Creato da hystoricclubnola il 25/01/2007

HYSTORIC CLUB NOLA

Associazione di Volontariato

 

 

BALILLA

Post n°35 pubblicato il 18 Giugno 2009 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

La Fiat 508 Balilla è una famosa vettura prodotta dalla Fiat negli anni Trenta con la quale ebbe inizio la motorizzazione di massa in Italia.Il progetto fu attuato da diverse celebri figure dell'automobilismo di quegli anni: Nebbia, Fessia, Giacosa e Zerbi che costruirono una vettura dalle prestazioni di classe ma dai costi relativamente contenuti. Il modello viene presentato alla Fiera di Milano il 12 aprile del 1932 in occasione del Salone dell'automobile e si caratterizzava soprattutto per il cambio a tre marce.Montava anteriormente un motore a quattro cilindri in linea di 995 cc di cilindrata capace di sviluppare circa 20 CV a 3500 rpm, e che aveva le valvole situate lateralmente ai cilindri. La trazione era posteriore e l'auto montava freni a tamburo su tutte e quattro le ruote, la vettura poteva spingersi a circa 80 km/h di velocità massima.Tale versione venne sostituita però due anni dopo dalla Balilla a quattro marce e munita di carrozzeria aerodinamica a due o quattro porte.Gli esemplari prodotti fra le varie serie dal '32 al '37 furono ben 112.000, complice il basso costo dell'auto, 10.800 lire contro le 18.500 della Fiat 509 che permise alla Fiat una produzione senza precedenti di questa fortunata realizzazione.La Balilla veniva prodotta negli stabilimenti torinesi del Lingotto e fu venduta in tante configurazioni diverse berlina, spider, torpedo, coloniale, sport spider e berlinetta Mille Miglia, facendo anche la fortuna di molti carrozzieri che ne sfruttarono il telaio: ricordiamo in particolare Garavini, Savio, Balbo, Bertone, Casaro e Ghia.Oltre che in Italia venne anche prodotta in Polonia e messa in vendita con il marchio Polski-Fiat 508. Fu prodotta in 3 versioni successive.Venne fabbricata anche in Francia dalla neonata Simca-Fiat. Presentata il 18 settembre 1932, fu prodotta in 26.472 esemplari fino nel 1937.Fu anche fabbricata presso la NSU-Fiat in Germania.La sua diretta erede fu la Fiat 1100 "musone" presentata nel 1939 con nome di progetto Fiat 508 C.

 
 
 

ARDEA

Post n°34 pubblicato il 18 Giugno 2009 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

