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Strumenti #6 - Attrezzatura varia: il tronchesino

Post n°7 pubblicato il 17 Settembre 2012 da TheMidinghtCatcher
 

ciao a tutti e benvenuti alla puntata numero 6 relativa agli strumenti per il perfetto modellista.

Se nelle puntate precedenti ho parlato di tutti quei "tool" essenziali, oggi voglio invece scrivere qualcosa a proposito di tutto ciò che è superfluo ma utile, mi verrebbe da dire: tutti gli strumenti di cui parlerò oggi non sono indispensabili, si può fare tranquillamente senza, ma avendoli a disposizione si lavora meglio e i modellini vengono più rifiniti. più puliti, più belli insomma. Iniziamo quindi questa trattazione, con il consiglio di acquistare se non tutti almeno qualcuno di questi oggetti.

 

Il tronchesino

tronchesino

questo oggetto occupa una posizione intermedia tra gli strumenti essenziali e quelli facoltativi. Si trova a circa 10 € su Amazon oppure a qualche euro in più nei negozi di modellismo. L'utilità del tronchesino è enorme: serve per troncare di netto frammenti di plastica, tipo le intelaiature rigide dove sono fissati i frammenti, ma soprattutto serve a tagliare in modo molto preciso e senza difetti i vari "pezzetti" del modellino dalla struttura portante. Separando i frammenti con il taglierino infatti, capita che rimangano delle "puntin" di plastica che sono da rimuovere successivamente, e a volte ce se ne dimentica con conseguenze esteticamente pessime per il modellino. Come si vede dalla foto, il taglierino revele non è diritto ma ha un angolo verso l'alto, il che ne rende molto facile ed efficace l'utilizzo; la lama piatta (molto affilata)  inoltre taglia in modo perfetto lungo il bordo del frammento, senza rovinare la plastica. Un acquisto quantomai consigliato insomma.

 

 
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Strumenti °5 - I pennelli

Post n°6 pubblicato il 13 Settembre 2012 da TheMidinghtCatcher
 

ciao a tutti e benvenuti alla 5° puntata dei post dedicati agli strumenti da lavoro.

In questo spazio voglio dedicare la giusta importanza - dopo avere parlato delle vernici - ai pennelli, ultimo degli strumenti essenziali che è indispensabile possedere - e in buon numero - per creare dei modelli il più realistici e affascinanti possibile.

Come per tutti gli altri strumenti, la cosa essenziale nei pennellini è la QUALITA'. come ho detto in altri post, alla fine la scelta di spedere qualche euro in più ripaga sulla lunga distanza, quindi se volete fare UN modellino comprate pure i pennelli dai cinesi, 2 euro per 5 pennelli, ma se siete interessati a iniziare a coltivare una passione, comprate dei pennelli buoni in un negozio specializzato o in un colorificio.

Esistono sostanzialmente due tipi di pennelli, sintetici e di pelo animale, come quelli di martora (un animaletto carinissimo simile a una volpe), i migliori in assoluto. Ovviamente i peli animali sono più resistenti, più morbidi, si sciaquano più facilmente, ma costano molto di più. Giusto per dare una idea molto sommaria, se un sintetico costa 2.50 €, un pelo martora costa 4 € o anche di più. Personalmente preferisco avere molti pennelli sintetici piuttosto che pochi di martora, e il motivo è semplice: quando si pittura è importante avere molti pennelli diversi, e siccome questo tipo di strumenti si deteriora facilmente (d'altra parte lavoriamo con vernici a smalto, pezzi di plastica taglienti e appuntiti, polvere e frammenti vari) trovo poco sensato spendere un mucchio di soldi per dei peli martora e doverli cambiare spesso.

Quindi la scelta giusta come spesso accade è quella intermedia, nè dai cinesi, nè di pelo animale, semplicemente sintetici. Una volta discusso sulla qualità dei pennelli, torniamo a parlare di quantità.

