Hogwarts

Come finire una serie di libri che ti ha dato tanto


6 FEBBRAIOCharles Dickens l’ha scritto meglio di quanto potrei mai fare io:“Interesserebbe forse poco al lettore sapere con quale tristezza si posa la penna al termine di un lavoro creativo durato due anni; oppure che un Autore, nel momento in cui una folla di creature nate dal suo cervello si allontana per sempre da lui, prova la sensazione di abbandonare in un mondo quasi ignoto una parte di sé.”Al che posso solo sospirare: Prova a farlo per diciassette anni, Charles...Ho sempre saputo che la storia di Harry si sarebbe conclusa con il settimo libro, ma l’addio è stato difficile proprio come prevedevo. Anche nel mio cordoglio, però, provo un’incredibile sensazione di conquista. Stento a credere di aver finalmente scritto la conclusione che progettavo da così tanti anni. In vita mia non avevo mai provato un tale miscuglio di fortissime emozioni, non avevo mai immaginato di potermi sentire contemporaneamente euforica e con-il-cuore-infranto.Alcuni di voi hanno espresso (in modo molto più smorzato!) un insieme di felicità e tristezza davanti alla prospettiva della pubblicazione dell’ultimo libro, e questo ha significato per me più di quanto possa dire. Se può consolarvi, credo che ci saranno molte cose su cui continuare a discutere e congetturare anche dopo l’uscita di “Deathly Hallows”. Quindi, se non siete pronti ad abbandonare i forum, non disperate...Mi fa quasi paura ammetterlo, ma c’è una cosa che mi ha impedito di annegare in una pozza di infelicità: amo ogni precedente libro di Harry Potter per precisi motivi, ma “Deathly Hallows” è il mio preferito. E questo è il modo più meraviglioso per concludere la serie.Dal Diario di www.JKRowling.com