La Lancia Ardea (o tipo 250) é dunque una piccola vettura, dalle brillanti prestazioni, che si presenta con una carrozzeria berlina a quattro porte la cui linea ricalca quella dell'Aprilia. Considerata l'ottima riuscita riscontrata sulla sorella maggiore, anche la struttura di questo nuovo modello é naturalmente del tipo “portante”. L'Ardea dispone di un motore (tipo 100) a 4 cilindri a V stretto (l'angolo della "V" dovrebbe essere di 19° 54' anche se qualche fonte riporta 17°40') di 903 cc (alesaggio mm 65 e corsa mm 68) che eroga una potenza massima di 28,8 hp e che può ruotare al bel regime (per l'epoca) di 4600 giri al minuto. Seguendo i dettami di monsù Lancia, il progetto del motore dell'Ardea – oltre al già descritto sistema di distribuzione – prevede un gruppo leggero (circa 80 Kg) e di dimensioni compatte, pur se con il monoblocco motore realizzato in ghisa a pareti sottili per evitare il ricorso alle leghe d'alluminio, giudicate più costose ed ancora non sufficientemente affidabili. Raffinato particolare di questo motore sono le bielle in duralluminio. I collaudi dell'Ardea vengono portati avanti dall'esperto Luigi Gismondi, che inizialmente utilizza alcune Aprilia munite di motore Ardea, e che non riscontra grossi inconvenienti, fatta salva una scarsa affidabilità degli ammortizzatori anteriori, cui peraltro si riesce infine a porre rimedio modificando opportunamente l'avantreno. Per quanto riguarda le sospensioni, ferma restando l'impostazione classica Lancia all'avantreno (ruote indipendenti con cannocchiali verticali incorporanti i molloni elicoidali ed ammortizzatori idraulici concentrici), troviamo un retrotreno non più “complesso” come quello dell'Aprilia, ma un più semplice e classico ponte rigido con balestre longitudinali Una caratteristica interessante é data dall'albero di trasmissione con giunti snodati ed elastici ad incastri cilindrici (all'interno di boccole in gomma).Il resto della trasmissione è composto dalla solita frizione monodisco a secco e da un cambio a quattro rapporti avanti, con ingranaggi del tipo a imbocco rapido. Questo il quadro riepilogativo delle misure di costruzione e di ingombro dell'Ardea poste a confronto con quelle della contemporanea Aprilia seconda serie: passo cm 244,0 (Aprilia 275,0), carreggiata anteriore cm 116,2 (126,2 ), carreggiata posteriore cm 118,0 (128,7), lunghezza vettura cm 361,5 (393), larghezza cm 138,0 (150,0), altezza cm 151,0 (153,0). Malgrado le dimensioni più ridotte, l'abitacolo dell'Ardea – il cui accesso è anche qui ottimo per via del sistema di apertura delle portiere ad armadio e della assenza del montante centrale - non sacrifica i passeggeri: la posizione molto avanzata del motore – montato quasi a sbalzo rispetto all'assale anteriore – consente una buona abitabilità complessiva, mentre gli occupanti dei posti posteriori finiscono anzi per disporre di un maggior spazio in altezza grazie alla linea della coda (o più precisamente della parte finale del tetto) più tozza e meno sfuggente rispetto a quella dell'Aprilia. Rimanendo in tema di carrozzeria, altri due particolari differenziano sensibilmente le due vetture: il cofano motore (che nella Ardea è realizzato in un sol pezzo e del più moderno tipo con apertura “a coccodrillo”) ed il bagagliaio (che qui non è accessibile dall'esterno ma dall'abitacolo). La ruota di scorta è invece accessibile dall'esterno, rimuovendo un apposito sportello recante la targa. Terminiamo con un cenno alle prestazioni della vettura che, grazie alla potenza del motore (piuttosto elevata in relazione alla classe ed alla cilindrata), alla leggerezza d'assieme (la vettura pesa, in ordine di marcia, qualcosa meno di 800 Kg) ed alla buona forma aerodinamica (0,38 il suo coefficiente Cx), sono di tutto rispetto: velocità massima superiore ai 105 km orari e consumo inferiore agli 8 litri ogni 100 km

 
 
 

DODGE

Post n°33 pubblicato il 18 Giugno 2009 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

I fratelli Dodge provenivano da Niles, Michigan. Fin da piccoli si occuparono di meccanica presso l'officina paterna.Nel 1901 John Francis e Horace Elgin, trasferirono la loro ditta, la Dodge Brothers Bicycle & Machine Factory, a Detroit. Parte della loro produzione di cuscinetti a sfere e di altre parti veniva richiesta dalle prime industrie automobilistiche. I fratelli Dodge contribuirono anche alla progettazione delle prime Oldsmobile.Nel 1902 vennero avvicinati da Henry Ford che stava cercando finanziatori per la sua nuova casa automobilistica. I fratelli risposero positivamente, acquistando il 10 per cento delle azioni, e finanziarono l'avvio della Ford Motor Company, inoltre come fornitori di parti meccaniche parteciparono anche ai proventi dell'impresa.Nel 1914 i fratelli Dodge decisero, stante il rifiuto da parte di Henry Ford di acquistare la loro ditta, di avviare una propria industria automobilistica, la già citata Dodge Brothers Motor Vehicle Company. La prima vettura uscì in quell'anno ed era una torpedo 5 posti dotata di un motore 4 cilindri da 65 cv. Le vetture prodotte dai fratelli Dodge avevano alcune caratteristiche, quali l'avviamento elettrico al posto dell'avvio a manovella, che le fecero diventare molto popolari come vetture della classe media. Questi modelli furono un grande successo commerciale.Nel 1917 la ditta iniziò la produzione di camion che furono impiegati dell'US Army durante la prima guerra mondiale e venduti sul mercato civile dopo la fine del conflitto. Sempre in questo anno presentarono la prima vettura a carrozzeria chiusa della storia.Nel 1920 scomparirono, a poca distanza di tempo l'uno dall'altro, entrambi i fratelli Dodge.Nel 1925 la Dodge Brothers Company venne venduta alla Dillon, Read & Company per 146 milioni di dollari dell'epoca, cifra che fece diventare questa operazione la più grande operazione finanziaria dell'epoca. Tre anni dopo, il 31 luglio 1928, la Dillon Read cedette a sua volta la Dodge alla Chrysler Corporation.L'anno 1953 vide la nascita del famoso motore Red Ram Hemi un V8 da 140 cv che verrà montato sulla Coronet. Con l'acquisizione, avvenuta negli anni '60, da parte della Chrysler del gruppo inglese Rootes e della casa francese Simca si venne a creare la Chrysler Europe. Il marchio Dodge comparve quindi su alcuni veicoli commerciali prodotti in Europa tra i quali anche una versione pick-up della Simca1100. In questo periodo la Dodge si dedica alla realizzazione di muscle car spettacolari come la Dodge Charger e questa tendenza prosegue ancora ai nostri giorni con la Viper. Nel 1977 con la scomparsa della Chrysler Europa i diritti d'uso del marchio Dodge in Europa passarono alla Renault che lo utilizzò su alcuni suoi veicoli commerciali prodotti negli anni '80.Attualmente la Dodge è parte del gruppo Chrysler, proprietario dei marchi statunitensi Chrysler, Jeep e Dodge. Il gruppo Chrysler è stato acquisito nel 2007 dalla Cerberus Investment. La ditta è conosciuta principalmente per i suoi veicoli commerciali, che rappresentano il 78% del suo fatturato, anche se l'azienda sta tentando di modificare questa immagine in marchio di vetture sportive, con l'introduzione di nuove vetture, come la nuova Dodge Charger.

