Quando vivevo a Perugia, in quella casa vecchia ma inestimabile, con le mie amiche facevamo spesso un gioco...prendevamo un libro di poesie di Neruda e iniziavamo a leggerle....più che una lettura era una sorta di recitazione..fatta con una partecipazione così intensa che finivamo sempre con la voce spezzata dall'emozione...e oggi come allora LEGGO:
"...Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati..." P.NERUDA
....ecco un bel promemoria che voglio stampare e appendere alla parete!!!!