Il club dei pollici

L'ALTRA CAMPANA


Forse penserete che la facciamo lunga con quest'incontro, io e Silvia. Dovete tenere presente che , non so per lei ( cioè so, ma non è il caso di dire) , ma sicuramente per me Internet, conosciuta poco più di tre anni fa alla bella età di oltre 50, era il diavolo. Ero nutrita degli allarmismi non sempre infondati sui pericoli della Rete. Avevo letto e adorato Profondo Blu di Deaver,se non lo conoscete dateci un'occhiata e capirete. Poi ho conosciuto virtualmente tante persone in gamba, l'elenco è lungo, ma tre in particolare con cui è iniziata la corrispondenza. Non posso fare graduatorie, sono tre persone diversissime ma ognuna a suo modo preziosa e capace di un rapporto di amicizia e fiducia che sinceramente nella realtà non ho mai avuto, per motivi che non sto a dire.Mi sono sfuggiti due raduni : non è mai il momento giusto e quando ti decidi succede il solito imprevedibile ma puntuale contrattempo degli jellati.Di una persona so tuttora solo il nome e probabilmente non ci incontreremo mai, per sua volontà , però è bello anche così.Un'altra ,ripetutamente sollecitata con dolcezza o con rigore, ha qualche problema a muoversi e me ne dispiace tanto ma non ho perso la speranza: un nome a caso…Monica!!!Silvia invece è arrivata.È un'esperienza strana e insieme molto bella per me conoscerla di persona.Non è diversa da come l'avevo immaginata fisicamente e di carattere attraverso le lettere; ha qualcosa in più. Credo che dopo tanta confidenza sarebbe lo stesso con le altre amiche/amici: li troverei più ricchi e so che non mi deluderebbero, non è possibile dopo essersi aperti il cuore in questo modo per anni. Non parlerò di lei perché mi sento tenuta alla riservatezza sulla persona; quello che vorrei provare a comunicare è l'effetto su di me, il mio cambiamento di ottica . Lo sento come un gran passo ulteriore verso la maturazione, una sfida vinta su me stessa, una piccola grande "cosa" in più che la vita mi regala , perché non si smette mai di crescere. Anche e soprattutto alla mia età, quando sembra ( e parecchi "benintenzionati" frustrati e invidiosi fanno di tutto per convincertene) che devi tirare i remi in barca e aspettare che la deriva ti porti all'apatia come è successo a loro.TIE' ! ( Scusate ma quanno ce vo', ce vo'!…)Però ci devo pensare bene per scriverlo con chiarezza.A presto, andiamo a scoprire " le Marche, queste sconosciute ", intanto un abbraccio a tutti.