 
 
 

VIGNALE

Post n°32 pubblicato il 18 Giugno 2009 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

Alfredo Vignale, ex dipendente degli Stabilimenti Farina (oggi Pininfarina), avviò la sua attività nel 1948 a Torino, costruendo carrozzerie "fuoriserie" (come si diceva allora) su telai Ferrari, Maserati Fiat e Lancia. Da ricordare ad esempio le versioni particolari di Lancia Flavia e Aprilia.Costruitasi una solida fama, la Vignale iniziò anche l'attività di disegno di vetture di serie, come la Cisitalia 202 o le Maserati 3500 GT Spyder e Mexico, senza mai rinunciare a proporre varianti con carrozzerie "fuoriserie" di modelli anche di ampia diffusione, come Fiat 500 e 600. In quegli anni non mancarono neppure le collaborazioni con aziende straniere come la Triumph Motor Company e la Tatra. Altrettanto utile fu sempre all'azienda il rapporto particolare di collaborazione che la legava ad un altro famoso designer automobilistico, Giovanni Michelotti.Nel 1961 la Vignale iniziò anche a produrre modelli in proprio, su pianali Fiat. A questo scopo venne costruito un nuovo stabilimento a Grugliasco, non lontano da Mirafiori. Delle vetture prodotte in proprio, la più celebre è senz'altro la Gamine, una particolare versione spyder della Fiat 500, impreziosita da un frontale anni trenta.

 
 
 

VIII RADUNO AUTO & MOTO D'POCA CITTA' DI NOLA

Post n°31 pubblicato il 18 Giugno 2009 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

