Un blog creato da IoDomenico il 17/09/2010

ICARO...lemieali

Poesie e Racconti...oltre un volo

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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resto a trovarti...

Post n°41 pubblicato il 23 Marzo 2011 da IoDomenico

resta

 

Dove, sei tu…

quando combatto il mio giorno

quando la vita si spezzetta

e le mani stringo forte

per ricucire lo spacco dell’anima

 

Dove… trovo l’amore

capace di addolcire un momento

la speranza di viverlo

tra le pieghe dell’esistere

 

dove sei…

quando il mio sguardo è perso

tra la stupidità intorno

quando attendo

la carezza

lontana

dalla pelle

senza fremiti

 

dov’è… la voce

la risata, memoria di un tempo

se è il silenzio che stordisce

no,

non puoi dirmi …resta

se tu

non puoi essere

la mia stessa ombra

 

 

 
 
 

camminerò...

Post n°40 pubblicato il 12 Marzo 2011 da IoDomenico

cmminerò

 

camminerò

toccando i sassi coi miei piedi

zaino in spalle, cappello in testa

col nulla nelle tasche,

il respiro con te

nell’animo

e su di me

il volo d’un aereo.

Camminerò

come non avessi altro

lo sguardo, un passo

l’esperienza

appresso al giorno

camminerò

stringendo l’erba d’un campo

come avessi fra le dita

la tua mano

valicherò il fiume del distacco

e mi volterò

al fruscio del vento

come a un richiamo da cui

non vuoi staccarti

 

 
 
 

Nel mare

Post n°39 pubblicato il 28 Febbraio 2011 da IoDomenico

guardi il mare

 

Il mare dello stretto…

come se penetrasse dentro,

se la mite onda irrigasse un pozzo profondo.

E’ il mare che non ti fa paura,

in cui t’immergi

verso il punto lontano che sai raggiungere.

Ne scorgi lo sfondo,

e l’orizzonte

il riflesso che si ferma tra le montagne.

Nuoti sino al confine

da aggiungere ogni volta

una bracciata in più

come a credere che si possa

anche nella vita

spingersi oltre il limite

stando attenti…

Nuoti, solo

oltre la distanza,

lontananza da cui osservare

le scene della vita

dal punto, dove le voci non arrivano,

e le persone sono un movimento,

e il tutto ruota anche senza di te.

Se guardassi il cielo

perso in quell’immensità

e t’accorgessi quanto piccoli siamo

nel gioco dell’universo

Tu origine, cellula, uomo

seme nel prato della vita

nel silenzio musicato

dallo sciabordare delle onde,

scopriresti

il senso di appartenere al mondo

senza esserne l’esclusiva.

 

 

 

 
 
 

un soffio e un volo...

Post n°38 pubblicato il 24 Febbraio 2011 da IoDomenico

guardiano dei sogni

 

A te guardiano del sonno voglio consegnare il mio scrigno, ne sigillo i sogni che una vita non può soddisfare, avvolti nel mantello di speranze che da giovane lustrai.

Verrò nei giorni a scrutarli e se una luce avrà modo di scaldarne pur uno, mi arrampicherò su nel cielo tra le stelle per strappare il brillio, io che senza non so vivere.

Lo affido a te perché possa scorrere leggero il mio presente, conosco l’influenza dei sogni, aloni capaci di sconvolgere la mente, ali che appaiono per elevare il cammino verso altezze da cui si può precipitare.

Quanti volti hanno i sogni…riescono a farsi belli pur di tentarti e poi come bolle di sapone sanno eclissarsi.

Come non entusiasmarsi alla loro presenza, perché non crederci… ma il solo volerli stimare già si fa inganno.

Tu, guardiano del sonno li hai fatti apparire tra le mie notti, li hai cristallizzati per farmeli stringere alla luce dell’alba; ai primi passi nulla può svelarsi né essere ostacolo.