Serviranno come minimo 3 pennelli, ma come minimo, uno piccolo, uno medio e uno medio a taglio rettangolare, a spatola. la quantità che personalmente consiglio è circa 10 pennelli: così suddivisi:

1 sottilissimo / 2 piccoli / 3 medio-piccoli / 2 medi / 1 grande / 1 medio a spatola

i pennelli hanno una indicazione sul bastone, un numero che indica la grandezza dello strumento e che serve per scegliere l'attrezzo giusto: ad esempio il numero "0" indica un pennello sottilissimo, adatto a piccoli particolari, mentre il "3" è piccolo/medio, adatto a quasi tutto. il "5" è medio/grande adatto per grossi frammenti.. insomma ci sono varuie sfumature a seconda degli utilizzi che si fanno dei pennelli.

Dovendo praticamente sempre usare minimo 10 colori diversi per dipingere i modelli, è necessario avere altrettanti pennelli, per evitare di usarne 3 - lavarli - asciugarli - dipingere, poi di nuovo lavarli eccetere.. un buon numero di pennelli fornisce autonomia, sicurezza, possibilità di scegliere lo strumento adatto per l'uso specifico, altrimenti potreste ritrovarvi a pitturare un'ala di 15 centimetri con un pennello piccolo, o faticare a usare un pennello grosso per dipingere uno zaino da mettere dietro la schiena di un omino alto poco più che un centimetro!!

cosa IMPORTANTISSIMA è che i pennelli subito dopo essere stati usati devono essere immediatamente LAVATI in acquaragia o solvente, altrimenti si seccano, diventano inutilizzabili e sono da buttare via. Personalmente una volta finito di pitturare, metto i pennelli a bagno in una latta con dell'acquaragia e li lascio un pò di tempo, in modo che si sciolga da solo il grosso del colore. Poi dopo averli passati in acqua li asciugo e li pulisco su un pezzo di scottex, e ripeto l'operazione fino a quando non vedo più tracce di colore sul panno da asciugare..

quindi per concludere, comprate 3/4 pennelli per iniziare e mano a mano ampliate il numero a seconda della misura che vi serve, con la quale vi trovate meglio.. personalmente evitarei le misure sotto lo "0" perchè sono praticamente inutili anche per i dettagli più minuscoli, e comprerei sicuramente qualche pennello a punta spatola, per le ali, gli scafi e tutte le parti che esigono delle linee quanto più rette possibili

allora alla prossima e buona pittura!! 

 
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Strumenti #4 - Le vernici

Post n°5 pubblicato il 07 Settembre 2012 da TheMidinghtCatcher
 

Benvenuti alla 4° puntata dei post dedicati agli strumenti del perfetto modellista!

oggi ci occuperemo delle vernici. Quando parlo di vernici intendo sempre gli smalti, o vernici a smalto, prodotte appositamente per l'ambito modellistico con certi tipi di miscele adatte alla plastica e vendute in piccoli e carini contenitori di metallo, miniature di quelle grandi latte che si usano per riverniciare il balcone, per intenderci.

Se ci rechiamo in un negozio di modellismo, vedremo che esiste sostanzialmente una sola marca leader del settore, che storicametne ha sempre prodotto questi coloranti e che unanimamente è considerata il meglio disponibile sul mercato, seostanzialmente senza concorrenza: è la migliore e costa poco per la sua qualità. Sto parlando ovviamente della marca inglese HUMBROL, fondata addirittura quasi un secolo fa(nal 1919)

humbrol

Questi barattolini sono disposti ordinatamente in bellissimi espositori alti più di un metro, ed è uno spettacolo vederli uno accanto all'altro, a formare macchie di colori dei più disparati. ci sono miriadi di colori e sfumature, divise a seconda delle caratteristiche della tinta: satinate, trasparenti, metalliche, opache (matt) e lucide (gloss): ognuna di queste caratteristiche è indicata sul tappo dei barattolini, unitamente a un numero di varie cifre, che identifica assieme al colore la tinta che troveremo. A memoria ad esempio posso dire che il 34 è bianco opaco, mentre il 22 è bianco lucide..queste differenze sono molto importanti, e devono essere rispettate con cura e attenzione se si vuole fare un buon lavoro: dipingere con un bianco opaco invece che lucido può dare un effetto bizzarro allo scafo di una barca ad esempio; i colori metallici hanno una loro particolarissima tinta, che da carattere agli elementi e non possono essere rimpiazzati con altre toanalità; il rosso Ferrari 220 è rosso Ferrari, non rosso fuoco o rosso vivace, è rosso Ferrari e basta, non si può sostituire; provate a vedere la differenza tra un giallo segnaletica 154 e un giallo normale: non è la stessa cosa.

