PETIZIONI BLOG

Post N° 14


SALVIAMO I CAPRIOLI IN PIEMONTE Nei boschi tra Ovada ed Acqui, in provincia di Alessandria, a partire dal 10 agosto e fino a fine gennaio del prossimo anno è stata pianificata una strage di caprioli, decisa dalla Regione Piemonte. I cacciatori pagheranno, per potersi divertire ad ammazzare questi animali indifesi, 40 euro per ogni cucciolo e 110 per ogni adulto. I maschi saranno abbattuti tra il 10 ed il 26 agosto, e le femmine e i cuccioli tra la fine di dicembre 2006 e la fine di gennaio 2007 (come se i cacciatori distinguessero tra maschi, femmine e cuccioli: loro sparano e basta quando vedono muoversi qualcosa...). La solita scusa è che fanno danni alle coltivazioni, ma questi danni dovrebbero essere pagati dai cacciatori stessi, visto che questi animali sono quelli fuoriusciti dalle loro "riserve di caccia"; invece i cacciatori vengono ricompensati con tante belle settimane di divertimento sanguinario. I caprioli sono però fortunati a non essere cinghiali, perché stavolta la decisione non è passata sotto silenzio, e se ne stanno occupando i giornali, i TG nazionali e ci sono molte persone, anche non animaliste, che sono rimaste "scandalizzate" da questa violenza senza senso. Firma la petizione on line alla pagina http://www.oipaitalia.com/appelli/caccia_caprioli.htm Inoltre è indetta una Manifestazione di protesta  a cui occorre partecipare in tanti. CI SONO PERSONE CHE PROPRIO NON RIESCONO A STARE IN SILENZIO...!!! Vittorio Sgarbi fa adottare caprioli giovedì 03 agosto 2006 00:45:06 CEST da lumachina Bambi non era un capriolo, ma un cervo!Il critico d'arte Vittorio Sgarbi ha deciso che i caprioli sono belli. Sono troppi, hanno deciso di abbatterne 600, ma sono anche troppo belli per finire nel bagagliaio dei cacciatori. Vittorio Sgarbi ha lanciato una campagna nazionale di adozione di caprioli dalle pagine della Stampa. Qualcuno sta già aderendo. Gente che magari ha visto Bambi (che era un cervo, non un capriolo!) e che pensa di poter allevare caprioli in giardino. Signori, un capriolo (Caprolus capreolus L. )non è una tartaruga. Ha bisogno di spazio, di altri caprioli (le femmine vivono in piccoli gruppi a cui, d'inverno, si aggiungo anche i maschi) e di un permesso speciale della forestale. Il problema è che i caprioli sono davvero troppi ( 9.000 ) e ne è stato autorizzato l'abbattimento di 600 nell'Appennino alessandrino. Recentemente sono stati pagati 30.000 Euro di danni agli agricoltori della zona. Tra gli animalisti di Alessandria qualcuno propone di dar la pillola anticoncezionale alle capriole. Flavio Speranza di Legambiente Tortona mi sembra un pochino più ragionevole quando osserva: "Il numero di questi animali sembra essere cresciuto all'improvviso. Serve un maggiore controllo al momento del ripopolamento. Gli agricoltori prima avevano paura del lupo e della volpe, che si sono quasi estinti, ora del daino e del capriolo, che si moltiplicano non avendo più i predatori. Si buttano via tanti soldi per ripopolare e altrettanti per abbattere". Insomma, qui si tratta di equilibri naturali. Il problema non dovrebbe essere risolto salvando l'animale più "carino" solo perché fa tenerezza. Si dovrebbe dare priorità all'ambiente e lasciare che le persone competenti facciano il loro lavoro. Capisco le emozioni e rispetto chi regala tempo ed energie agli animali, ma preferirei che le emozioni non siano l'unica luce che fa prendere delle decisioni sulle questioni ambientali. Se Sgarbi avesse le competenze naturalistiche e la disponibilità di boschi privati per adottare un capriolo, ben venga, ma se non li avesse, preferirei sentirlo parlare di quadri. E' meraviglioso quando parla d'arte.