Quante volte ci siamo sentite stanche, con gli occhi che esplodevano per colpa delle lacrime che spingevano per rigarci le guance?E ti ricordi quella volta che hai detto che non volevi uscire perché avevi la febbre, ma in realtà non c'era medicina che poteva farti stare meglio perché era il cuore a farti male.. Abbiamo pianto per amori impossibili, irraggiungibili, ci siamo sentite sole, vuote.Abbiamo camminato per le vie dei negozi parlando di cose frivole, mentre in realtà avevamo il cuore incastrato in un blocco di cemento che ci rendeva difficile persino respirare.Ci siamo stampate in faccia un sorriso e abbiamo fatto finta di essere forti, abbiamo fatto finta di andare avanti mentre quel ragazzo con gli occhi da cerbiatto ci diceva di volersi prendere una pausa per capire se stesso.. E a noi chi ci capisce? Abbiamo aspettato di essere trovate da un principe azzurro o da un artista maledetto che ci capisse e ci prendesse per mano.Quante volte non ci siamo piaciute? Ma alla fine cosa abbiamo fatto per aggiustarci? Nulla. Ci siamo chiuse a riccio andando avanti un giorno alla volta, strappandoci le unghie con i denti per la frustrazione..E poi siamo tornate alla vita in un giorno d'estate: un nuovo taglio di capelli, gli occhi pieni di speranza e il peso di un altro addio sulle spalle. Pensiamo sempre di essere sbagliate, difettose. Troppo poco divertenti per essere consiederate simpatiche, troppo grasse per essere desiderate, troppo poco forti per sopravvivere. Eppure eccoci qua, con il cuore pieno di cicatrici e tanta voglia di provarci ancora. Perché alla fine noi siamo l'odio e l'amore, la malattia e la cura, il mare e il cielo.E finalmente abbiamo aperto gli occhi: le favole non diventano realtà, nessun cacciatore ci salverà dal lupo cattivo e nessun cavaliere dall'armatura scintillante combatterà per un nostro bacio.
Noi: io & te, sempre e per sempre
Quante volte ci siamo sentite stanche, con gli occhi che esplodevano per colpa delle lacrime che spingevano per rigarci le guance?E ti ricordi quella volta che hai detto che non volevi uscire perché avevi la febbre, ma in realtà non c'era medicina che poteva farti stare meglio perché era il cuore a farti male.. Abbiamo pianto per amori impossibili, irraggiungibili, ci siamo sentite sole, vuote.Abbiamo camminato per le vie dei negozi parlando di cose frivole, mentre in realtà avevamo il cuore incastrato in un blocco di cemento che ci rendeva difficile persino respirare.Ci siamo stampate in faccia un sorriso e abbiamo fatto finta di essere forti, abbiamo fatto finta di andare avanti mentre quel ragazzo con gli occhi da cerbiatto ci diceva di volersi prendere una pausa per capire se stesso.. E a noi chi ci capisce? Abbiamo aspettato di essere trovate da un principe azzurro o da un artista maledetto che ci capisse e ci prendesse per mano.Quante volte non ci siamo piaciute? Ma alla fine cosa abbiamo fatto per aggiustarci? Nulla. Ci siamo chiuse a riccio andando avanti un giorno alla volta, strappandoci le unghie con i denti per la frustrazione..E poi siamo tornate alla vita in un giorno d'estate: un nuovo taglio di capelli, gli occhi pieni di speranza e il peso di un altro addio sulle spalle. Pensiamo sempre di essere sbagliate, difettose. Troppo poco divertenti per essere consiederate simpatiche, troppo grasse per essere desiderate, troppo poco forti per sopravvivere. Eppure eccoci qua, con il cuore pieno di cicatrici e tanta voglia di provarci ancora. Perché alla fine noi siamo l'odio e l'amore, la malattia e la cura, il mare e il cielo.E finalmente abbiamo aperto gli occhi: le favole non diventano realtà, nessun cacciatore ci salverà dal lupo cattivo e nessun cavaliere dall'armatura scintillante combatterà per un nostro bacio.