Sanno catapultarsi davanti a noi così che non possiamo ignorarli, si consegnano per stravolgerci nel pensiero e si mostrano come farfalle che si poggiano al balcone del mattino e pronte svolazzano portandoci dietro di esse, sanno essere una forza che trascina ogni logica perché se si volesse razionalizzarli non sarebbero più il nostro sogno.

E dovremmo fermarci alla sola realtà del momento, al presente e poi confrontare la nostalgia, per ciò che non abbiamo neanche tentato di rincorrere, con ciò che si ha?

Potremmo trovarci con tanti rimpianti da seppellire anche quella parte di noi conscia di ogni cosa.

Mi hai posto davanti il mio sogno, così vanitoso che non inseguirlo, non instradarsi nel viverlo sarebbe stato oltremodo increscioso; ed io ho indossato le ali e al peso del mio giorno ho sperato di poter dare soffio così da renderlo autentico volo.

Guardiano del sonno…ma quale è il tuo dovere?  solo spargere nella notte il profumo di speranza, non pensi a quanto sia arduo sottrarsi e quanta amarezza abbia il sapore di ciò che resta.

Quanto sforzo per levarmi dietro il mio alone, un sogno che potrei far sfumare…

 Io… che il mio presente l’ho già conquistato con la realtà delle mani, io… che avevo forza per andare in alto.

Ma che bisogno hai di soffiare e lasciar rotolare il senso di ciò che nasce come speranza, tu fiati e la porti via.

Prenditi il mio scrigno, serra ogni desio lascia che io senta il concreto passo del mio presente, per arrivare in fondo senza che altro tu abbia a negarmi.           

 

 
 
 

Ed è vita...

Post n°37 pubblicato il 18 Febbraio 2011 da IoDomenico

bimbo handicap

Starò fermo

sino a mostrarmi staccato

onda lieve

che dall’orizzonte torna alla riva

coi miei occhi varcherei il confine

come un riflesso della sera

che sembra fasciare le ombre nere,

sino ad immergermi nel tuo mondo: diverso dal mio,

di chi ha sguardi che non possono scorgere,

la mente chiusa che non può intendere,

parole che non sa emettere.

E sento la vita

che arrivi appena a percepire,

vissuta senza riconoscerla,

scrutata senza saperla,

percorsa senza comprendere.

Vita…preziosa per chi

cerca di vederti,capirti, sentirti,

il voler afferrare un senso

perso in un solo poiché…

Le tue mani nel nulla,

il sorriso vacuo,

il tuo corpo immobile.

Il senso soffocato del vivere

che alla vita

destina un camminare

nel mondo senza pretendere

un perché.

bimbo handicap 

 

clicca per ascoltare

 
 
 

foglie...

Post n°36 pubblicato il 10 Febbraio 2011 da IoDomenico

foglie

 

Il silente passo

varca il viale

dal colore dell’autunno

avvolto all’inverno

alberi spogli

nel freddo

che indugia

un vento

porta via

snervate foglie gialle

muove il tragitto

di uniche certezze

e attende

temprate fronde

 

 
 
 

Piccoli occhi

Post n°35 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da IoDomenico

bimbi e guerre

Dove porti quel bimbo

donna…

corpo esanime stretto al petto

quale guerra

si macchia del suo sangue

quale ragione

stupida

da annientarlo

all’insaputa in uno scoppio

lo sotterra

 

occhi innocenti

levati in alto

scorgono lingue di fuoco

in un cielo

che non ha più stelle

 

Chi?

ha separato la mia mano

stretta ad ogni fratello,

se non ho colori

religioni

che stringono armi

o bandiere

da sventolare 

più in alto di altre

se tra le mani

stringo il sudore

nei miei occhi

ho voglia d’amore

e sulle labbra

il perdono

 

Dove porti il tuo bimbo

lascia possa carezzarne

il corpo

congiungere lo sguardo

che ricorda

le corse dei miei figli

gli occhi nei loro cortili

il bacio della notte

inviato alle stelle,

lascia

che vicino al dolore

trovi l’istante

stretto al tuo

per rimettere le colpe

di chi ha falciato

la sua età

al tempo

 

 
 
 

mani...