Ho fatto questi esempi per introdurre un discorso importante, è cioè un errore molto comune tra i modellisti, cioè quello di pensare che una tinta o l'altra vada ugualmente bene e che le stesse siano incercambiabili. Talvolta faccio io stesso questo errore, cercando di sostituire il verde foglia con altri tipi di verde, poi una volta che ho aquistato il colore giusto, beh si capisce la differenza. L'occhio umano è in grado di cogliere tantissime sfumature ed è un piacere scorgerle anche in un ambito particolare come quello del modellismo. La forza del Blu Francia, la lucentezza dell' Ottone, la delicatezza del Bianco satinato, la potenza del Grigio corazzata..

Con questo non intendo dire che sia necessario andare in negozio e comprare l'intera gamma di colori, perchè sarebbe inutile e stupido, però consiglio mano a mano di integrare la propria collezione di colori, per alcuni semplici motivi: 1) costano poco, circa 2,50 € a lattina 2) sembra che ci sia poca vernice dentro, ma in realtà se ne usa pochissima e durano una eternità 3) se vengono chiusi bene, durano ANNI (non scherzo, ho ripreso vecchi colori di 10 anni fa e con un po di diluente sono perfetti).

Inoltre colori che in certi modelli servono per dipingere una campanella, nel modellino che farete dopo serviranno per un intero pezzo di fusoliera, quindi vengono ammortizzati senza alcun dubbio. Il mio consiglio quindi è quello di valutare bene i colori necessari, e se si usano in modo limitato, beh se proprio volete risparmiare usate un colore simile, ma se dovete dipingere uno scafo comprare il colore CORRETTO miraccomando. come scegliere il colore simile? dovete avere una tabella di riferimento, e a questo indirizzo http://www.humbrol.com/humbrol-wallchart/ potete scaricare una bellissima riproduzione della gamma di colori della humbrol con relative sfumature. Se vi manca il blu oltremare, quindi potete vedere quello che gli si avvicina di più; il mio consiglio è di segnare su questa tavola i colori in vostro possesso, così potete capire subito quali avete e quali vi mancano, in modo da tenere sotto controllo la vostra collezione.

Una volta capito cosa sono le vernici e come sceglierle, è necessario spendere due parole su come usarle. Quando comprate un modellino sulla scatola vedete quali vernici servono. Se comprate un modello marca Airfix vedrete i numeri corrispondenti alle vernici Humbrol necessari, niente di più facile (Airfix e Humbrol sono entrambi inglesi, quindi si sponsorizzano a vicenda); se comprate un modellino Revell (marca leader nel settore, è tedesca) - cosa che farete molto spesso perchè hanno centinaia di modelli di tutti i tipi, con qualità altissima - invece, vedrete riferimenti alle vernici Revell (poche, non di gran qualità, sono tedesche anche queste); visto che la maggior parte dei modellisti usa le vernici Humbrol, bisogna usare delle "tabelle di conversione" per stabilire a quale colore indicato sulla scatola Revell corrisponde la vernice Humbrol: le tabelle le trovate qui: http://www.humbrol.com/convert-to-humbrol/conversion-tables/; quando avrete esperienza non userete più le tabelle ma le tavole dei colori di cui ho parlato prima e vi farete l' "occhio".

una volta a disposizione le vernici, è il momento di usarle, con appositi pennelli (vedi futuro post su strumenti pennelli) e con i giusti tempi e modi (vedi futuro post sui passi per la composizione dei modelli), ricordate di aspettare minimo 12 ore prima di toccare le parti verniciate.

