PETIZIONI BLOG

WOOF


Chi mi conosce e visita l'altro blog con il quale sono presente su Libero ( Quattrocaniperstrada)sa che è nel mio DNA parlare di cani o animali in genere.Mi ha particolarmente colpita la storia di Woof e del suo compagno umano e credo che meriti la prima petizione di questo blog.Alla stessa mancano pochi dettagli e, al più tardi la pubblicherò domani:mi raccomando correte in massa a firmare e spargete la voce dai vostri blog,invitate parenti, amici,nonni,zii e tutti coloro ai quali riuscite ad arrivare. FIRMATE E FATE FIRMARE!!! è il motto di questo blog...La storia:Riceviamo e pubblichiamo un accorato appello di un cittadino italiano che si è visto rifiutare il rientro del proprio cane dal Paese africano nel quale lavorava (Paese che per ora non rendiamo noto per non compromettere l’operazione di salvataggio). L’ambasciata locale si rifiuta di collaborare e dice “È solo un cane”. L’A.V.D.A. - veterinari per i diritti degli animali - cerca un veterinario che si possa recare in Africa e accompagni l’animale nel suo volo di rientro e provveda a completare le operazioni sanitarie di copertura, ove necessarie (tutte le spese saranno pagate dal proprietario). Invitiamo tutti i lettori a diffondere la notizia in modo da esercitare la maggiore pressione possibile sul Ministero degli Esteri affinché si prenda cura di quello che è, a tutti gli effetti, il cane di un cittadino italiano facente parte di un nucleo familiare italiano…«Woof è un bellissimo alano di 5 anni, nato in Kenya. È con me da quando è nato, poi quando sono partito dal Kenya l’ho portato con me in Italia. Alcuni mesi dopo, ricevendo una proposta di lavoro in un altro Paese africano (che per ora omettiamo), lo portai nuovamente con me.Siamo stati sempre insieme, uniti per la pelle, l’unica famiglia per entrambi.Purtroppo 6 mesi dopo l’arrivo sono insorti dei problemi tra la Società per cui lavoravo e il governo locale, tanto da dichiarare la società e me “persone non gradite”.Non ho potuto fare neanche le valigie, peggio ancora ho dovuto lasciare Woof senza avere la possibilità di tornare a prenderlo dove si trovava.I contatti tramite l’ambasciata italiana in loco e la Farnesina per poter far rientrare Woof sono stati inutili. Woof non avrebbe nessun problema a lasciare quel Paese (peraltro molto bello con gente amichevole) e prendere un volo per l’Italia ma, avendo le vaccinazioni in scadenza ed essendo privo di microchip l’ambasciata Italiana mi ha categoricamente assicurato che non sarebbe potuto entrare in Italia. Laggiù non ci sono veterinari.Purtroppo a livello politico-diplomatico c’è stato un totale rifiuto di aiuto. “È solo un cane “ continuavano a ripetere. Perfino alla mia richiesta di andare a vedere come stesse, a soli 100 Km dall’Ambasciata, mi è stato risposto che nessuno aveva tempo e che non potevano consumare benzina per un cane. Woof sta vivendo con 45 gradi all’ombra, per un animale della sua taglia certo è una temperatura mortale; lo sta accudendo un amico che purtroppo partirà molto presto e non lo potrà lasciare a nessuno. Se non riuscirò a trovare un veterinario che possa andare a prenderlo, Woof ha i giorni contati e bisogna fare presto».Potete scrivere direttamente al proprietario di Woof cormorani@yahoo.comGrazieda Animali e animali