Post n°34 pubblicato il 07 Febbraio 2011 da IoDomenico

mani

Mani… aggrappate

a speranze,

abbracciano forte

ciò

che si ha.

…unite

a una preghiera

creano

la meraviglia

che scrolla la vita.

 

Mani…da sole

si stringono

al vuoto

dentro un sé.

 

Mani… pressano

sanno di balsamo

a chi aspetta

un senso

di carità.

 

Mani grinzose

stanche

scivolano via

nel dolce sonno

nell’ultimo sogno

intrecciano

il Suo

soffio vitale.

 

 
 
 

un saluto...

Post n°33 pubblicato il 02 Febbraio 2011 da IoDomenico

il saluto

 

 

        COL LENTO SVANIRE DEGLI ANNI,

         TI RITROVI VECCHIO...

        IL CUORE

         SCANDISCE UN TEMPO

        CHE FUTURO NON HA.

       

        NELLO SGUARDO SFIORITO

SCOPRO LA TUA UMANITA’

        NELLA VOGLIA INESPRESSA

        INCOMPRESA

        LA QUIETA ATTESA

        PER ESTERNARE

La MISURATA SAGGEZZA.

       

        QUANTO LUNGA SARA’

        QUESTA TUA GIORNATA,

E LE ALTRE ...ANCORA

NEL PACATO FAR NIENTE.

        I DISCORSI

        RIEMPONO IL MOMENTO

         SANNO DEL PASSATO,

        DI UN’EPOCA…

         DI ciò CHE DIVERSO FU’.

       

        SAPORI D’AMAREZZA, NOSTALGIA

        RIEMPONO

        I VAGHI RICORDI...

        E QUANDO

        AL CALAR DELLA SERA

        ALL’ANDARE D’UNA GIORNATA

LA MANO DELL’ALTRO…

VECCHIO COMPAGNO

DEL VOSTRO TEMPO

TI STRINGE...

        E’ LENTO IL SALUTO, INDECISO...

        E’ QUELLO DI CHI NON SA

        SE DOMANI SARA’.

 

 
 
 

Anima...

Post n°32 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da IoDomenico

anima

L’anima…

implicata

nei dubbi,

infiacchita

dalle logiche

che rubano concretezza,

imponente

se fasciata d’amore

ribelle

a chi vuol

renderla schiava

L’anima

angolo d’un sé

chino

nell’amarezza che vela rinunce

nelle speranze, essenze d’un momento

nel sorriso che giudica il giorno

 La mia…

il solo mantello

in cui avvolgo l’esistenza.  

 

 

 
 
 

Come un risveglio...

Post n°31 pubblicato il 19 Gennaio 2011 da IoDomenico

alba

 

Un soffio tra palpebre chiuse,

risveglio

che spalanca il presente,

sei…

la sorpresa d’una luce,

quel salire di scale

sino ad una veduta,

lo svoltare

il lato d’una montagna

e poi scorgere l’orizzonte,

quel riemergere da acque

che intorpidiscono la mente,

sei…

tra mare e terra,

nello spazio del niente,

da un sogno al tuo giorno,

con gli averi dentro

diversi

da ogni altro risveglio,

Tu… maniglia

che spalanca i sensi

oltre la consuetudine.

Vedrò il sole

mi nutrirò del calore,

sfiorerò le cose,

saprò intravedere e percepire

con la fantasia d’un tempo eterno,

e lo scorrere sarà sensazione,

il frammento dell'universo,

il tuo amore.

 

 
 
 

L'uomo invisibile...

Post n°30 pubblicato il 13 Gennaio 2011 da IoDomenico

l'uomo invisibile

Se d’un tratto diventassi invisibile

la mia entità fisica

si smaterializzasse…

di me cosa serberesti?