Si è svolto domenica 14 giugno l’ VIII Raduno Auto e Moto d’ Epoca Città di Nola, nell’ambito del Giugno Nolano 2009 in onore di San Paolino, organizzato dall’associazione Hystoric Club Nola. Anche se nato da meno di 10 anni, l’Hystoric Club Nola in breve tempo è diventato il punto di riferimento per tutti gli appassionati di auto e moto d’epoca dell’agro nolano. Ci dice il presidente dell’associazione, il rag. Giorgio Tulimiero: “Con dedizione e passione abbiamo dato vita non solo ad un club di amici ma ad un movimento culturale per un sano uso dei mezzi di locomozione a quattro e due ruote, con un serio impegno nel sociale per la lotta all’abuso dell’alcol e delle droghe alla guida, all’uso del casco e delle cinture di sicurezza. Il nostro Raduno è anche un tuffo nelle emozioni, nei ricordi e nella tradizione. Pensate un pò a quanti di noi hanno avuto in passato una delle auto o delle moto che si sono viste al nostro raduno. Magari sarà stata quella del nonno o quella del papà con la quale ci portava in giro da bambini”. Erano presenti, tra i quasi 200 iscritti al raduno, Fiat 500 Gamine Vignale del ’70, Dodge militare del ’43, Lancia Ardea Cabriolet del ’50, A112 Abarth dell’ ‘81, Fiat 1100 del ’50, Fiat 850 TC Abarth del ’61, Bianchina Cabriolet del ’56, Fiat 125 del ’70, Fiat Balilla del ’35, Alfa Romeo Duetto del ’71; Fiat Topolino del ’40, Lancia Flaminia del ’70, Porche 911sc dell’ ’80, vasta rappresentanza di Ferrari. Tra le moto abbiamo ammirato una Moto Guzzi Airone del ’49, una Laverda 750sfc del ’72, una Frera 250 del ’33, un’ onda 750 Four del ’73, una MV Agusta 350 del ’74 e una vasta rappresentanza di Piaggio Vespa e Lambretta. “Un ringraziamento particolare, dice ancora il presidente Tulimiero, va alle forze dell’ordine, ai vigili di Nola, alla Polizia Stradale di Nola e al suo Comandante, al dott.re Russo della Fiat Russo Nola, che tanto si sono prodigati per la manifestazione e che stanno già organizzando nuove sorprese per il Raduno del 2010”.

 
 
 

VIII RADUNO HYSTORIC CLUB NOLA

Post n°30 pubblicato il 11 Maggio 2009 da hystoricclubnola

 

 
 
 

VIII RADUNO HYSTORIC CLUB NOLA

Post n°29 pubblicato il 09 Maggio 2009 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

L'appuntamento è per il 14 giugno 2009 per tutti gli appassionati dei veicoli d'altri tempi. La manifestazione tende a sottolineare l'importanza delle tradizioni nella nostra vita caotica e piena di stress poiché "Non vi può essere futuro senza un passato", come recita lo slogan dell’associazione. Anche, e soprattutto, quest'anno continuerà l'impegno sociale del club che è sempre attento alle varie realtà del disagio che sono presenti nella nostra società con uno stand contro gli abusi di alcol e droghe alla guida e per la sensibilizzazione all'uso della cintura di sicurezza e del casco, uno per la raccolta fondi pro-Abruzzo e uno dell’ANERC per la donazione degli organi. . Presenti alla manifestazione anche club di appassionati di automodellismo che si sfideranno in gare all’ultimo centimetro e stand del settore.

 
 
 

VIII RADUNO AUTO & MOTO D'EPOCA

Post n°28 pubblicato il 08 Maggio 2009 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

L' HYSTORIC CLUB NOLA ORGANIZZA

L' VII RADUNO AUTO & MOTO D'EPOCA

CITTA' DI NOLA,

NELL'AMBITO DEL GIUGNO NOLANO.

DOMENICA 14 GIUGNO, ORE 09.00

PIAZZA D'ARMI - NOLA (NA)

 
 
 

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 19 Luglio 2008 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

Un grazie

particolare

agli amici

di sempre.

 
 
 

Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 19 Luglio 2008 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

Un grazie di cuore a tutto lo staff organizzativo, veramente insostituibile, senza il quale non potrebbe esistere questa manifestazione.

 
 
 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 19 Luglio 2008 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

Inoltre si potevano ammirare, tra le tante, Fiat Topolino A del 1940, Fiat Balilla del 1933, A112 Abarth del 1972, Bianchina Cabriolet del 1960, Fiat 600 Spider Vignale del 1962, Fiat 500 Gamine del 1968, Fiat 1400 del 1955, Fiat 1100 del 1954, Lancia Ardea del 1952, Fiat 500 D del 1964, Vespe Piaggio anni '50, Moto guzi Falcone del 1948, rappresentanze Laverda.

 
 
 

Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 19 Luglio 2008 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

Una Jeep Combat Control del 1942, attiva durante la II guerra mondiale in Italia e splendidamente restaurata e funzionante.

 
 
 

Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 19 Luglio 2008 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

Una Maraschi Urania del 1950 portata al successo in quegli anni dal celebre pilota spagnolo della Ferrari Manuel Fancio.

 
 
 

Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 19 Luglio 2008 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

Ospiti graditi del VII Raduno erano moto e camion del Museo Nazionale di Roma dell'ACI, carrozze dell'800 della Collezione Minieri.

