Creato da dottorpinetti il 05/06/2008

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Boston - Los Angeles: 1 - 0

Post n°2 pubblicato il 06 Giugno 2008 da dottorpinetti

Gara 1 al Fleet Center, trend rispettato per questi playoff: la squadra di casa (quasi sempre) vince. E Boston, in casa, quest'anno ha vinto spesso.
I Lakers si sono sbattuti, hanno corso, hanno cercato di alzare il ritmo. Niente da fare. Boston ha vinto col cuore e coi rimbalzi. Anche se i giallo-viola hanno tirato di più dal campo, i Celtics sono stati più precisi, specialmente da tre, e hanno contenuto in difesa il miglior attacco della Lega e il suo primo violino, Kobe Bryant. 9 su 26 dal campo, 0 su 3 dall'arco, e 4 perse. Ci sono anche 24 punti e 6 assist, ma la vittoria è quella che conta, e i bianco-verdi l'hanno strappata coi denti. Un'intensità di gioco veramente esasperante, come si confà ad una vera Finale che si rispetti. La vecchia rivalità è stata onorata, sul campo c'è stata una partita come non se ne vedono spesso.

Paul Pierce è stato l'eroe indiscusso della partita. Al terzo quarto un infortunio al ginocchio lo obbliga ad uscire dal campo su una sedia a rotelle. Gli animi dei tifosi hanno vacillato. Ma il grande cuore di questo giocatore ha sopravvalso il dolore. Prima della fine del terzo periodo Pierce fa il suo ritorno dagli spogliatoi accompagnato dall'esplosione della folla di casa. I compagni in campo esultano. Lui rientra e segna due triple, una di seguito all'altra, che segano le gambe alla rimonta di Kobe & Co.
I Lakers dal canto loro ce l'hanno messa tutta, e non hanno giocato male. D'altronde il campo di Boston è uno dei più difficili da espugnare quest'anno. E poi io non scommetterei mai un centesimo contro Kobe. Non è il tipo da arrendersi al primo ostacolo, e Phil Jackson non è un tipo abituato a perdere. Gara 2 si prospetta ancora più intensa, domani notte ancora a Boston.

P.S. Da tifoso del bel basket spero che Paul Pierce riesca ad esserci per le prossime partite. Sarebbe troppo brutto essersi impegnato tanto, per poi assistere dalla panchina in giacca e cravatta. Non glielo auguro assolutamente, perchè merita di battersela fino all'ultimo.
P.P.S. Da tifoso dei Lakers spero che gara 2 faccia da palcoscenico ad una di quelle partite in cui Kobe sale in cattedra e insegna agli altri come fare per essere il migliore, da bravo MVP.

 
 
 

Finali NBA: Si comincia!

Post n°1 pubblicato il 06 Giugno 2008 da dottorpinetti
 

Stasera finalmente si danno inizio alle danze: la Finale che tutti (o quasi) speravano, Boston - Los Angeles, Celtics vs Lakers, Difesa contro Showtime. Le due numero 1 delle rispettive Conference si scontreranno stanotte a Boston, e non c'era Finale migliore da aspettarsi.
Ad inizio stagione l'esperimento "Big Three" ha fatto venire l'acquolina in bocca a tanti appassionati, tifosi dei Celtics o meno, vedendo tutto quest'ammasso di talento messo insieme, da far convivere, giocare e, soprattutto, riuscire a vincere. Sicuramente non sarà stato facile per coach Rivers riuscire ad amalgamare una squadra farcita in un lampo di grandi campioni (che però non avevano mai vinto niente), far coesistere tre stelle del calibro di Garnett, Pierce e Allen, e riuscire nel frattempo a costruire un gran gioco di squadra. Certamente l'esperimento ha dato i suoi frutti. Se adesso Boston è in Finale, lo si deve di certo al gioco di squadra e alla difesa, punto forte dei bianco-verdi, e, naturalmente, al trio di stelle, che ha saputo mettere al primo posto la vittoria a discapito delle statistiche, che ha fatto crescere intorno a sè giocatori validi e ha maturato talenti acerbi, come Rondo e Perkins, facendoli diventare fattori determinanti e non semplici comparse.
Sulla costa Pacifica la stagione regolare ha avuto più alti che bassi. All'inizio la crescita di Bynum ha elevato il livello della squadra da semplice contendente ad un posto nei playoff a potenziale protagonista. L'infortunio al ginocchio del giovane centro aveva ridimensionato numerosi pronostici, ma il giocattolo non si è rotto, complice un Kobe Bryant semplicemente superbo (a mio modo di vedere il migliore di sempre), e un supporting-cast tutt'altro che comparsa. E' anzi il gioco di squadra, l'apporto fondamentale di giocatori dalla panchina, e la consistenza di giocatori sempre più maturi ad aver trascinato i Lakers alla vittoria in una Western Conference mai così competitiva. Se mettiamo in conto l'aggiunta di Pau Gasol nell'area pitturata, un Odom sempre più all-around, e un Kobe Bryant sempre più immarcabile, i contorni di questa sfida si fanno sempre più affascinanti, perchè una Finale carismatica come questa mancava sul parquet d'oltreoceano da troppo tempo.
Enjoy the Game.

 
 
 

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