per concludere, una piccola nota: il tempo e l'aria sono i peggiori nemici delle vernici: le fanno seccare, amalgamare, ispessire, perdere forza nel colore. Prima di stendere la vernice, mischate SEMPRE con un bastoncino perchè si formano depositi, quindi sul fondo avrete la parte densa e pacioccosa e sulla sommità una cosa tipo acqua sporca. Con la pazienza di girare e mescolare gli smalti diventano come nuovi, se sono troppo densi aggiungere qualche - pochissima - goccia di diluente

 

 
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Strumenti #3 - Le pinzette

Post n°4 pubblicato il 06 Settembre 2012 da TheMidinghtCatcher
 

Strumenti #3 - Le pinzette

 

Benvenuti alla terza puntata dei post dedicati agli strumenti di lavoro per modellismo. Oggi parliamo delle pinzette, un "tool" che apparentemente appare superfluo o di scarso interesse, ma che in realtà risulta decisivo per fare un buon lavoro. In particolare mi sento di consigliare due tipi di pinzette specifiche, ossia quella lunga dalle estremità zigrinate e quella "inversa", in inglese "reverse tweezer", di cui propongo un'immagine sotto:

reverse tweezer

perchè comprare delle pinzette? sostanzialmente per avere più manualità e presa sui pezzi piccoli dei kit di modellismo, che spesso sono numerosissimi. Soprattutto per chi ha dita grandi come il sottoscritto non è facile maneggiare antenne, piccoli flap, serbatoi, ruote e compagnia cantando, quindi le pinzette diventano essenziali.

Le pinzette lunghe con estremità zigrinate hanno un senso per due motivi: perchè sono lunghe e perchè sono zigrinate, ciò le contraddistingue dalle normali pinzette per togliere i peli incarniti, che sono corte e liscie,e che NON vanno bene per il modellismo, capito? altro brutto vizio quello di "riciclare" gli oggetti domestici per costruire aeroplani o barche, ogni lavoro ha i suoi strumenti. Se usiamo pinzette corte non raggiungiamo punti difficili e abbiamo poca presa, se usiamo pinzette non zigrinate i pezzettini volano via e buona fortuna a ritrovarli setacciando il pavimento. Più una pinzetta è lunga, maggiore è la forza che trasmettiamo con le dita all'estremità, che sarebbe meglio essere appuntita piuttosto che larga, ma è una questione di scelta, ci sono pinzette di tutti i tipi e di tutte le misure

Le pinzette inverse sono una gran bella invenzione. Sostanzialmente sono delle pinzette normali, ma costruite in modo che premendo con le dita si aprono invece che chiudersi. Quindi la loro posizione di default è quella chiusa, ottima per tenere uniti due piccoli pezzi mentre si incollano, ad esempio; ma le inverse sono utili soprattutto per afferrare frammenti che rischierebbero di rompersi o piegarsi se schiacciati con troppa forza, oppure per reggere pezzettini mentre ne verniciamo una parte; teniamo sempre presente che per la loro struttura le inverse esercitano molta meno forza di quelle standard, quindi devono necessariamente essere utilizzate in modo diverso, e più "creativo". Se volete risparmiare dei soldi non compratele, ma se le comprate scoprirete quanto sono utili.

Parlando di soldi, entriamo nel solito discorso della scelta dei materiali. Nei grandi magazzini potete trovare confezioni di 4 o 5 pinzette (tra cui quelle inverse a volte) a 2/3 €, un affare, direte voi. Invece è una sola. Questi "strumenti" si piegheranno subito, le inverse non eserciteranno nessun tipo di trazione, le standard saranno liscie come una guancia appena rasata, e appena vi cadrà una di queste sarà tutta storta e inutilizzata. Seguite il mio consiglio, meglio comprare una sola bella pinzetta in un negozio di modellismo a 4 o 5 €, bella lunga, solida, potente e zigrinata piuttosto che un set di strumenti scadenti che non userete mai. L'inversa ha lo stesso costo di quella normale, questa non è essenziale ma utile.

