro madre: il modo in cui le facevano sentire "protette", gli abbracci, i baci.  Ancora oggi non è cambiato nulla.Alcuni pensano che basti avere un pasto, e tutto quello che di materiale desideri, per essere "bravi genitori", ma non è così. La verità è che se non fai sentire a tuo figlio che ci sei,che è importante per te, metti al mondo solo "un'unità pedonale" che non saprà dove andare.. Non avrá un posto sicuro in cui poter tornare con le sue perplessità.Non avrà  radici. Tutto sarà più difficile.Sto sistemando tanti pezzetti di me... ma piango ancora al ricordo di tanti attimi che sono rimasti indelebili alla mia mente..Per adesso ho imparato ad accettare che valgo l'amore di qualcuno anche se mia madre continua ad affermare il contrario.Ho smesso di elemosinare amore e approvazioni.