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VADEMECUM


VIOLENZA SESSUALE: TELEFONO ROSA, UN VADEMECUM PER PREVENIRE E REAGIREDi fronte all'aumento dell'allarme sociale per le violenze sessuali, l'interrogativo forse piu' importante per le donne e': cosa posso fare per prevenire uno stupro? Nella peggiore delle ipotesi, come e' meglio reagire? E cosa fare dopo la violenza? L'associazione Telefono Rosa ha messo a punto da poco un vademecum dal titolo eloquente, ''Stop alla violenza contro le donne'', che dedica un capitolo importante a quella specificatamente sessuale. QUANDO E DOVE - Uno stupro accade prevalentemente all'alba o al tramonto, o comunque quando c'e' scarsa visibilita'. Avviene in luoghi isolati, dove e' scarsa la presenza di altre persone. COSA ATTRAE IL VIOLENTATORE - Piu' che un vestito provocante, attrae un abbigliamento facile da togliere. Capelli lunghi, che possano servire da facile presa. Sciarpe o foulard da utilizzare per imprigionare la vittima. Una donna distratta dal telefonino e che quindi puo' essere sorpresa. COME PREVENIRE - Tenere in tasca il cellulare quando si cammina da sole e memorizzare su un tasto il numero della polizia o di un familiare, in modo da poter attivare immediatamente la comunicazione. Non farsi vedere distratte. Chiudere sempre la sicura dell'automobile, anche per brevi spostamenti. Essere sempre attente a quello che accade intorno.COSA RESPINGE L'AGGRESSORE - Oggetti contundenti come borse pesanti, ombrelli; un atteggiamento che segnala sicurezza come ad esempio tenere le spalle diritte, un andamento deciso e lo sguardo fermo. Avere con se' un oggetto, ad esempio un portachiavi con sirena, che possa suonare come allarme.REAGIRE IN CASO DI VIOLENZA - Una donna puo' e deve difendersi da un tentativo di aggressione: colpire crea la possibilita' di scappare. Ricordarsi che il violentatore cerca una persona che lancia segnali di insicurezza. Non supplicare, ma urlare 'no!' con tutte le proprie forze e tenere le mani davanti a se'. Non sottovalutare le proprie possibilita' fisiche e ricordarsi che occhi, gola, ginocchia e genitali sono i punti piu' vulnerabili. Non gridare 'aiuto!' ma 'al fuoco!', perche' cio' spaventa e fa correre anche i passanti che non vorrebbero essere coinvolti.COSA FARE DOPO - Dopo la violenza, non restare sola, non restare in silenzio. Silenzio e segreto avvantaggiano solo gli aggressori. Non lavarsi, non cambiare i vestiti e recarsi immediatamente presso il Pronto Soccorso di un ospedale. E' bene farsi visitare subito dopo l'aggressione, ma se cio' non accade non rinunciare comunque alla visita medica. Conservare i vestiti e la biancheria intima dentro una busta di carta. Chiedere che venga rilasciato un certificato medico che attesti la violenza subita. Se si puo', scattare foto degli ematomi e delle eventuali ferite. Per presentare querela si ha tempo sei mesi. Ricordarsi che non si e' obbligate a fornire il nome dell'aggressore al momento della denuncia.