Altri utizzi intelligenti delle pinzette: afferrare decalcomanie e reggerle prima di applicarle; spostare leggermente oggetti già incollati ma non ancora induriti; aprire con l'impugnatura le lattine di vernice; afferrare piccoli insetti che distrubano per appoggiarli da altre parti; tenere fermi frammenti piccoli e antipatici (le ruote dei carrelli) mentre si incollano...

anche per oggi ho finito, alla prossima puntata!

 
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Strumenti #2 - La colla

Post n°3 pubblicato il 05 Settembre 2012 da TheMidinghtCatcher
 

Eccoci dunque alla seconda puntata dei post relativi agli strumenti per il perfetto modellista. Stiamo sempre parlando di modellismo in plastica, è bene ricordarlo per evitare confusione e commetni negativi! :-)

In questo spazio parlerò della colla, che assieme al cutter è l'elemento imprenscindibile per costruire un modellino. In commercio ci sono tanti tipi di colla, ed è secondo me inutile in questa sede fare una trattazione con mille foto e descrizioni pseudo-scientifiche, composizioni chimiche e nomi astrusi, agli appassionati veri non può fregare di meno di che sostanza ci sia, importa solo che la colla faccia bene il suo lavoro, e lo faccia in fretta e in modo definitivo. Girovagando su internet potete trovare queste informazioni - se veramente vi interessano - e quindi non sto a ripetermi semplicemente facendo un copia-incolla. 

La colla perfetta per il modellismo è del tipo che vedete in questa foto:

colla Contacta

Si tratta di una colla liquida, munita di una lunga e sottilissima cannuccia metallica, utile per raggiungere con il massimo della precisione e il minimo dello spreco tutte le parti del vostro modello. Sostanzialmente questa colla "brucia" la plastica e quindi "fonde" i due pezzi - ovviamente senza rovinarli, altrimenti che la fanno a fare?? - saldandoli insieme molto strettamente, dopo 12/18 ore sarà possibile staccarla solo rompendo i frammenti. 

Certo, qualcuno potrà dirvi "esistono colle di tutti i tipi perchè ognuno ha la sua preferita e ognuno ha le sue esigenze": tutte palle. La colla in pasta non va bene perchè lascia "bozzi" sulla plastica, la colla liquida tipo UHU non va bene perchè attacca poco, la colla liquida col pennellino idem, quindi l' UNICA colla da usare è quella di precisione con l'ago. Non importa se sia Humbrol, o altre marche, l'importante è che sia con la cannuccia in metallo: questo prodotto è facilmente reperibile da rivenditori specializzati o colorerie serie ma fate attenzione: quando la acquistate (costa circa 6 euro e dura tantissimo) scuotetela prima di pagare, molti le lasciano li per anni e  quindi si solidificano, e così evitate di prendervi una sola.

Può capitare che la colla ad un certo punto non esca più dalla cannuccia, essenzialmete per due motivi: a) non avete rimesso SUBITO il cappuccio dopo l'uso b) il cappuccio presenta residui di colla c) evete chiuso la colla senza pulire la cannuccia. I rimedi quali sono? bucare la cannuccia con un sottilissimo ago, o riscaldarla per un decimo di secondo con un accendino in punta (non di pià perchè prende fuoco sennò,è infiammabile), e poi funzionerà perfettamente. Ricordate anche di riporla in verticale!

Ultima cosa sulle colle: in certi SPECIFICI casi è consigliabile usare la super attack o simili, senza esagerare e facendo molta attenzione. Ad esempio per incollare piccoli pezzi che non hanno "sostegno" come antenne, piccoli flap di aerei, ruote dei carrelli, bandierine, insomma tutte quelle cose che hanno una base di appoggio troppo picola o sottile per fare aderire bene la colla da modellismo.

detto questo, ho concluso con il discorso sulle colle, ne basta una, la spesa è modica, dura tanto, solo deve essere usata (e mantenuta) con attenzione, perchè non è una inutile colla stick

alla prossima!

 


 
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