 
 
 

VII RADUNO HYSTORIC CLUB NOLA 2008

Post n°21 pubblicato il 19 Luglio 2008 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

LA TRADIZIONE PRESENTE

E

FUTURA.

 
 
 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 18 Giugno 2008 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

La partecipazione costante, attenta e massiccia dei visitatori e lo splendido scenario di Piazza Duomo dove hanno sostato, durante la sfilata per il centro storico, i veicolo del Raduno hanno fatto dichiarare al presidente dell'associazione, ragionier Giorgio Tulimiero, che per il prossimo anno la manifestazione avrà delle nuove sorprese e dei nuovi centri di interessi socio storico culturali.

 
 
 

Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 18 Giugno 2008 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

Proprio per la salvaguardia delle giovani vite, presente al Raduno c'era uno stand della Polizia Stradale di Nola per dare informazioni sulla guida sicura e continuare il discorso della lotta all'abuso di alcol e droghe alla guida incominciato dall'associazione fin dai primi anni della sua fondazione.

 
 
 

Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 18 Giugno 2008 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

Il sindaco di Nola, Felice Napolitano, partecipando all'evento, ha sottolineato l'importanza della manifestazione non solo per tutti gli appassionati di auto e moto d'epoca ma anche per lo sviluppo culturale e per l'attenzione che i flussi turistici dimostrano sempre piu' per la città di Giordano Bruno, anche grazie a queste iniziative che abbelliscono ogni anno il Giugno Nolano. L'assessore Roberto De Luca, anch'egli presente, ha parlato dell'importanza delle tradizioni che l'associazione pone alla base di tutte le sue iniziative, tradizioni che devono essere passate alle nuove generazioni per una crescita sana ed equilibrata

 
 
 

Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 18 Giugno 2008 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

Infatti ospiti graditi erano moto e camion del Museo Nazionale di Roma dell'ACI, carrozze dell'800 della Collezione Minieri, una Maraschi Urania del 1950 portata al successo in quegli anni dal celebre pilota spagnolo della Ferrari Manuel Rancho, una splendida Fiat 509 del 1929 della Collezione Russo e una Jeep Combat Control del 1942, attiva durante la II guerra mondiale in Italia e splendidamente restaurata e funzionante. Inoltre si potevano ammirare, tra le tante, Fiat Topolino A del 1040, Fiat Balilla del 1933, A112 Abarth del 1972, Bianchina Cabriolet del 1960, Fiat 600 Spider Vignale del 1962, Fiat 500 Gamine del 1968, Fiat 1400 del 1955, Fiat 1100 del 1954, Lancia Ardea del 1952, Fiat 500 D del 1964, Vespe Piaggio anni '50, Moto guzi Falcone del 1948, rappresentanze Laverda.

 
 
 

AUTO E MOTO D'EPOCA, UN SUCCESSO STORICO

Post n°16 pubblicato il 18 Giugno 2008 da hystoricclubnola
Foto di hystoricclubnola

NOLA - Nell'ambito del Giugno Nolano, mese di festeggiamenti in onore di San Paolino organizzati dal comune di Nola, si è tenuto il 7° Raduno Auto e Moto d'Epoca Città di Nola organizzato dall'associazione culturale "Hystoric Club Nola". La manifestazione è oramai un fiore all'occhiello della città dei Gigli e quest'anno ha visto una grande partecipazione qualitativa proveniente da tutta Italia.

 
 
 

RESTAURI HCN

Foto di hystoricclubnola

Gamine Vignale,

una particolare versione spyder

della Fiat 500.

 

LOCANDINE HCN

2008

Foto di hystoricclubnola

2009

Foto di hystoricclubnola

2010

2010

 

VIII RADUNO HCN 2009

8° RADUNO AUTO E

MOTO D'EPOCA

CITTA' DI NOLA

HYSTORIC CLUB NOLA

GIUGNO 2009

(PRIMA PARTE)

(SECONDA PARTE)

(TERZA PARTE)

 

VII RADUNO HCN 2008

7° RADUNO AUTO E MOTO D'EPOCA

CITTA' DI NOLA

HYSTORIC CLUB NOLA

GIUGNO 2008

(PRIMA PARTE)

(SECONDA PARTE)

GIUGNO 2008

GIUGNO 2008

GIUGNO 2008

GIUGNO 2008

GIUGNO 2008

 

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