I Cinque Sensi

Anna Achmatova


Tu verrai comunqueperché dunque non ora?Ti attendosono sfinitaHo spento il lume e aperto l’uscioa te, così semplice e prodigiosa.Prendi per questo l’aspetto che più ti aggradairrompi come una palla avvelenatao insinuati furtiva come un freddo banditoo intossicami col delirio del tifoo con una storiella da te inventatae nota a tutti fino alla nauseache io veda la punta di un berretto turchinoe il capopalazzo pallido di paura.Ora per me tutto è ugualeturbina lo Enisejrisplende la stella polaree annebbia un ultimo terrorel’azzurro bagliore di occhi addolorati