fatico a leggere, ascolto meno musica; le mattinate passano perché, costretta a uscire per lavoro, mi concentro su tutto ciò che vedo e su tutta l'umanità che incontro e non mi annoio.Guardo assente il cielo e canto oppure parlo con qualcuno e rido molto.Ogni tanto ti penso e il cuore si fa pesante e sorrido con tenerezza pensando alla tua fatica di vivere.Mi capita di sentirti vicinissimo e allora so che anche tu, in quell'istante, ti sei fermato a guardare il cielo perché qualcuno ha chiamato il mio nome o un alito di vento o una musica ti hanno fatto tornare in mente la mia voce e magari la mia pelle.La mattinata passa felicemente e lietamente torno a casa; la mia casa calda e profumata come un tempio che mi accoglie anch'essa sorridente di finestre piene di luce e amore mai astratto: si può toccare con la punta delle dita e se ci si lascia andare si sente la sua carezza sul corpo, sotto i vestiti e lo si sente passare attraverso i pori per arrivare a toccare l'anima fino a sentir scoppiare il cuore di felicità; proprio come quando sei lì e mi avvicino piano e tu fai finta di non vedermi, ma io ti sento e la gioia lo impregna.Non riesco a scrivere quello che vedo nel mondo e non riesco a scrivere qualcosa di spiritoso.Torno alla scrittura solo quando mi sento spinta da te che neghi e, in fondo, nego anche io, che tutto questo sia accaduto e ancora accada.La vita è strana, l'amore è una follia lucida.Sei tu il protagonista di questa poesia; questo pensi, quando senti la mia anima volare vorticosamente intorno a te e ti gira la testa e senti la mancanza, perché sono stata l'unica che è riuscita a prenderti il cuore; il tuo cuore triste che non sa farsi amare.Mi dispiace.
Non riesco a scrivere,
fatico a leggere, ascolto meno musica; le mattinate passano perché, costretta a uscire per lavoro, mi concentro su tutto ciò che vedo e su tutta l'umanità che incontro e non mi annoio.Guardo assente il cielo e canto oppure parlo con qualcuno e rido molto.Ogni tanto ti penso e il cuore si fa pesante e sorrido con tenerezza pensando alla tua fatica di vivere.Mi capita di sentirti vicinissimo e allora so che anche tu, in quell'istante, ti sei fermato a guardare il cielo perché qualcuno ha chiamato il mio nome o un alito di vento o una musica ti hanno fatto tornare in mente la mia voce e magari la mia pelle.La mattinata passa felicemente e lietamente torno a casa; la mia casa calda e profumata come un tempio che mi accoglie anch'essa sorridente di finestre piene di luce e amore mai astratto: si può toccare con la punta delle dita e se ci si lascia andare si sente la sua carezza sul corpo, sotto i vestiti e lo si sente passare attraverso i pori per arrivare a toccare l'anima fino a sentir scoppiare il cuore di felicità; proprio come quando sei lì e mi avvicino piano e tu fai finta di non vedermi, ma io ti sento e la gioia lo impregna.Non riesco a scrivere quello che vedo nel mondo e non riesco a scrivere qualcosa di spiritoso.Torno alla scrittura solo quando mi sento spinta da te che neghi e, in fondo, nego anche io, che tutto questo sia accaduto e ancora accada.La vita è strana, l'amore è una follia lucida.Sei tu il protagonista di questa poesia; questo pensi, quando senti la mia anima volare vorticosamente intorno a te e ti gira la testa e senti la mancanza, perché sono stata l'unica che è riuscita a prenderti il cuore; il tuo cuore triste che non sa farsi amare.Mi dispiace.