Hysteron Protèron

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  " Ruotava freneticamente la sigaretta spenta che teneva tra le labbra. Sanguinava, come sempre: tanti gli anni che erano passati eppure, per quanto brevi fossero nell'arco dell'intera giornata, a quelle attese, non c'era ancora riuscito a farcela su, l'abitudine. Allungò una mano verso il comodino e la mosse a tentoni nel buio sino a trovare l'accendino. Accese ed inspirò la prima boccata di fumo; quel gesto, di lì a poco e già la pregustava, gli sarebbe costato una bella sgridata. Sorrise. L'aveva amata per la prima volta, dopo averla avuta altre mille, nel pieno di una mattina umida di un inverno ormai troppo tardo per le nebbie e di una primavera ormai troppo anticipata per le rondini e per il sole. "