 

Sarei l’uomo che ha riempito i sensi

l’uomo che ha colmato il vuoto,

dopo usato

da far sparire all’istante.

 

L’uomo invisibile

da oltrepassare

perché non ha ingombri

l’uomo irrilevante,

inesistente,

bisogno

d’una circostanza.

 

L’uomo

che vogliose gambe

circondano ai fianchi

quello

che accostandosi

nel calore d’una mano

trasmette il brivido dentro.

 

Quell’uomo

che ti fa mentire

che ai tuoi piedi

carezza la pelle

lieve

sfila calze di seta

col sesso stringe

riempie dentro

e i seni di delirio

bagna

 

Se sparisse quell’uomo,

guarderesti intorno

a cercare nell’assenza

l’anima

con cui

lui,

ti circonda.

 

 
 
 

ed era Natale...

Post n°29 pubblicato il 13 Gennaio 2011 da IoDomenico

gocce sui vetri

Gocce cadono lente

fuori

dove tutto muove

ritmo del tempo

che lascia

l’autunno dai mille colori

e soffia nell’aria

odore di carbone

 

sui vetri

specchiate

piccole luci

ritmano

atmosfere antiche

 

intorno ad un abete

una fievole

nenia

raccoglie i momenti

 

scalda le sensazioni

la fiamma

scintillio dei pensieri…

 un vecchio

dal tessuto rosso

 una lunga barba bianca…

la trepidante attesa

d’un tempo

età di sogni

scoperchiati dagli anni

 

 
 
 

il filo del'animo...

Post n°28 pubblicato il 09 Gennaio 2011 da IoDomenico

filo dell'animo

Siamo il filo dell'animo

che cuce

nella sabbia del tempo

il senso d'una vita,

invisibile percorso d’uno sbocco insoluto

fatica di mani

speranza di sguardi

amori sfiorati

vissuti.

Siamo farfalle in cerca d’un fiore

orologi che stanno a scandire

automi rivestiti d’un cuore

siamo il senso d’una religione

con braccia legate da spine,

il sorriso del giorno

la luce della terra

la quiete dell’oceano

il calpestio della riva.

Mescolati a ciò che cerchiamo

siamo il noi di bimbi e anziani

che attende

alla fine del giorno,

una mano e lo scorrere

d’una penetrante carezza.

 

 
 
 

il filo dei ricordi...

Post n°27 pubblicato il 21 Dicembre 2010 da IoDomenico

ragnatela di ricordi

 

Ed io sono quel filo di ragnatela

che imbriglia i ricordi,

conduco il trascorso che non ha più sguardi,

esisterà

finché s’intreccerà la vita .

Filamento da fasciare agli occhi,

scompiglio d’un puzzle nella stanza delle immagini,

il viaggio lungo la galleria dei volti,

sulla tela delle ombre,

il calco dell’orma

impressa dagli anni,

che nei loro animi si fa pensiero,

frammenti d’un amore

germogliato in un grembo.  

 

 

 
 
 

se fossi un urlo....

Post n°26 pubblicato il 16 Dicembre 2010 da IoDomenico

un urlo d'amore

se fossi un urlo

precipiterei

nel profondo di caverne

a balzare

dall’altra parte del mondo

 

eco di me

 

strepitio d’un amore

nel ricamo del giorno

 

passo

nel sentiero dell’incontro

 

incanto

nell’oceano

che veste l’orizzonte.

 

 
 
 

in coda per... Papa WOJTLA

Post n°25 pubblicato il 12 Dicembre 2010 da IoDomenico

dal mondo

 

Cosa cercate…

 

in quella fila estenuante…

tra quel fiume di gente…

nel pensiero

che spinge le vostre coscienze…

 

Cosa cercate…

 

in quel bacio che si perde nel vuoto…

in quegli occhi chiusi

che vivono nell’orizzonte…

in quell’eco

che risuona nel vostro sentire…

 

Cosa cercate…

 

Il Dio

che non riuscite a vedere

la parola

che da tempo non sgorga

la speranza

sopita nel cuore

 

 

 

 
 
 

il fiato del mare...

Post n°24 pubblicato il 03 Dicembre 2010 da IoDomenico

il silenzio

 

 

In silenzio…

su me

lo sciabordio

copre il senso del tempo

 

L’aria è…

sosta del giorno

sguardo che segue

le rotte di vele

 

a sera

scivolano le labbra

ricerca del piacere,

tracce di sale

sapidità d’amore.

 

il mio silenzio

un calpestio di sassi

che prende la mano

e ti porta nei passi.

 

 

 
 
 

l'eco d'una riva...

Post n°23 pubblicato il 29 Novembre 2010 da IoDomenico

sulla rivala mia riva...

Ho cercato di vivere i tuoi sogni, la tua rabbia, la speranza che giovane sa arrivare.

Accarezzavo i tuoi capelli e cercavo i tuoi occhi per trovare la mia voglia.

Giovane ragazza dalle parole acerbe, e in me io non so cosa inseguivi: forse il sogno o la parola che si cerca negli occhi di chi è lontano, quella di un padre, di un giorno,di un pensiero.

Io accarezzavo la tua pelle e sentivo l’amore. Capelli d’oro e pupille di luna.

Io ascoltavo le tue vibrazioni, la tua voce e mi tuffavo dentro un mare dove veleggiare, ed era l’onda che attendevo.

Amarti è stata la cosa più bella, avrei dovuto farti arrivare la mia sensazione ma ho parole complicate che sanno disfare le maglie che fasciano l’animo.

Avrei dovuto sostare a sognare con te, senza incidere alcuna paura. 

Se mi manchi non è l’ansia di chi crede di restare staccato, io so… il valore che hanno le persone che non tornano, so cos’è quel che non puoi stringere, e non è dolore, non è rimpianto, ma la parte di me che non può più giungere.

La mia mano fra i tuoi capelli vorrebbe che nessuno sapesse lasciarla frusciare col suono della mia, e se era meraviglia vorrei tu l’avvertissi ad ogni soffio di vento.

Come l’orizzonte che in compagnia del tramonto riverbera i pensieri e non si sa il perché, ma in ognuno nei propri occhi nasce una speranza.

Si và, lo so ragazza mia, avrei difeso la tua libertà, niente e nessuno per colpa mia avrebbe violato il riflesso dei tuoi occhi.

Tu sei aurora, oceano, nuvola lieve, raggio di luna, canto del mattino e silenzio della sera.

L’ho sentito tra le labbra, l’ho visto dentro le tue pupille, che si aprivano insieme al battito delle mie ciglia.

Sei il messaggio lasciato fra le onde, il pensiero che torna al tramonto, la preghiera che sussurro appoggiato ad un’altalena. 

Avrei voluto lasciarti come fa la marea con la sua riva, come un bimbo dalla mano d’una mamma, come il giorno che si curva oltre l’orizzonte, come una fiducia nascosta dentro, come un fiore che rinasce al mattino, come ogni uccello che torna al suo nido.

Ma io posso solo lasciarti come suono di parole tra un’onda…io che ora so a chi ho da dare l’amore che mi avanza.

 

 
 
 

Correre...

Post n°22 pubblicato il 25 Novembre 2010 da IoDomenico

correre

 

Il mio passo,

fiato d’un respiro,

con lo smerigliare delle onde

un solo pensiero.

Sei fra la mia corsa,

un profondo soffio

a baciarmi dentro.

Fra le parole,

nei silenzi misti di sorrisi,

urlerei la voce dell’animo.

Un sogno,

un momento, una vita…

non avrebbe differenza,

saprò fermarmi

innanzi alla porta del mio tempo…

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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